XIII° CAMPIONATO ITALIANO DI PESCA A SPINNING A COPPIE: TITOLO AI TORINESI USSEGLIO E GARINO
Il Campionato Italiano di pesca con esche artificiali a coppie da riva 2017 è stato disputato, come al solito, in due prove: una il sabato ed una la domenica ( 1 e 2 Aprile).
Come campo di gara, quest’anno, è stato scelto il Fiume Caffaro in provincia di Brescia.
Questo bel corso d’acqua scorre proprio in prossimità della provincia di Trento, per un certo tratto fa proprio da confine fra le due regioni ed è caratterizzato da acque normalmente cristalline.
Alla gara erano ammesse sessanta coppie distribuite in 12 settori di 5 concorrenti; settori che sono stati tracciati in parte nella zona bassa dove il corso d’acqua ha proprio le caratteristiche del fiume alpino, altri più in alto dove il Caffaro è torrentizio e pur sempre con una buona portata d’ acqua.
L’esca principe per effettuare le prime catture è stato il cucchiaino rotante, poi, man mano che i minuti passavano, le esche siliconiche hanno iniziato a farla da padrone.
Sono state solo 5 le coppie che sono riuscite ad effettuare il primo di settore in ambedue le prove; tutte e 5 quindi, meritevoli del podio, ma la classifica, si sa, non guarda in faccia a nessuno prevedendo, infatti, come discriminante, a parità di penalità, la minor somma di penalità nei vari turni.
Il titolo di Campione d’Italia della specialità è andato alla coppia Fabio Usseglio Meri e Roberto Garrino della APS Cesana Torinese 2015 con 19 penalità.
Piazza d’onore per Andrea Ferro ed Herrmann Arno dell’Angler’s Club Tuberini che terminano con 21,5 penalità e terzo gradino del podio per Simone Biagi e Carlo Mori che concludono a quota 22 penalità.
Quarti si classificano Fabio Alberti e Claudio Zecchi della ASD Mediolanum Fishing Team (Fassa – Daiwa) e al quinto posto Simone Salvadori e Matteo Parolari dell’Angler’s Club Tubertini.
Un “bravissimi”meritano i ragazzi dell’Angler’s Club, si sono presentati al via in quattro, due coppie, e sono finiti tutti nei posti migliori della classifica.
Credo inoltre che i dirigenti del settore dovrebbero fare un pensierino, per le prossime edizioni, sul numero di prove da effettuare: negli ultimi anni, infatti, visto l’alto livello dei partecipanti, sono sempre di più i casi di parità nella parte alta della classifica.
Una o due prove in più potrebbero sicuramente garantire, alla fine del campionato, una classifica con pochi casi di parità.
LUCIANO INNOCENTI