LA FIPSAS PER LA RIPRESA: SUL TEVERE AD UMBERTIDE VINCE LA LENZA ORVIETANA COLMIC STONFO
Un Tevere da tutto esaurito da diversi giorni è stata la dimostrazione che il popolo della lenza ha voglia di pescare e sul campo gara umbro alla gara indetta dalla FIPSAS si sono presentate ben 40 squadre provenienti da diverse regioni.
Il fiume è stato preso d’assalto dai concorrenti già da diversi giorni aumentando così una pressione agonistica che alla lunga si è fatta sentire durante la competizione.
Infatti nei giorni di venerdì e sabato antecedenti la gara ufficiale ogni posto pesca era stato occupato facendo registrare il sold out e se pensiamo che ogni concorrente di media mette in acqua tre chili di bigattini oltre alle granaglie possiamo ben immaginare la reazione dei nostri amici pinnuti.
I cavedani di Umbertide sono abituati ad essere allamati e rilasciati ma alla lunga si trasformano nelle migliori macchine della diffidenza e l’approccio alla pescata aumenta il tasso di difficoltà.
Nella gara di oggi infatti la pescosità non è stata sugli standard di questo fiume, probabilmente oltre alla pressione agonistica ha influito anche il disturbo del pesce piccolo che ha costretto molti a virare dai bigattini al classico chicco di mais o al verme per una pescata a fondo.
Anche un leggero vento ha contribuito a rendere più difficile la pescata perchè stendere lenze leggerissime fuori punta e governare la passata non è cosa semplice in condizioni normali figuriamoci con il disturbo della brezza.
Infatti l’esca che ha pagato di più è stato il mais sul fondo ma con il passare del tempo c’è stato un ritorno al bigattino per riuscire a catturare qualche pesce anche con la canna inglese sulla sponda opposta.
Il colore dell’acqua è stato ottimale e i migliori pesi si sono registrati in carpina bassa e ai disabili.
In ogni caso il Tevere ad Umbertide sa sempre regalere emozioni incredibili: anche se oggi la pescata nonè stata stratosferica quando si va via da questo posto rimane sempre la voglia di tornare a ripetere la sfida. Per ogni pesce allamato possiamo contare almeno 10 tra mangiate sbagliate e pesci slamati, in più l’idea che il pesce è lì ma non si è riusciti a catturarlo lascia sempre la voglia di tornare e provare nuove idee e nuove sfide a questi astutissimi pinnuti.
Al termine della sfida a trionfare è stata la squadra della Lenza Orvietana Colmic Stonfo con 8 penalità, seguita dall’Oltrarno Colmic con 12 e terza piazza del podio per la Quintana San Marco Tubertini con 13.
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foto di Luigi Belli clicca qui