CIS FEEDER: SUL FISSERO VINCE IL TRICOLORE IL TEAM I CAGNACCI TRABUCCO
Nella doppia prova di finale sul Fissero a Cà Vecchia i Cagnacci Trabucco si aggiudicano lo scudetto 2023 grazie a due prove d’autore.
Che fosse una gara dal risultato incerto lo avevamo capito dopo aver preso visione della classifica progressiva dopo la terza prova visto le pochissime penalità che separavano la vetta della classifica dalle dirette inseguitrici.
Grazie al doppio coeficiente tutto poteva accadere e infatti le sorprese non sono mancate.
Il canale lombardo della provincia di Mantova andava interpretato e alla luce dei risultati della terza e quarta prova ci permettiamo di dire che a trarre vantaggio sono state più di altre le squadre lombarde, ovvero quelle del girone di serie A1 che proprio si questo canale si sono cimentati in altre occasioni.
Infatti a Vincere la terza prova è stato il Team LBFItalia con 15 penalità e addirittura nella quarta prova sono in due a pari merito a vincere la classifica di giornata con 13 punti ovvero i Cagnacci e il Team LBFItalia.
A vincere dunque è stata la squadra composta da Maurizio Casalini (3°), Giuseppe Foieni (3°), Andrea Canaccini (1°) e Cristian Salvi (6°).
Da evidenziare il sorteggio fortunato di Canaccini che in entrambe le prove capita esterno sempre nello stesso picchetto.
I Cagnacci dunque tornano a rappresentare l’Italia il prossimo anno nel Mondiale per Clubs di feeder passando questa volta dalla porta di ingresso mentre alcuni anni fa andarono al mondiale come seconda squadra classificata.
Il “cana” oggi realizza anche l’assoluto di giornata con quasi 20 chili di pescato e tra questi una decina di cefali molto grossi presi a corta distanza.
Le catture sono state sempre spettacolari, preso atto ce con il pesciolame non si andava da nessuna parte quasi tutti sono passati ad un approccio aggressivo per insidiare chi i gatti e chi le breme. Poi in mezzo poteva capitare anche qualche carpa o carassio, e spettacolare è stata la sfida nella sfida con moglie e marito Baciu Ionut e Alina del team LBFItalia capitati spalla a spalla nel primo settore alternando varie catture tra grosse breme e clarius.
Il pronti via per molti è stato con lanci lunghi a sfiorare la sponda opposta ma con il passare del tempo le lenze si sono accorciate fino a pescare a tre metri dalla riva nel sottosponda.
Il verme è stata l’esca più redditizia ma c’è anche chi ha forzato con bachi in colla per cercare pesci di taglia.
Ottima l’organizzazione della società Lenza Paradiso di Alfeo Zoni e del Giudice di gara Franco Lelli.