TERMINATE LE PROVE A NOVISAD: DOMANI TUTTI IN GARA CON LA PRIMA MANCHE
La Nazionale di feeder é a Novisad, sul canale DTD, per disputare il Challenge Preston, manifestazione che serve a molte Nazionali presenti per testare il campo di gara che ospiterà il prossimo Mondiale di specialità.
Sul campo gara al seguito della truppa italiana abbiamo la nostra Natascia Baroni, la quale ci tiene informati sull’evoluzione della preparazione.
Dopo la difficile giornata di ieri, segnata da pioggia e freddo oggi finalmente è uscito un po’ di sole che ha reso meno disagiata l’azione di pesca.
Per quanto riguarda la pescosità purtroppo si segnala una condizione poco soddisfacente con pesi, nel test delle cinque ore di pesca versione gara, che si attesta sui 3000 punti.
Pesci piccoli, tra bremette, gardon, alborelle e altri pescetti sono stati le prede di tutti i concorrenti anche se gli inglesi, anche grazie ad un ver de vase decisamente più bello del nostro, hanno fatto una taglia leggermente più bella e i pesi in alcuni casi hanno superato anche i 3500 punti.
Il pescato è calato molto rispetto a ieri e da domani sarà competizione vera con l’incognita della pescosità che non si sa se calerà ancora rispetto al primo giorno di prove.
Pesci grossi non ne sono usciti, anche se pare che con l’aumento di due metri del livello dell’acqua rispetto all’attuale, potrebbe mettere in movimento anche i pezzi di taglia forte.
La distanza di pesca è stata tra i 13 e i 15 metri e intorno ai 30 metri, i pasturatori sono nella maggior parte degli Open End, quelli con la gabbietta in platica e i serbi hanno utilizzato quasi tutti quelli con la gabbietta in ferro.
Le grammatura vanno dai 25 grammi per la pesca a breve distanza e i 40 grammi per quella più lunga e all’interno del feeder mettono pastura con bigattini e fouille e altri hanno provato con il verme non come innesco ma solo tagliati come esca da richiamo.
Il campo gara è bello da vedersi, ma difficile da interpretare e sicuramente questo test aiuta molto a capire meglio il tipo di approccio da adottare in previsione del mondiale.
L’argine è ostico da affrontare soprattutto se dovesse piovere infatti fare la salita con il terreno bagnato provoca scivolamenti rischiosi.
Che dire il clima all’interno del gruppo degli italiani è molto buono e improntato alla massima collaborazione , giuste premesse per poter costruire le basi solide per un team che ha voglia di riscatto.
Ora vi offriamo una carrellata di foto offerte dalla nostra Natascia e dall’amico Roberto Generali anche lui in gara con la maglia della lenza mantovana feeder.
E per domani….Forza Azzurri!