64° TROFEO DELL’UNITA’: TEAM CREVALCORE TUBERTINI ANCORA VINCENTE!

 

La 64^ edizione della competizione probabilmente più antica del calendario gare federale, il Trofeo dell’Unità, si è svolta il 5 novembre scorso sul Campo Vecchio di Ostellato, tra i km 5 e 6. Originariamente programmato sul canale Riolo di Bologna, la competizione è stata dirottata sul Circondariale a causa di lavori sul campo gara bolognese che ne hanno provocato lo svaso da parte dell’Ente di Bonifica.

A cura dell’organizzazione gestita dalla Pontelungo-Agucchi, hanno partecipato alla gara 30 coppie in rappresentanza di varie Società bolognesi che hanno pescato prevalentemente a roubaisienne alla ricerca delle plaquette che stanno movimentando questo finale di annata ad Ostellato. Le condizioni meteo non hanno agevolato lìoperato degli agonisti, che si sono dovuti confrontare anche con vento teso e scrosci di pioggia nel finale.

Pur se lontanissima dalle mitiche edizioni degli anni ’60 e ’70, quando questa classica dell’agonismo italiano arrivò a contare quasi 1.600 agonisti distribuiti sugli allora campi gara del basso Po, la Società organizzatrice continua a riproporre questa competizione dal sapore antico, un clima che ha riproposto anche in questa edizione organizzando il tutto, una volta ancora, come un tempo, allestendo sorteggi, cartellini e classifiche rigorosamente a mano, come testimoniano le foto a corredo di queste note.

 

 

Bravi, un po’ di vintage non guasta certo anche nel nostro mondo, almeno per la memoria di coloro che queste cose non le hanno mai viste per ragioni anagrafiche.

Come già lo scorso 1 novembre, in occasione del provinciale a box di Bologna, sono stati ancora Garuti/Sandrini e Mariani/Salani del Team Crevalcore Tubertini a monopolizzare il gradino più alto del podio, grazie a due belle vittorie di settore. Alle loro spalle, sempre con due vittorie ma con peso complessivo minore, le coppie Arienti/Martelli e Marchesini/Venturi della Minerva RossoBlu68 Team Bazza. Terza piazza per Carata/Chiarelli e Tamburini/Patelli della Sasso Marconi Maver.

 

Angelo Borgatti

 

 

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