La Lenza Napoletana Tubertini si impone all’Alento

Un Alento in splendida forma ha ospitato i 48 agonisti della serie A6 che si sono radunati domenica 9 giugno, per la seconda prova del Trofeo di serie A6.

Tutto faceva ipotizzare in una bella manifestazione, con nasse piene e moltissime catture, per il 90% carpe, ed infatti così è stato, con l’assoluto di giornata, Luigi Napolitano della Lenza Napoletana Tubertini, che ha fatto registrare oltre 30 kg di pescato, sfruttando al meglio l’ottima bandierina avuta in sorte!

E così, in una caldissima giornata di giugno, i ragazzi della Lenza Napoletana Tubertini sono saliti sul gradino più alto del podio con 10 penalità, frutto di 2 primi (appunto Luigi Napolitano e Carlo Nunziata) e 2 quarti (Carlo Arcieri e Leonardo Giugliano), seguiti dai “soliti” Gabbiani Colmic che con 17 penalità si sono attestati in seconda posizione e dalla Lenza Club Brezza Italica-MK4, terzi con 19 pen.

Dopo questa prova la classifica progressiva vede sempre i Gabbiani al comando con 30 penalità, seguiti dalla Lenza Napoletana con 38, da Brezza con 42, dai Pescatori Irpini Trabucco con 43 e da Pietrelcina Hydra con 48, per citare solo i primi 5.

Quello che salta subito agli occhi è il numero elevato di penalità di ciascuna compagine, a significare la difficoltà dei campi gara. Non credo di avere mai visto le prime tre squadre in classifica con così tante penalità dopo appena 2 prove. Sicuramente la gara di San Giorgio ha influito in maniera determinante, ma anche la gara dell’Alento ha avuto il suo peso, se solo vediamo che quasi tutte le squadre hanno portato almeno un piazzamento con qualche penalità in più. Sarebbe interessante capire i motivi che hanno portato a questi risultati e quali potrebbero essere le soluzioni da apportare per rendere le nostre competizioni quanto più regolari possibili.
Comunque, l’Alento ha risposto alla grande con pesi di tutto rispetto, dimostrandosi un campo gara validissimo dal quale non si può prescindere.

L’Alento ha dimostrato ancora una volta che per far risultato qui, bisogna pescarci bene, interpretando al meglio le condizioni della diga, quest’anno bassissima e cercando di capire cosa fare per tutto l’arco delle quattro ore.
Quest’anno, ad esempio, molti hanno dirottato il proprio obiettivo sulla pesca a galla ma, si badi, molto diversa da quella che solitamente si fa in carpodromo. Altri, invece, hanno preferito continuare ad insidiare le carpe sul fondo, con una pasturazione mista di pastura e bigattini in colla.

Insomma, ognuno ha interpretato l’Alento a modo proprio, in base alle proprie conoscenze ed esperienza.
Complimenti a tutti, quindi, agli agonisti, ma anche al Giudice di Gara, Giuseppe Bosco ed alla società organizzatrice Lenza Ebolitana che ha garantito un picchettamento eccellente.

Appuntamento alla prossima prova, sperando nella revoca del divieto di pesca a Conza, che ci farebbe perdere un ottimo campo di gara ed una bellissima giornata di pesca.

Per Match Fishing Italia
Michele Lozupone

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