CAVEDANI DIFFICILI IN UN FIASTRA DA FAVOLA
Quando la voglia di pescare è tanta e quella di rivedere vecchi amici lo è ancora di più, ecco che si profila la possibilità di una bella giornata di pesca in compagnia.
Nel nostro caso, una bella gita a Fiastra! Organizzata nei minimi particolari dal sottoscritto e da Luca Caslini, in collaborazione con Maurizio Bianchini, abbiamo deciso di andare a far visita ai cavedani del lago di Fiastra, splendida diga situata tra i monti Sibillini, nelle Marche.
Appena appresa la notizia, anche l’amico Luigi Belli, per tutti Gigio, non si è fatto scappare l’occasione di una bella pescata e così tutti e quattro ci siamo incamminati, chi prima, chi dopo, per la meta prefissata, dove abbiamo trovato altri amici, tra cui Gianni Paccaloni e Gianmario Scocco
Giunti sul posto, io e Luca siamo rimasti abbagliati dalla bellezza del luogo e dalla limpidezza delle acque, veramente trasparenti e qui, almeno per il sottoscritto, sono iniziati i primi dubbi: riusciremo a fregare i cavedani con quest’acqua così limpida?
Ed infatti la pescata, rigorosamente all’inglese, non è stata per nulla facile, anzi! Già dall’inizio abbiamo capito, dal numero di “lisci” fatti, che non sarebbe stata per nulla semplice, almeno fin quando l’amico Maurizio non ci ha istruiti su lenze, ami e tecniche di pasturazione.
I bigattini, infatti, vanno incollati alla perfezione ed in modo che la palla di incollato si apra appena toccata l’acqua, formando il classico tubo di bigatti in discesa all’interno del quale far calare il nostro bigattino attaccato ad un microscopico amo del 24 e ad un terminale dello 0.08. Guai a sbagliare la pasturazione!
I lisci aumenteranno a dismisura e, dopo un po’, di mangiate non ne vedremo neanche più una. Col passare del tempo, la pescata si è fatta ancora più difficile, per il sopraggiungere del vento e con il galleggiante che non ne voleva sapere di cadere sempre nello stesso punto e di star fermo. Però, la classe non è acqua, e Maurizio e Luca ce lo hanno dimostrato ampiamente.
Il primo con una pescata di cavedani fantastica ed il secondo per aver appreso in pochissimo tempo le lezioni del “maestro” riuscendo a portare in nassa un discreto numero di cavedani, anche di buona taglia.
Alla fine della giornata di pesca siamo andati a pranzo presso un negozio di generi alimentari che ci ha deliziato con le prelibatezze gastronomiche delle Marche facendoci concludere la giornata nel miglior modo possibile con la voglia di tornarci al più presto perché questi posti meravigliosi difficilmente si dimenticano.
Per Match Fishing Italia
Michele Lozupone
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