LENZA ORVIETANA: L’attività ambientale presso l’’Istituto Comprensivo Orvieto

Montecchio nell’A.S. 23/24
La Lenza Orvietana Colmic Stonfo anche in questo 2024 ha tenuto corsi di Pesca e di Educazione Ambientale presso tutte le classi seconde dell’Istituto Comprensivo Orvieto
Montecchio – Sezione Scuola media I. Scalza.

Come ormai da molti anni, due suoi Istruttori qualificati FIPSAS sono intervenuti, sempre in modo innovativo e quindi al passo con l’evoluzione dei tempi, tenendo lezioni tramite slides e filmati ed insistendo molto sul termine, pur abusato dai media, di inquinamento, per l’ambiente tutto, ma più specificatamente per quanto riguarda il mondo acquatico. Un vasto e complesso insieme di habitat che più di tanti altri è soggetto a degradarsi purtroppo spesso in modo irreversibile, tante sono le situazioni e le cause che concorrono a deteriorarlo. Si è parlato ancora di ecosistemi, di biodiversità, di piramidi ecologiche, di micro e nano plastiche e di inquinanti, anche quelli che apparentemente non lo sono, rimarcando i tempi che occorrono per smaltire quelli degradabili; tempi spesso inimmaginabili, da tre mesi per un fazzolettino di carta a 100 anni per una lattina di alluminio; si è parlato dei tempi di ricambio completo delle acque di un bacino lacustre ed i ragazzi sono apparsi increduli quando sono stati informati che occorre un minimo di 150 anni per il ricambio di Bolsena, pur essendo questo un lago alimentato da numerose sorgenti sotterranee pulite….

Naturalmente si è parlato anche di pesca, con illustrazione delle varie tecniche e dei materiali che normalmente occorrono per praticarla e si è parlato della garetta da
disputare a fine anno scolastico.

Il tema della pesca è stato usato più che altro come “grimaldello” per calamitare l’attenzione dei ragazzi verso il meraviglioso mondo
subacqueo, quindi dei pesci, dei loro habitat, delle loro abitudini alimentari, insomma si è parlato di ecologia e di etologia delle varie specie di pinnuti, specie di quelle di acqua dolce.

Tra le varie tecniche di pesca è stata particolarmente trattata quella con la pesca a roubasienne, canna leggerissima che arriva fino a 13 metri di lunghezza e con la quale
non occorre lanciare la lenza, che viene letteralmente “deposta” in acqua per cui si possono usare lenze molto sottili che non insospettiscono i pesci.

Veniamo alla data del 30 giugno, giornata in cui tutta la Scuola Media dell’Istituto Comprensivo ha celebrato presso lo stadio L. Muzi di Orvieto l’annuale festa dello sport. I ragazzi di tutte le classi, dalle prime alle terze, coordinati dai Prof. di Scienze Motorie, Franco Picchialepri, in veste di organizzatore coadiuvato dalla collega Prof.ssa Bonaccini, alla presenza della Preside Isabella Olimpieri e di tutti gli altri Docenti, hanno praticato a gruppi numerosi sport ruotando da una specialità all’altra, tra cui anche la pesca.

Pesca con la roubasienne, in formato ridotto per questioni di spazio e di sicurezza e con la tecnica necessaria a praticarla su prato. La Federazione, infatti, su richiesta della Lenza Orvietana, aveva fornito alla Sezione Provinciale di Terni del Presidente Valter Chiari, dei panchetti dotati di tutte le attrezzature accessorie, seduti sui quali gli alunni hanno cercato di catturare con le canne dei pesci magnetici, con vero spirito agonistico e schietto divertimento.

Per alcuni si è trattato della gara di fine anno che, anziché realizzarsi con la cattura di pesci vivi, è stata effettuata con le simulazioni di cui sopra.

I ragazzi impegnati nella competizione vera e propria sono stati tesserati gratuitamente dalla Lenza Orvietana ed iscritti nel portale FIPSAS.

A completamento dell’azione didattica, gli Istruttori avevano allestito a bordo pista un grosso acquario con alcune specie di pesci tipici di acqua dolce, quali carassi, cavedani, alborelle, triotti, che hanno suscitato l’interesse di tutti, compresi i genitori che hanno assistito alla festa della Scuola. Nota molto positiva, la manifestazione è riuscita benissimo ed ha concluso degnamente il corso tenuto presso la scuola.

Renato Rosciarelli

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