In Arno a Firenze sta andando tutto bene
Domenica 4 Ottobre si è svolta nell’Arno fiorentino la competizione di pesca al colpo denominata “Andrà tutto bene – La F.i.p.s.a.s. per la ripresa”. Gli 80 contendenti si sono accomodati lungo gli argini del famoso Campo Gara del Terrapieno prospiciente il Parco delle Cascine.
Ad accoglierli sponde pulite ma acqua torbida causata dai tanti temporali che nella giornata di sabato avevano anche creato anche diversi problemi nella zona del basso Mugello.
Come succede spesso lungo le sponde del fiume d’argento, i repentini aumenti di livello hanno indotto in frenesia alimentare i tanti channel che popolano queste acque, consentendo catture a ripetizione con stazze di tutto rispetto.
La taglia dei pesci catturati nelle 3 ore di gara è andata dall’etto al kg e mezzo di peso con la cattura di un clamoroso big fish da 12,350 kg da parte di Querci Alessio del G.P. Campi Bisenzio Tubertini.
Hanno completato i carnieri qualche cavedano e diversi piccoli carassi che nell’ultimo periodo sono riapparsi in gran numero lungo tutto il campo gara.
Latitanti le carpe assai più attive con il fiume chiaro ed i livelli bassi e con l’alborella, seppur di buona taglia e massicciamente presente, completamente snobbata da tutti gli agonisti che avevano, a ragione, battezzato la gara al pesce di taglia.
Acqua veloce e sporca dunque e galleggianti da 4/6 gr per pescare a tiro dei 6 pezzi di roubaisienne e vele o maxi galleggianti over 15 gr per la ruba a tutta stecca.
Con l’inizio della pasturazione pesante si è subito capito quali sarebbero state le diverse strategie adottate.
Ad un metodo di pasturazione simil Arno pisano con il lancio continuo di discrete palle di bigatti in colla e di pastura, si è contrapposto un approccio più soft con il lancio di piccole palline di incollato e ghiaia grosse quanto una noce o il deposito della pasturazione con l’ausilio del cupping kit, il tutto ad una distanza che andava dagli 8 ai 13 mt.
L’esca per la partenza è stata, quasi per tutti, l’innesco multiplo del bigattino.
Con il proseguo della gara i veronesi e soprattutto i vermi canadesi, meglio conosciuti come mamme, hanno soppiantato l’impiego della larva di mosca carnaria.
Già dai primi momenti di gara i pescatori più capaci e quelli che queste acque le conoscono a menadito, hanno cominciato ad avere un ritmo di catture nettamente più continuo rispetto agli altri.
Parecchi hanno impostato la pesca a corto raggio e qualcuno ci ha ripiegato dopo non riscuotendo successo alla massima lunghezza.
Dopo 1 ora e mezzo di gara le prime difficoltà, soprattutto nella parte bassa del campo, con un leggero rallentamento delle mangiate ma con un’ultima mezz’ora rocambolesca con diversi pescioni in canna e qualcuno nella nassa a sovvertire l’esito finale che appariva ormai consolidato.
Gli 80 garisti hanno portato alla pesca circa 3,5 quintali di pesce con una media pro capite di oltre 4,5 kg e un assoluto di Gabriele Bartolozzi dell’Oltrarno Colmic che, sfruttando al massimo l’iniziale di campo, ha fatto 30.000 punti tondi-tondi.
Vince con merito la gara il G.S. Pesca Campi Bisenzio Tubertini Sq. A (Querci Alessio, Napoletano Maurizio, Betti Marco e Giannini Leonardo) con sole 8 penalità (1-2-2-3) che ha preceduto in classifica l’Oltrarno Colmic Sq. A, il T.C.A. Firenze Maver Sq. A e l’A.P.O. Firenze Colmic Sq. C.
Si è trattato sicuramente di una bella competizione su un campo gara comodo, pulito, tecnico e sicuramente all’altezza delle aspettative. Il recupero del grande malato va avanti secondo programma…per l’Arno fiorentino sta davvero andando tutto bene.
Stefano Poli