LE AVOLE DI MIGLIARINO

Anche in pieno inverno la voglia matta di pescare rimane intatta e nonostante le avversità del meteo, con le temperature che per giorni
stazionano con le minime sotto lo zero termico non è detto che i canali del basso ferrarese siano completamenti fermi.

A Medelana qualche giorno fa ho insidiato le carpe e qualcuna sono riuscito a catturarla ma il mio obiettivo, in una successiva pescata, erano le breme che sul Po di Volano sono ben presenti.

Con il mio compagno di squadra Moreno Pandini si decide di andare all’avventura sperando che le gelate non abbiano prodotto ghiaccio in superficie ma all’arrivo sul canale un sasso lanciato per prova non riusciva a bucare lo strato ghiacciato.

Che si fa? ormai i km sono stati fatti e si decide di spostarci in un posto sul Po di Volano nel centro di Migliarino dove c’è l’attracco delle barche, un posto che anche in queste condizioni estreme ha regalato sempre qualche cattura.

La darsena di Migliarino è un posticino comodo che permette tranquillamente di pescare a roubaisienne, a canne fisse e con il feeder.

Lo spot può accogliere al massimo sei, sette pescatori e i pesci presenti sono le plaquette, qualche skimmer e tante , tante avole.

La taglia delle avole è molto bella, con esemplari che arrivano a superare i venti centimetri di lunghezza e comunque fanno tutte una media importante.

La linea di pesca è a 13 metri se si vuole pescare a RBS dove la profondità è superiore ai tre metri mentre con il feeder le linee sono due: a 20 metri ovvero sulla linea della corrente del canale o sulla sponda opposta dove finisce la sassaia che si trova a 40 metri circa.

Per una sessione di pesca bastano due pinte di pastura scura da breme, tre etti di bigattini bianchi, una manciata di bigattini rossi, una scatolina di raparini rossi e una scatola di vermetti piccoli.

Se si pesca all’interno della darsena solitamente si trova acqua quasi ferma , quindi sono necessarie lenze per la RBS molto leggere da mezzo grammo ma se si usa il feeder serve una canna da 12 piedi con una cima da mezza oncia max tre quarti di oncia per vedere le abboccate più sensibili visto che si tratta di pesce piccolo.

Personalmente monto un terminale dello 0,11, lungo 60 cm , amo del 18-20 per innescare uno o due bigattini rossi o al massimo alcuni raparini rossi e per alimentare uso un cage da 20 grammi in plastica nella misura medium per pescare la prima mezz’ora, perchè è necessario dare più pastura per fare un pò di fondo e poi si passa ad un pasturatore small per fare la pescata.

In mezzo alla pastura meglio se aggiungiamo qualche raparino morto e qualche bigattino bianco tritato che aumenta l’appetibilità del pesce soprattutto se di taglia medio piccola.

A volte è necessario fare lanci scarichi, cioè senza pastura nel cage, per non sovralimentare in modo eccessivo lo spot di pesca.

Insieme al sottoscritto e Moreno Pandini si aggregava alla pescata anche il padrone di casa Nicola Bonora che proprio a Migliarino ha la sua residenza e che quindi conosce molto bene questo canale.

Moreno prova subito a cercare le breme di taglia sotto la sponda opposta, dove qualche giorno prima era riuscito a catturarne qualcuna sui tre etti, ma il freddo è molto più pungente e le breme sembrano bloccate.

Io decido di partire a metà canale e non tardo a vedere la prima tocca, la cima vibra e alla ferrata aggancio una piccola alborella che da fiducia.

Il cappotto non è più una preoccupazione e la pescata continua con tante catture di avole che confermano di essere entrate in pastura.

Anche Moreno spostandosi sulla linea corta dei 20 metri inizia a macinare pesce su pesce e anche la sua pescata, come quella di Nicola, regala tante avole.

Moreno innesca dei bigattini bianchi che sembrano fare una taglia più generosa mentre il sottoscritto insiste con due bigattini rossi anche se non mancano diverse ferrate a vuoto.

Dove essere una domenica di pesca senza patire troppo ma il freddo si fa davvero pungente e alle 14 si alza bandiera bianca e vengono cessate le ostilità.

Nonostante tutto ci siamo pure divertiti, la palestra di Migliarino è un’ottimo spot per fare allenamento in previsione delle gare che contano che si affronteranno nei prossimi mesi.

Per il ritorno nella mia Romagna il percorso mi porta a passare sopra il ponte del canale di Ostellato, mi fermo ad osservare la lunga strada di ghiaccio che ricopre questo corso d’acqua.

Il gelo lo ha bloccato ma presto si sveglierà e tornerà ad essere il più importante campo gara nazionale.

 

 

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