OSTELLATO: VOLANO PER LA PESCA E PER L’ECONOMIA LOCALE
Il campo di gara di Ostellato è un punto fermo per l’attività agonistica nazionale ed internazionale e rappresenta una grande opportunità economica per il territorio.
La felicità è quel sentimento che provano i pescatori che ogni anno frequentano questi canali del basso ferrarese mentre la ricchezza è il benessere economico generato dalla presenza dei pescatori nel territorio.
Ostellato è sempre stato un paradiso della pesca e se negli anni ha vissuto alti e dei bassi, in questo periodo ha trovato un suo equilibrio e nuova stagione favorevole.
Cosa si può fare per mantenere questa condizione?
Lo abbiamo chiesto ad Antonio Fusconi, responsabile nazionale del Settore Pesca di Superficie della Fipsas, sempre sensibile e pronto a tenere questi campi gara al centro della programmazione delle attività federali.
Che ne pensi Antonio?
Devo confermare che il campo di gara di Ostellato è strategico per il sistema pesca a livello nazionale, per decenni ha rappresentato un volano importante per questo sport in quanto la capienza consente manifestazioni di livello nazionale ed internazionale e attira persone e famiglie provenienti da tutta Italia e dall’estero.
Negli anni si è creata una sinergia indissolubile tra pescatori e territorio e prova ne è stata, oggi come in passato, l’attenzione riservata al mondo della pesca anche dalle amministrazioni comunali che si son succedute.
I rapporti instaurati con i Sindaci di Ostellato che si sono succeduti in questi anni ed in particolare Andrea Marchi (scomparso troppo giovane) ed il sindaco in carica Elena Rossi, rapporti basati sulla stima e la fiducia reciproca, hanno permesso al territorio di esprimere le grandi potenzialità che può generare la pesca per questi territori.
A nome della Federazione devo ringraziare pubblicamente Elena che ha continuato il percorso iniziato da Andrea Marchi e che vedrà il Comune di Ostellato protagonista anche nei prossimi anni a livello internazionale.
L’azione politica di sostegno di questi amministratori locali che si sono impegnati per creare le giuste sinergie a beneficio delle tante attività presenti in questi territori ha portato grandi benefici a tutti.
Speriamo che nel prossimo futuro si possa continuare a collaborare con Elena per portare avanti quanto condiviso e quanto da lei fatto nell’interesse dei suoi concittadini.
Quindi un clacson all’alba può essere fastidioso ma i tempi sono cambiati e oggi i pescatori non sono più un problema…
Quando si muovono centinaia, e in qualche caso migliaia di persone, è facile creare disagi a chi vive nei territori interessati dalle nostre attività.
In passato abbiamo avuto problemi anche di viabilità e creato disagi ma i tempi sono cambiati; oggi grazie alla collaborazione con il Comune di Ostellato e alla lungimiranza dei propri Amministratori, la maggior parte dei raduni si svolge fuori dal centro del paese nel rispetto dei cittadini o, come nel caso della gara internazionale Italian Master, che normalmente viene organizzata a fine ottobre con più di 2000 presenze in un week end, il raduno viene fatto all’interno del palazzetto delle sport di Ostellato.
Antonio hai parlato di presenze, quali sono le potenzialità in termini di affluenza di questi campi gara?
E’ difficile fare una stima esatta delle presenze giornaliere ma a seconda della presenza o meno di campionati internazionali, possiamo parlare di circa 50.000 presenze fra le gare di livello nazionale e quelle regionali e provinciali; quando ci sono manifestazioni internazionali il numero sale a circa 60.0000 – 70.000 presenze.
Quale è lo stato di forma del Canale Circondariale oggi?
Lo stato del canale negli ultimi anni è molto buono e garantisce pescosità e regolarità; questo grazie al lavoro di collaborazione fra il Consorzio di Bonifica e la Sezione Provinciale Fipsas di Ferrara, grazie al servizio continuo di vigilanza dei suoi volontari e alla disponibilità dell’amministrazione comunale di Ostellato.
Le acque libere hanno un fascino particolare e lo sono ancora di più da queste parti visto che si trovano all’interno del Parco del delta del Po.
Qui abbiamo un paradiso naturale rappresentato dall’oasi delle Vallette ricco di acque e di verde dove trovano rifugio numerose specie di fauna ittica e volatili di ogni genere, ci tengo a sottolineare che la Federazione Italiana Pesca Sportiva è riconosciuta dallo Stato Italiano come ente di protezione ambientale e lo dimostra anche il fatto che le attività di pesca sul territorio sono tutte catch and release.
I cambiamenti climatici come hanno condizionato l’attività della pesca?
Il meteo è cambiato in tutto il mondo, basta guardare alle piogge torrenziali che si abbattono sul pianeta e alle bombe d’acqua, le trombe d’aria e tutti quegli eventi hanno colpito il territorio italiano negli ultimi anni; eventi ai quali molto spesso non siamo ancora preparati.
In casi come questi, la disponibilità e la lungimiranza delle amministrazioni e degli enti locali ci ha permesso di superare i danni causati dal maltempo sulle Vallette; il Comune ha ripristinato il tratto danneggiato in brevissimo tempo permettendoci di usufruire immediatamente delle sponde del canale.
Le amministrazioni comunali in che modo aiutano il mondo della pesca?
Negli anni si è creata una concertazione tra Fipsas, Consorzio di bonifica e Amministrazioni per sistemare argini o strade, o supportare i grandi eventi internazionali.
Per concludere a giugno ci saranno le elezioni comunali a chi si candida come sindaco se sarà eletto la Fipsas che messaggio gli invia?
Chiediamo di dare continuità al lavoro e alla attenzione che i sindaci di ieri e di oggi hanno assicurato al mondo della pesca.
Ostellato è la capitale mondiale della pesca agonistica, il paese è riconosciuto in tutto il mondo non solo per il canale circondariale ma soprattutto per i servizi e l’accoglienza che il territorio riserva agli ospiti; Ostellato può essere considerato il più eclatante esempio di pesca – turismo.
Con Elena Rossi e la sua giunta c’è un bel rapporto e ci fa piacere che abbiano compreso le potenzialità del mondo della pesca a favore dell’economia locale, speriamo di continuare così.
Grazie Antonio per questo importante contributo.
Grande campagna pubblicitaria per il Sindaco, ma la Federazione dopo tante belle parole, scuce qualche euro per migliorare i campi gara?
Faccio un appello ai pescatori, cerchiamo di essere più civili.
Buongiorno,
Da ex agonista io la vedo così:
1)combattere il bracconaggio con ogni mezzo possibile
2)i consorzi di bonifica che seccano ogni autunno mandando a morire quintali di fauna ittica, dovrebbero quantomeno avvisare chi sei canali si occupa,associazioni ,fipsas ecc.
3)la biodiversità si potrebbe migliorare con la fattiva collaborazione di agonismo e enti preposti ai ripopolamenti,nel senso che volendo eliminare pesci infestanti,tipo il Channel catfish, basterebbe fare gare a pesce morto(tra l’altro è commestibile ,ed ha mercato),e ripopolare con specie autoctone come fanno in Veneto.
NB:le gare a pesce morto sono state già fatte quando si è voluto eliminare il carassio in quanto alloctono,sostituito poi con Breme (!?)
Al punto uno e due concordo,il punto tre la trovo come proposta una puttanata senza senso!