CAMPIONATO EUROPEO: IN OLANDA E’ ANDATA COSI’…
In Olanda è andata così. Chissà i fiumi di parole che gireranno tra i pescatori lungo i fiumi o nei vari negozi, molte corrette, altre errate… noi l’abbiamo voluto chiedere direttamente dalla viva voce di chi c’era, e non uno qualsiasi ma il CT della nazionale Rudy Frigieri, uno che nel bene o nel male ha sempre detto la verità e ci ha sempre messo la faccia anche nelle situazioni difficili. E rudy ci ha risposto così:
Rudy, un risultato difficile da interpretare. Da un lato una bruttissima gara al sabato mentre in quella di domenica abbiamo dimostrato di saper pescare, e pure bene. Come dobbiamo leggere le due gare?
Praticamente le gare vanno lette tutte e due nella stessa identica maniera, anche se potrà sembrare paradossale. La domenica abbiamo avuto la fortuna di attaccare 5 pesci e portarne a casa 4 e quello è il risultato, sabato ne abbiamo attaccati 9 e messi in nassa 2 e il risultato è stato quello. Con un pesce in più si andava a podio e con un paio potevamo ambire a qualcosa di più. Mi dispiace per il risultato perchè non rispecchia i fatti. Eravamo in pesca poi la sfortuna o l’incapacità di mettere apposto meglio gli elastici e gli ami ci ha fatto perdere qualche pesce di troppo. Dopo con un pesce solo potevi fare da primo-secondo-terzo a ultimo.
Premoli sabato attacca quattro pesci senza metterne in nassa nemmeno uno. Mi rendo conto che la domanda è brutta ma è poi quella che in molti si saranno fatti: non si poteva mettere fili e ami più grossi?
Può darsi. Intanto tieni presente che due le ha slamate e due le ha strappate. Non è facile dire se con un attrezzatura più sostenuta avrebbero mangiato lo stesso. Quello che abbiamo visto è che in settimana con le stesse lenze le prendevamo e le portavamo tutte a guadino. Noi a pesci importanti era tutta settimana che eravamo in bolla, cambiava solo l’evoluzione dei pesciolini che andava calando giorno dopo giorno. Però in quel tipo di pesca l’esperienza di alcune nazionali è davvero notevole e forse noi eravamo un po’ meno competitivi. Ma con le grosse breme no, eravamo davvero in pesca, più delle altre nazioni.
Ma come andavano pescati questi pesci grossi? Visto che eravate più in pesca degli altri quale era il trucco per prenderli?
Sai, potrei dirti tante cose ma vorrei conservare questa cartuccia. Se per caso capita un altro mondiale o un europeo con caratteristiche simili me la voglio giocare senza raccontarla, visto che Match Fishing lo leggono in tutta Europa e anche i nostri avversari. Se ti devo dire una bugia preferisco non dirtela.
Questo vuol dire che siete convinti sia tu che i ragazzi di aver trovato qualcosa che può fare la differenza in questo tipo di pesca…
Non sono convinto, sono sicuro. Lo dimostrano i fatti di questo europeo. Sarà anche un piccolo segreto di pulcinella, ma stavolta vogliamo tenercelo per noi. Accetto le critiche di chi dice che abbiamo sbagliato la gara, per me l’impostazione no, era perfetta, abbiamo forse usato elastici troppo morbidi o ami troppo piccoli o fili troppo sottili, ma l’impostazione era perfetta. Può darsi anche la paura di slamare il pesce abbia giocato un brutto scherzo. Ci vuol del sangue freddo ad agganciare un solo pesce da due-tre kg e sapere che quel pesce ti farà fare il primo oppure ultimo e intanto stare tranquillo e calmo, con dei canneti sotto riva ed il pesce che prova ad infilarsi dentro. Però ti posso dire per certo che non è per niente facile.
A livello umano, anche se sei vaccinato a tali situazioni, come si vive giocarsi un europeo su un pesce?
All’estero spesso le gare sono queste. Se vedi i pesi dei settori c’era un po’ di peschina sottoriva ma tutti i pesi che vanno oltre il chilo e mezzo avevano un pesce importante. Sapevi che un pesce così ti faceva fare piazzamento e coi pesciolini facevi 400/500 o anche 600 grammi. Domanica Ferruccio fa terzo con 600 grammi di pesciolini. Li sapevamo pescare anche noi ma noi sapevamo come fare ad andare fuori a prendere un pesce grosso. L’abbiamo attaccato e non l’abbiamo messo in nassa. Tenendolo attaccato mezz’ora/quaranta minuti ti rompeva anche il ritmo di pasturazione e se lo slamavi a guadino ti eri anche compromesso la peschina sotto. Ma noi sapevamo come e quando uscire per attaccare il pescione. Peccato non averlo messo in nassa.
Come facevate a sapere quando arrivava il pescione?
Vedevamo quando arrivava perchè faceva delle bolle e noi andavamo lì e lo attaccavamo quasi sempre. Vedevamo che era arrivato ed era solo questione di tempo ma lo agganciavamo. Poi la lotta col pesce ed ecco che la peschina era compromessa. Stefano al sabato perde a guadino una breme da tre chili e mezzo dopo 40 minuti di lotta. Dopo torni sotto e i pesciolini non li hai più. Però noi sapevamo come attaccare quell’uno o due pesci grossi. Se poi lo metti in nassa vinci l’europeo. Se lo slami arrivi ottavo, nono decimo e fai male. Anche un po’ di fortuna nel portare a casa quel pesce grosso, impostare la gara solo sul pesce piccolo non ti faceva vincere l’europeo.
E nel secondo giorno una bella prova, anche con l’ingresso in campo di Cappellini che ha fatto un bel primo. Segno di un bel gruppo, chi gioca e chi sta fuori tutti concentrati e pronti a dare il proprio contributo…
Si, abbiamo sempre dimostrato di essere un bel gruppo, anche quando sbagliamo le gare. Non si vince sempre, non si perde sempre. Però il grosso rammarico di essere davvero in pesca e non sfruttare l’occasione rimane e fa male.
Un pesce slamato e si va a podio… due e si rischia di fare ancora meglio… quanta parte dai ai dettagli tecnici e quanta alla sfortuna?
I pesci vanno tirati nel picchetto e vanno allamati, e questo è difficile. Poi una volta allamati vanno messi in nassa, e questo è altrettanto difficile. In una gara così bisogna fare tutte e due le cose e valgono 50 e 50. Quindi per parità mi sento di dare un 50 e 50 anche alla tua domanda.
Bicchiere mezzo pieno… siamo stati capaci di mettere nel picchetto e agganciare questi pescioni in un campo gara dove probabilmente fino a poco tempo fa non ci avremmo capito niente…
Questo è vero, ieri quattro dei miei ragazzi hanno portato in nassa un pesce per uno e questo ti dimostra l’alta qualità della nostra pescata. Ha fatto il quinto Premoli solo perchè nel suo settore la sua breme era più piccola delle altre. Però una per uno l’abbiamo presa, a parte Ferruccio che era in un settore dove non ce n’erano e l’unico a prenderla è stato Tamas che era ultimo di gara. Eravamo impostati bene.
Parliamo un po’ degli altri, a parte gli Inglesi che in questa pesca sono bravi ma parliamo del sorprendente Galles…
C’è da dire che gli inglesi sono stati più bravi nella peschetta perchè con le breme grosse erano un po’ in difficoltà. Poi se tu guardi la classifica dei primi 10 posti al sabato ci sono state un sacco di sorprese, con un pesce solo da prendere le sorprese erano dietro l’angolo. I Gallesi invece hanno impostato una gara particolare, con delle fiondatine di caster a 13 metri, hanno attaccato le breme come noi quindi entrambe le impostazioni erano corrette, solo che loro hanno portato a casa i pesci e noi no, loro primi, noi decimi. Rimango convinto che meritavamo qualcosa di più.
Già, alla luce di quello che ci hai raccontato ne sono convinto anch’io. Ci aspetta ancora il mondiale in Bulgaria. Siamo pronti a riprovarci.
Certo, sempre pronti.
Grazie mille Rudy per la disponibilità…
Figurati, grazie a te.