5° MONDIALE PER CLUBS FEEDER: LA PAROLA AI SECONDI CLASSIFICATI DELL’UNGHERIA

L’amico Bakó Péter del team ungherese che ha conquistato la seconda piazza del podio nel mondiale per clubs di feeder Fishing disputato il 9 e 10 aprile in quel di Loreo sul Canalbianco ha tracciato un bilancio di questa impresa.

“Prima di tutto, voglio dire quanto sono grato di far parte di una squadra così forte in questo campionato mondiale.

È stata un’esperienza enorme costruire insieme la lotta per conquistare il podio, tutti hanno dato il massimo impegno e nessuno ha mollato, abbiamo creduto nella squadra e alla fine siamo riusciti a salire sul podio.

Quindi un grande grazie a tutta la squadra composta da László Csillag, Attila Forest, Mátyás Sivák, Ferenc Vidó, Tamás Walter, Szilárd Barna, Dr. Bagdi Árrpád, Sándor Bodnár, Zsolt Borda, Béla Szénási, András Lipák, Gábor Wellner, Tóth Jenifer.

Torno in Ungheria con tanta esperienza in più, non ho mai imparato tanto sulla pesca da nessuna parte come in questi 12 giorni in Italia.

Il canalbianco è una location speciale che va capito e interpretato per prendere pesce.

La prima caratteristica speciale è il tanto menzionato fenomeno delle maree.

Questo avrebbe potuto causare una differenza fino a 1 metro di livello dell’acqua al giorno di conseguenza, anche il livello di corrente cambiava costantemente.

E visto che si parla di acqua salata di mare dentro al canale, la concentrazione di acqua salata è stata anche un fattore importante nella scelta della distanza.

Poiché l’acqua salata è sostanzialmente più pesante dell’acqua dolce, abbiamo cercato pesci non nel letto del fiume ma nelle linee vicine alla riva, tipicamente le breme sulla riva vicino a noi, carpe sull’altra riva.

Negli ultimi due giorni di allenamento, abbiamo capito come pescare dall’altra parte del fiume le carpe, ma la tattica della squadra era quella di catturare le breme.

L’obiettivo principale del team era avere tutti i membri della squadra classificati nelle prime 10 posizioni del settore ma meglio se qualcuno nei primi cinque.

Il primo giorno è iniziato un po’ agitato per me. Mi sono seduto al 13° posto nel settore A e le breme sono state prese solo nei primi 7-8 posti, quindi c’era bisogno di carpe dall’altra parte.

Grazie a Dio, sono riuscito a catturare le carpe, così sono arrivato quinto nel settore di 22 persone. La squadra è arrivata sesta con 31 punti.

Secondo giorno di gare:

Semplicemente e in breve, è iniziato malissimo!

Non sono riuscito a prendere un solo pesce nelle prime due ore. All’inizio, non capivo cosa stesse succedendo fino a quando un pesce gatto gigante non è venuto fuori proprio mentre stavo mangiando un panino.

Non mi piace posare questo sulla porta delle supposizioni, ma quando tutti intorno a me hanno già pescato almeno 3-4 pesci, mentre io non avevo ancora avuto un pesce, ho pensato che avevo sbagliato qualcosa infatti in due ore non era possibile non aver visto nessun mangiata visto che ogni pescatore del mio settore ne aveva già almeno uno.

Dopo che ho preso il pesce gatto ho capito che non potevo avere pesce e così ho virato dall’altra parte del canale.

Così il casting dall’altra parte per le carpe poteva essere la soluzione per tornare in gara.

Fortunatamente ho preso una carpa da 2 libbre e mezzo che mi ha fatto risalire posizioni fino a metà classifica.

Alla fine chiudo in 7° posizione grazie ad una breme agganciata negli ultimi 10 secondi che è entrata in rete poco prima della fine del match.

Con quest’ultimo pesce, sono arrivato settimo nella mia sezione. Penso che finché avrò vita non dimenticherò questo momento.

Ma la cosa più importante è che la squadra è riuscita ad accaparrarsi la medaglia d’argento girando da sesta (1 manche) a prima (2 manche).

Quindi penso che questa sia stata una vittoria assoluta per il secondo posto e alla fine tutto il team è esploso di gioia.

 

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