66° CAMPIONATO DEL MONDO PER NAZIONI: ITALIA D’ARGENTO RACCONTATA DAL CT RUDY FRIGIERI
Sono trascorsi solo pochi giorni dal termine del 66° mondiale seniores per nazioni in Serbia con l’Italia che ha ancora una volta dimostrato di essere una tra le più forti squadre del mondo.
Non era facile raccogliere una medaglia in questo mondiale, tutti aspettavano le squadre dell’est fare la voce grossa e invece, Ungheria a parte, a dominare la scena sono state Francia e Italia.
Una settimana di prove per trovare il bandolo della matassa che i francesi hanno trovato alla grande tanto da tornare a casa con ben tre medaglie tra oro per la squadra e argento e bronzo individuali.
L’Italia ha capito proprio l’ultimo giorno utile di prove cosa si doveva fare e infatti al sabato siamo secondi con 13 penalità.
Il giorno dopo stessa musica, stesso approccio di squadra e stesso risultato, altre 13 penalità e riusciamo a conquistare un argento che vale come una medaglia d’oro.
Un gioco di squadra formidabile, con il nostro direttore d’orchestra a dettare i tempi e a fare le scelte più coraggiose non solo per quanto riguarda la formazione ma per l’analisi e la lettura del campo gara.
Bravi!!! i nostri eroi meritano tanti applausi e con questa medaglia ci confermiamo al terzo posto nella classifica delle medaglie vinte dietro la Francia che comanda con 78 medaglie complessive di cui 16 ori, 14 argenti, 12 bronzi e individuali con 12 ori, 8 argenti, 16 bronzi. Al secondo posto nel medagliere storico dei mondiali troviamo la terribile Inghilterra con 70 medaglie di cui 13 ori, 12 argenti, 9 bronzi e sul piano individuale 18 ori, 8 argenti e 10 bronzi. E poi ci siamo noi l’Italia con 63 medaglie di cui 13 ori, 13 argenti, 10 bronzi e sul piano individuale 8 ori, 11 argenti, 8 bronzi.
La Francia si sta rinnovando, con una politica federale che vede un investimento sui giovani molto spinto e questo significa dare progettualità al loro futuro e noi che politiche intendiamo realizzare?
Vedo male l’Inghilterra, una nazionale sempre temibile ma che non brilla più come un tempo, cresce l’Ungheria e forse è la nazionale più forte del momento in circolazione.
E i nostri? La Federazione ha già un progetto che sta sviluppando e che probabilmente intensificherà per poter far crescere alcuni giovani e portarli ai livelli degli attuali senatori. Non sarà semplice perché i nostri sono veramente dei mostri sacri in questo sport, ma il materiale umano c’è e va solo plasmato nel migliore dei modi.
Abbiamo intervistato il CT Rudy Frigieri per farci raccontare come sono andate le cose in Serbia. Intervista di Luca Caslini. Da seguire con attenzione.
A. S.