BIGATTINI E VERMI: DALLE COLLINE DI BOLOGNA AI PESCATORI DI TUTTA ITALIA

Sulle colline del bolognese, nel Comune di Ozzano dell’Emilia, da diversi anni opera una grande azienda agricola specializzata nella produzione di esche vive per la pesca sportiva.

Parliamo della Società Agricola ALMUS SAS di Iannarone M. & C. , una società a conduzione familiare affiancata da alcuni operai nella quale si lavorano le canne di bambù ma in prevalenza si producono bigattini e vermi in tutte le varianti.

La famiglia Iannarone ha rilevato questa attività una decina di anni fa dal precedente proprietario che già produceva esche vive e camole e hanno creduto in questo segmento allargando il mercato e quindi aumentando la capacità produttiva.

Oggi è una importante realtà che assicura esche ai negozi di tutta Italia e anche all’estero attraverso la distribuzione dei vari grossisti.

ALMUS

via Vignale 5 40064 – Ozzano dell’Emilia (BO)

tel. 3886965124 ufficio 0510195077.

La mail è

alm@almussas.it

Noi di MF abbiamo visitato l’azienda per vedere da vicino il processo produttivo dei bigattini è non immaginavamo quanto fosse duro questo lavoro.

Quando andiamo a pescare con la sacca dei bigattini al collo non immaginiamo minimamente quale sia il processo produttivo e noi di MF ve lo raccontiamo.

Per produrre il bigattino migliore è necessario utilizzare solo ed esclusivamente carne di tacchino congelato proveniente dai grandi centri avicoli altra tipologia di carne tipo pollo non rende e crea un bigattino diverso di minor valore e più difficile da fare perchè la carne di pollo è più dura e spesso sono carni trattate con antibiotici.

La carne una volta scongelata viene macinata tramite una tramoggia e successivamente distribuita in apposite vasche all’interno di capannoni che devono rimanere sempre con le porte chiuse e con poca luce.

Il gas che si produce tramite questo processo all’interno dei capannoni è nauseante ma l’isolamento di questa azienda, ubicata in cima ad una collina tra aridi calanchi, non crea disagi a nessuno se non ai diretti operatori.

Per far nascere i bigattini serve una mosca specifica che l’azienda riproduce in un apposito moscaio.

Ci siamo trasferiti in uno di questi ambienti da film horror, una stanza con scaffali dove sono sistemati tanti contenitori, anche questi pieni di carne, dove le mosche vanno a depositare le loro uova.

Tanto zucchero riposto sopra delle mensole per alimentare le preziose mosche per produrre i bigattini.

Il cibo preferito delle mosche è lo zucchero del quale sono molto ghiotte e così questi insetti ogni giorno depositano miliardi di uova dentro queste cassette di carne marcia che poi viene trasferita nell’allevamento riservato alla riproduzione e crescita dei bigattini.

Ovviamente i moscai sono diversi a seconda del tipo di larva che si vuole produrre: per i bigattini classici serve la mosca carnaria, per i raparini serve un moschino più piccolo così come per gli orsetti serve una mosca più grande sempre della famiglia della carnaria.

Nasce così l’esca dei nostri sogni, giorno dopo giorno la crescita è costante e la raccolta del bigattino avviene al quinto giorno, momento in cui raggiunge la sua massima maturazione.

Il bigattino, anzi i miliardi di bigattini dalla lettiera della carne una volta riempita la pancia, si trasferisce in un fosso laterale per riposare come farebbe un umano dopo un lauto pranzo. Ci si alza da tavola e ci si trasferisce in salotto.

Ecco il bigattino fa la stessa cosa e ora dopo ora si dirigono tutti nel fosso laterale dove poi saranno raccolti con badili e pale tutto rigorosamente a braccia.

Una volta raccolto il bigattino passa attraverso una lavorazione finale di scrematura e pulizia e viene messo in una cella frigo dove subisce uno sbalzo termico che ne blocca l’ulteriore maturazione.

Poi dalla cella frigo viene preparato in sacchetti di plastica e inviato ai grossisti che a loro volta lo recapitano ai vari negozianti.

Quindi precisiamo che l’azienda Almus si rivolge esclusivamente  ai grossisti di esche vive e non direttamente ai vari negozi.

La colorazione dei bigattini avviene attraverso la somministrazione in mezzo alla carne di coloranti alimentari non tossici e così cibandosi di questa carne rossa o gialla il bigattino prende lo stesso colore.

Almus produce bigattini di ogni colore, raparini, i famosi orsetti ma non ancora quella dei rubi per i quali serve una mosca particolare reperibile solo in Francia.

La produzione dei caster, vista la grande richiesta del mercato anche legata alla crescita del feeder, inizierà tra qualche mese.

Le nascite sono immediate e il piccolo bigattino inizia subito a cibarsi di carne di tacchino e giorno dopo giorno mangia e riposa sotto la carne stesa nella lettiera fino a quanto raggiunta la maturazione dei cinque giorni dopo aver mangiato si dirige verso i fossi laterali per riposare.

bigattini di un giorno

bigattini di tre giorni

bigattini di cinque giorni pronti per essere raccolti e messi sul mercato

i bigattini dalla lettiera di carne, che di fatto spolpano integralmente, si dirigono verso il fosso laterale dove si ammucchiano per essere raccolti manualmente con le pale.

Prima di essere messi in cella subiscono un passaggio di ulteriore pulizia dove i residui di carne vengono di fatto eliminati.

fossi laterali

una volta fermati al freddo di una cella i bigattini sono pronti per essere imbustati in grandi sacchi di plastica e distribuiti ai grossisti che li andranno a poi a consegnare ai negozi per la vendita al minuto.

I VERMI

E poi c’è la lombricoltura ALMUS, specializzata nella produzione e commercializzazione dei lombrichi.

I vermi più commercializzati sono il famoso dendrobene, il veronese, il californiano, il cerino, il vermino di letame confezionato nella classica vaschetta bianca e il verme più piccolo.

La riproduzione del lombrico

Il lombrico è un animale ermafrodita, ovvero possiede sia l’apparato riproduttore maschile che femminile. Ha comunque bisogno del partner per riprodursi e ciò avviene disponendo i corpi nei due sensi opposti e appoggiando un citello contro l’altro.

Ogni individuo è comunque in grado, dopo l’accoppiamento, di deporre le uova. Queste sono contenute in un involucro formato dalla sostanza vischiosa prodotta dal citello: ogni esemplare forma un piccolo bozzolo che poi interra al cui interno ci sono sia l’ovulo che il liquido seminale.

La gestazione delle uova dura dalle 2 alle 4 settimane e, una volta schiuse, escono piccoli lombrichi già molto simili ai lombrichi adulti.

Per la produzione dei vermi in allevamento serve una temperatura dell’ambiente controllata, celle per la conservazione.

L’alimentazione dei vermi avviene con la somministrazione di mais e crusca assieme a segatura bagnata.

Serve un terriccio particolare privo di ingredienti chimici e un terriccio di fondo bosco tipo humus che permette la crescita costante del lombrico.

Dalla nascita dell’uovo al verme pronto all’uso possono trascorrere anche diversi mesi a seconda del tipo di verme.

Il verme cd californiano è il classico verme di letame che cresce in un humus più bagnato del terriccio e per questo rimane più morbido e più “succoso” vera delizia per i pesci.

I vermi possono raggiungere diverse dimensioni e vengono raccolti sulla base della richiesta del mercato.

I vermi grossi cd veronesi o canadesi sono allevati per particolari tipologie di pesca e dalla nascita alla maturazione possono trascorrere anche più di 12 mesi.

vermi di un anno di maturazione

vermi di un anno e mezzo di maturazione

dendrobene pronti per il mercato

i cd dendrobene venduti per la pesca sono utilizzati soprattutto per la pasturazione dei pesci

vasche piene di vermi sistemate in una stanza senza luce a temperatura controllata

Un pensiero riguardo “BIGATTINI E VERMI: DALLE COLLINE DI BOLOGNA AI PESCATORI DI TUTTA ITALIA

  • 21 Settembre 2021 in 22:12
    Permalink

    Per quanto mi riguarda è la prima volta in vita mia che finalmente riesco a vedere qualcosa di queste famigerate factory di bigattini. Concordo sul fatto che non deve essere affatto facile lavorarci, ma su questo avevo pochi dubbi, dato che da ragazzino ho avuto l’esperienza di annusare l’odore nauseabondo di una busta di pesce dimenticata riempitasi di bigattini. Grazie a MF per aver soddisfatto questa curiosità.

    Risposta

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