CONOLON la rivoluzione breve.

Se la storia delle canne da pesca in Arundo donax (canna palustre) dura sicuramente più di un secolo, visto che ne ho ritrovato scritti dalla prima metà del 1800 fino appunto all’avvento delle canne in fibra di Conolon che in Italia si datano circa dal 1955.

Il Conolon sulle canne da pesca fu invece una rivoluzione totale quanto breve…nella pesca classica a fissa e bolognese, questa innovazione durò meno di 25 anni!

Le prime canne in Fibra Misto Carbonio (le Pezon & Michel in misto carbonio) sembra arrivarono in Italia (ricordi di Leonardo Salimbeni) nel 1978 e furono appannaggio della nazionale italiana che le usò per la prima volta a Vienna per il mondiale appunto che fu disputato quell’anno in Austria.

Ma veniamo dunque a lui al CONOLON

La canna che specie i fiorentini hanno amato fino alla perdizione in quanto si rifaceva bene all’azione parabolica che già era delle Arundo donax, scomparse nel giro di una manciata di anni, anche perchè durante l’alluvione del 6 – Novembre 1966 le acque dell’Arno si erano portatate appresso anche diversi depositi dei grossisti di quelle canne.

Ma chi inventò il Conolon chiamato anche Fiberglass?

Fu un’azienda Americana di Santa Ana – California di nome Narmco

Shakespeare o Narmco?

Dottor Howard o dottor Havens ?

La storia simultanea di queste due Industrie e questi due Ingegneri (riguardo al processo Conolon) è una diatriba spesso in atto fra gli appassionati Angler americani.

Ora fatto salvo che la Shakespeare è del 1897 e la Narmco nasce invece solo nel 1944, entrambe le ditte produssero canne con il processo Conolon quasi nel medesimo tempo, anche se con procedimenti leggermente diversi; ma all’Ingegnere Glenn Havens quasi tutti riconoscono il merito dell’idea.

LA STORIA

Siamo in piena seconda guerra mondiale, e il nostro Havens lavora presso l’industria aeronautica Convair Aircraft, una società americana che produceva pezzi per aerei, ed Havens è il capo responsabile del progetto di costruzione di antenne per aerei in fibra di vetro cava; fu a lui che balenò l’idea di costruirci anche canne da pesca!

Havens alla fine del 1943- primi 1944 ( data incerta) si dimette dalla azienda per cui lavorava e fonda insieme ad altri collaboratori la ditta Narmco, a S. Ana in California e si struttura negli anni successivi anche per produrre armi.

La storia di questa azienda negli anni si fa molto complessa, ma a noi dei cambiamenti di indirizzi commerciali, ragioni sociali e acquisizioni varie interessa fino ad un certo punto, il fatto storico più saliente che ci riguarda è che questa società alla fine dopo aver venduto canne in Conolon sino dal 1947 a giro per il mondo e probabilmente dal 1956 anche una sua linea di mulinelli, trasferisce nel Febbraio del 1960 tutto quello che riguarda il settore pesca nella: Conolon Corporation o Garcia Conolon Corporation a vostro gusto, la ditta (Garcia) che un po’ tutti conoscono, e che nel frattempo in Europa è fallita..

Insomma se fino al 1947/48 si era assistito nei secoli solo ad una evoluzione di “ legni”, partendo da canne ( da noi) in Olmo, Frassino, Nocciolo, e in Europa successivamente con legni equatoriali importati nel continente dall’Impero Britannico tipo il “Lancewood” il Greenheart o l’Hickory usati sulle canne da fly, seguite poi nel dopoguerra dai vari Bambù Calcucca ( Gigantochloa macrostachya) e jl più prestante Tonchino su cui si costruiranno le canne in refendù a listelli con canne dai profili esagonali chiamate inizialmente compensato di bambù ( Arundinaia amabilis) ed a seguire per le pesche ordinarie le canne dolci in Arundo donax e quelle in Acciaio; da questa data in poi il laminato cavo di fibra di vetro e resine, conquista tutto il mercato mondiale.

Non sono un tecnico, ne ho fatto ricerca sulla sua composizione, ho letto che questo processo di fibra di vetro cava ha poi subito anche qualche modifica negli anni, tipo la sua verniciatura per proteggerlo dai raggi solari, processo di verniciatura chiamato “ Conoguard” come anche si è evoluta la sua componentistica, anelli e ghiere.

In Italia ho ritrovato le prime note su di un catalogo Ravizza del 1955 dove sono rappresentate canne tedesche della DAM sia in Vetro pieno ( colore verde) che in “fibra di vetro” Colore giallo.

Sono attrezzi al massimo di 3 mt. questi ultimi (quelli gialli ) suppongo siano in Conolon.

Le nomina anche Sergio Perosino ( canne in materie plastiche, e canne in fibra di vetro non specificando altro, se non che preferiva ancora quelle in refendù…) nel suo voluminoso lavoro andato in stampa a Torino nel Gennaio del 1955 intitolato “La Pesca Sportiva in Italia” Viglongo Editore.

Si ricorda di essersene fatta venire una da Spinning dall’America nel 1955 l’amico Roberto D’Angelo classe 1936 ma è probabile fosse in fibra di vetro piena, quando lo incontrerò di nuovo gli chiederò di farmela vedere, visto che da buon collezionista ha serbato sempre tutto.

Se parliamo della prima foto di una canna in Conolon personalmente ne ho ritrovata una presentata sulla rivista Alieutica del Dicembre del 1960 dove è in didascalia sulla foto del “Pescatore moderno

Queste canne in Conolon dai pescatori sono state anche genericamente chiamate: “Fenolico” che invece ho ritrovato essere una resina, che serve ad impregnare le fibre anche delle canne in fibra di vetro, probabilmente queste sono le canne che venivano chiamate in “Fenolico”, ma non so altro e potrebbe essere anche una congettura errata, se qualcuno ne sa qualcosa di più preciso, è benvenuto…

In foto di apertura la più antica canna in Conolon che ho ritrovato, (che porta ancora impresso il simbolo narmco) ripresa dal post di un Forum (Fiberglass Flyrodders) di un Angler americano (quashnet ) Agosto 2008

Della loro commercializzazione in italia non ho fatto, ricerca ma è storia “moderna” e molte sono state le marche che si sono inserite in quel mercato.

Potrei citarne decine comprese quelle dei commercianti che assemblavano e mettevano loro nomi.

A.Z.

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