Campionato italiano a coppie fiume: il titolo ai marchigiani Serafini e Calli

Di Fermignano, amici fin dall’asilo, tutta una vita trascorsa all’insegna di una grande passione….la pesca.
Manuel Calli e Andrea Serafini l’odore del fiume lo conoscono bene perchè il Metauro che scorre sotto casa li ha visti ancora fanciulli trascorrere ore ed ore con in mano una semplice cannetta a caccia di pesciolini.

Tutto ha una correlazione e come accade ai grandi calciatori che diventano campioni perchè calciavano la palla da mattina a sera così è stato anche per Manuel e Andrea che fin da bambini trascorrevano ore ed ore sul bordo del fiume ed è stato il fiume dopo qualche decennio ad incoronarli campioni italiani di pesca in fiume.

L’edizione 2024 del campionato italiano di pesca in fiume se la sono aggiudicata dopo due gare d’autore vincendo il proprio settore sia nella prima manche del sabato come nella seconda manche della domenica.

Ma veniamo alle gare…che ci facciamo raccontare direttamente dai protagonisti..

Ciao Andrea, ciao Manuel per prima cosa Match Fishing si complimenta per questo successo che arriva grazie a due gare perfette.

Andrea a te il compito di raccontarci la gara di sabato 24 agosto…

Grazie Alessandro per i complimenti e soprattutto grazie per il grande lavoro editoriale che ci offrite che consente a noi pescatori di avere un pò di visibilità. Senza Match Fishing l’agonismo sarebbe relegato ad un vero e proprio anonimato.

Inizio con il raccontare che sabato capitiamo tramite sorteggio nel settore in zona “bomba” sulla carta uno dei più pescosi ma la griglia di partenza non è buona perchè il sorteggio ci fa partire in quarta posizione con il socio che quindi parte per settimo. Quindi in un settore da cinque coppie (dieci pescatori) non un grandissimo sorteggio e ci siamo dovuti accontentare dei posti rimanenti lasciati liberi dagli avversari.

Come detto il settore denominato bomba è uno abbastanza pescoso, uno dei migliori, quindi la pesca potenzialmente c’era un po’ per tutti e contro ogni pronostico riusciamo a vincere il settore.

Con quale peso chiudete la prima prova?

Con 36,600 kg che ci dividiamo più o meno equamente facendo una pesca di barbetti più o meno grossi ma senza pezzature gigantesche come può capitare in fiume con pesci anche superiori ai 2 kg.

Quindi tanti barbi ma non grossi…

Si abbiamo fatto una pesca di velocità con pesci di taglia media da 100 – 150 grammi.

Partite male ma vi aggiudicate il settore ma chi ha fatto il secondo che peso ha fatto?

Anche loro fanno una bella pescata da 30 kg ma grazie al nostro primo ci piazziamo quarti nella classifica generale.

Adesso sentiamo Manuel che ci racconta la gara della domenica…

Grazie Alessandro, grazie dei complimenti. Devo dirti che la domenica capitiamo in un settore che probabilmente è il più pescoso del fiume Bidente cioè sotto il ponte di Castagnolo.

Nella griglia di partenza come siete partiti?

Il sorteggio ci ha favorito perché partiamo secondo e nono e non ti ho detto che tra concorrente e l’altro ci deve essere una distanza di 15 m almeno.

Ovviamente ti parlo di concorrenti di coppie diverse il compagno di squadra invece non ha limiti di distanza e ti può pescare anche vicino e partendo secondi ci mettiamo in un posto molto buono proprio sotto il ponte di Castagnolo e lì facciamo un peso veramente grande che ci consente di fare l’assoluto di giornata con quasi 60 kg.

Considera che il giorno prima l’assoluto di giornata era stato di 40 kg.

Noi quel giorno lì abbiamo fatto una grandissima pescata e quindi andiamo a vincere il campionato con grandissima soddisfazione.

Una pescata da record per essere stata fatta in un fiume…

Beh il Bidente anche in passato ha regalato pesi stratosferici grazie alla grande presenza ittica e al pesce di taglia.

Tra l’altro in entrambe le gare avevamo contro di noi nel settore coppie forti con gente che aveva già vinto il titolo in fiume ecco quindi il nostro successo ha più valore ma come sai per vincere ci vuole il mix BF ovvero bravura e fortuna.

Tra l’altro noi si chiude con 2 penalità le stesse di Burnazzi Claudio e Nanni Giovanni del team Le Aquile Colmic veri specialisti di questa tecnica e uno come Burnazzi non so quante volte abbia vinto il titolo in fiume.

Tuttavia voglio anche fare a loro i complimenti perchè hanno chiuso come noi con due penalità mentre sul terzo gradino del podio salgono due Lani che sono padre figlio e il padre tra l’altro è il presidente della società dove gareggiamo io e Andrea.

Andrea torno da te…questo non è il primo titolo vinto, giusto?

Io personalmente avevo già vinto il campionato coppie l’anno scorso insieme a Gianni Tassinari un altro personaggio molto conosciuto nella specialità pesca in fiume.

Vorrei ringraziarlo perchè per noi è stato un po’ il maestro e in coppia con Manuel aveva già vinto nel 2021 il campionato italiano a coppie e proprio insieme a Tassinari.

Quindi siete abituati ultimamente ai podi…

Diciamo che è un periodo che siamo molto in pesca e i risultati arrivano.

Ma per chiudere questa intervista ci vuoi dire come avete pescato?

Si certamente, abbiamo pescato con canne bolognesi alle distanze dai 4 m in là perché quando c’è da pescare il barbetto, soprattutto in velocità, si tende a stare un po’ più corti, quando invece c’è da cercare i cavedani come è successo la domenica invece ci si va ad allungare anche un po’ di più.

Manuel svelaci i segreti su ami e fili?

Per quanto riguarda fili e ami molto dipende dal tipo di pesca che si vuole fare quindi in alcuni posti può capitare di pescare con figli robusti se ci sono pescioni, viceversa se si fa una pesca un po’ più a pescetti più piccoli si pesca più leggeri o se si pescano i cavedani si sta ancora di più sottili.

Quindi mai fili sotto il 10 io ma se necessario vado a salire, invece ami del 16 a scendere 14 a scendere.

Beh credo che abbiate raccontato tutto, ancora tanti complimenti e in bocca al lupo per le prossime gare.

settori_pesi 

finale italiano coppie fiume 24

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *