Rendimento Veterani: Bagarello vince il duello con Torri
La categoria dei Master, come è noto, dal 2018 ha subito una distinzione fra i Master propriamente detti (nati dal 1954 al 1963) e Veterani (prima del 1954). Questo ha comportato la disputa di due campionati italiani, di altrettanti mondiali e ovviamente anche la classifica di Rendimento è stata sdoppiata.
Per quanto riguarda i Veterani, che costituivano la maggior parte della vecchia categoria unica denominata Master, la squadra azzurra sempre condotta dal mitico duo Ardenti-Iezzi, ha conseguito un ottimo argento al mondiale, mentre grande protagonista della stagione a livello individuale è stato Roberto Torri. Il fiorentino, in forza alla Borghigiana Maver ha conquistato un leggendario oro mondiale, dopo aver vinto il titolo nazionale, quindi una annata davvero da incorniciare, quella di Roberto, che, però non gli consegna anche il primato nel rendimento Veterani, dove, a fargli lo “sgambetto” è ancora una volta il mitico, intramontabile Natale Bagarello !
Il mitico Bagarello premiato al Memorial Pasinetti 2018 da Bastianacci e Stocchi
Il campione padovano della Minerva Rossoblu 68 Team Bazza, non essendo più diciamo così… di “primo pelo” ha un pò mollato con gli impegni agonistici, tanto che nel 2018 ha fatto una sola gara valida per il rendimento, il Memorial Pasinetti dove ha colto il quarto di settore, cosicché il suo rendimento quinquennale è salito da 2,82 in griglia di partenza a 2,88, ma, per soli tre centesimi è riuscito a riconfermarsi per il quarto anno consecutivo leader di questa prestigiosa graduatoria.
Torri, dal canto suo, con uno stagionale di 3,29 recrimina soprattutto sulle prime due prove del C.I. ad Ostellato dove ha messo insieme 12 penalità ed in particolare maledice una grossa breme, slamata sul guadino che gli ha condizionato il rendimento.
Roberto Torri con la coppa di Campione del Mondo Veterani 2018
Se dunque Torri ha mancato di un soffio il “triplete” (Mondiale, Italiano e Rendimento), Tino Pagliari (Aurora Castelletto Tubertini) è tornato sul podio dopo cinque anni, conseguendo un bel terzo posto, anche lui a soli tre centesimi di punto dal secondo, con una bella annata che lo ha visto occupare il gradino più basso del podio anche nel campionato italiano.
Celestino Pagliari (Aurora Castelletto Tubertini) terzo classificato nel Rendimento Veterani
Quarta posizione per Claudio Garuti (Crevalcore Tubertini) che per quanto non sia più un giovanissimo, è da considerare purtuttavia un “emergente”, in quanto si è affacciato da tre stagioni alla categoria e già sfonda il muro del 3, sfiorando il podio con un eccellente 2,99, frutto di uno stagionale di 2,62 con un titolo italiano solo sfiorato a causa di un quinto nell’ultima prova nel Brian.
Claudio Garuti, presidente del Team Crevalcore Tubertini, ha conquistato il quarto posto nel Rendimento
Poi c’è uno stacco davvero inconsueto in una classifica di rendimento: ben 56 centesimi prima di trovare il quinto classificato. E si tratta di Mauro Biondi (Amo Santarcangiolese Colmic), autore di uno strepitoso 2018 chiuso con il miglior stagionale con 2,35 il che significa che, se non ci fossero stati i coefficienti progressivi avrebbe vinto il titolo tricolore.
Mauro Biondi, presidente dell’Amo Santarcangiolese Colmic, sul secondo gradino del podio del C.I. 2018 insieme a Torri e Pagliari
Nei primi dieci seguono poi a distanza ravvicinata gli ex campioni italiani Giampiero Magistri (Compediver Shimano) e Giovanni Marranzano (Cesanesi Milo), con Loris Gemmi (4 Ville Colmic), Gianfranco Cerutti (Compedive Shimano) che fa un bel balzo guadagnando sedici posizioni e Bruno Gabrielli (Secchia Tubertini) che entra per la prima volta.
Subito dopo troviamo gli altri due nazionali, Claudio Re (Novesi Maver) e Riccardo Galigani appena approdato alla Minerva Rossoblu68 Team Bazza dopo una storica militanza nei Longobardi Milo.
Complessivamente sono 55 gli uomini in classifica col numero minimo di dieci presenze nel quinquennio. I primi tre, con scorrimento graduatoria per eventuali doppie acquisizioni, passano al Memorial Pasinetti 2019 il 7 aprile ad Adria.
Questo articolo intende promuovere una politica di eliminazione/contenimento degli inglesismi nella lingua italiana.
Segue classifica complete in pdf.
a cura di Stefano Bastianacci