BELLA MAGLIA AZZURRA PER GALIGANI-TODARO AGLI ITALIANI A COPPIE

In attesa della diretta in programma per domani sera alle h. 21:15, vi proponiamo una intervista rilasciata da Riccardo Galigani al sito http://www.teambazza.it

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Continua la bella serie di successi di Riccardo Galigani, che allunga il suo palmares personale con una nuova maglia di Campione d’Italia, questa volta quella di Campione d’Italia a coppie!

Dopo tanti successi con la Nazionale Veterani e lo Scudetto di Campione Italiano Veterani dello scorso anno, il toscano e Ivan Todaro della Minerva RossoBlu68 Team Bazza hanno vinto il Campionato Italiano a Coppie di pesca al colpo, disputato lo scorso week end sul Navigabile di Spinadesco, a Cremona.

Il canale cremonese, che nel 2008 ospitò anche un Mondiale per nazioni, da sempre è croce e delizia dell’agonismo nazionale: da un lato possiede le caratteristiche morfologiche ideali per un campo gara come la linearità, la regolarità e l’estrema comodità, dall’altro era sempre stato gravato da una cronica carenza di pesci a causa delle inospitali condizioni ambientali.

Da qualche tempo la situazione è profondamente cambiata e i pesci sembrano essersi abituati a stazionare in questo tratto di Navigabile, e questo rende il canale molto interessante per un ritorno sul palcoscenico nazionale per importanti manifestazioni come quella svoltasi nel week end del 29/30 luglio.

All’indomani delle gare abbiamo intervistato proprio il “Direttore” (Galigani ha ricoperto per anni questo ruolo in alcune delle più prestigiose riviste del settore!) che ci ha fornito queste impressioni sulla due giorni cremonese…

Ciao “Direttore”, quando ho visto la classifica, domenica pomeriggio, mi sono chiesto se questa é la tua seconda, terza o quarta giovinezza, visto che non ti stanchi di vincere!

“Magari! No, la mia è solo tanta passione e una condizione fisica e mentale che mi permettono di affrontare con passione eventi importanti come questi. Mi diverto e…. le soddisfazioni arrivano. In questo caso devo ringraziare moltissimo il mio amico Ivan Todaro, con il quale abbiamo realizzato questo bel risultato. E’ stata una bella combinazione e tra noi si è creato un bel feeling. Sono molto contento anche per lui!”

 

Come hai trovato il Navigabile?

“Mancavo da questo campo gara da parecchi anni e non ho avuto la possibilità di venirlo a provare nei giorni precedenti, quindi sono arrivato direttamente sabato per la gara. Ivan, che essendo piacentino frequenta spesso il Navigabile, mi aveva dato delle indicazioni di massima ma non avrei mai immaginato di trovare questo canale, in queste condizioni di grazia. Il mio ricordo era di gare sempre molto difficili, alla ricerca di poche, pochissime mangiate. Voglio fare i miei complimenti alla Sezione FIPSAS di Cremona per i lavori fatti sul canale e per la passione e gli investimenti di questi anni per portarlo alle condizioni che abbiamo trovato in questi due giorni: un campo gara ricco di pesci, ben tenuto e in grado di ospitare una platea di quasi 300 agonisti in condizioni ottimali. Bravi davvero! Con queste premesse, secondo me, Spinadesco può tornare sicuramente tra i campi gara protagonisti del nostro sport.”

 

Come sono state le vostre due gare?

“Noi abbiamo sempre pescato a roubaisienne, come la maggior parte di tutti; la canna inglese ha avuto relativi risultati, tra i quali ricordo la bella pescata del mio collega Naro, che con la match rod usata vicino al canneto opposto ha trovato sei carpe, catturate solo tre, per una pesata da 9.000 punti. Credo comunque sia stato uno dei pochi casi.

Ammetto che dopo la prima ora del sabato sono andato nei cassetti delle lenze ed ho preparato ex novo una montatura adatta alle condizioni di pesca, perché ci siamo resi conto che i pesci erano prevalentemente a mezz’acqua e serviva cercarli in questi strati, con una lenza idonea. Abbiamo catturato prevalentemente carassi, staccandoci dal fondo fino a salire quasi a galla. Nel corso delle due gare i pesci si sono anche avvicinati alla sponda di pesca e ci sono state coppie che li hanno trovati a distanza della cima della roubaisienne. Noi abbiamo operato prevalentemente a 11.50 ma sul finire della gara di domenica ho trovato dei pesci anche sullo scivolo di cemento. Terminiamo con due vittorie ed un peso complessivo di oltre 23.000 punti, impensabili fino a qualche anno fa!”

 

Secondo la tua esperienza, da cosa può dipendere questa trasformazione del Navigabile?

“Sicuramente la Federazione qui ha investito tanto in termini di cura e vigilanza anche sul bracconaggio. Una buona dose di motivazioni credo possa dipendere anche delle mutate condizioni morfologiche del canale, poiché ho notato che la vegetazione spontanea, un tempo limitata alle sole fenditure tra le placche di cemento che costituiscono le sponde del canale, ora si è molto dilatata, arrivando a costituire un ambiente idoneo al rifugio e alla frega dei pesci e questo sicuramente ha contribuito al loro stazionamento in questo tratto. Un tempo, con le sponde nude e il fondale sterile, anche a fronte di massicci ripopolamenti il pesce non stazionava e si riversava nel porto a valle. Oggi sembra che la situazione sia molto cambiata e questo ha consentito di creare un circolo riproduttivo completo. Speriamo che questo stato di cose continui.”

 

Veniamo ai dettagli tecnici sui materiali che avete impiegato…

“Come pasturazione iniziale abbiamo riproposto il mix che ormai stiamo usando da qualche tempo e che ci sta dando importanti conferme, prime tra tutte quelle avute in A2, dove siamo in testa alla classifica parziale, ossia un mix di Gold Super Big Breme Team Bazza e di Gold Carassio Black Team Bazza in parti uguali, una combinazione molto versatile, che consente, variandone la bagnatura, sia un impiego sul fondo che un uso a spaccare, come serviva in questo caso. A questo abbiamo abbinato una pasturazione continua e costante di pochi bigattini a fionda, per tutte le quattro ore di gara. Questo ci ha consentito di mantenere in attività i carassi sino alla fine, con regolarità.

Per questa tipologia di pescata abbiamo usato dei galleggianti TB MATCH 4 Team Bazza da 0.50 e 0.75 grammi; la lenza era molto semplice, ossia un bulk a 20 cm dalla giunzione lenza/terminale e, subito sopra all’asola, un pallino singolo. Terminali da 15 centimetri di New Trax dello 0.10 per legare un amo del 18 della serie K1 Team Bazza. Tutto molto semplice!”

 

Molto bene Direttore, grazie delle tue indicazioni e ancora complimenti a te e a Todaro per questo Titolo!

 

 

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