Pesca-saccheggio, scoperti bracconieri a Bondeno

Polizia provinciale sequestra 15 quintali di carpe e 150 metri di rete. Castagnoli: ‘Piaga devastante, intervenga Regione’

Nuova operazione della polizia provinciale contro il bracconaggio della pesca a Bondeno. Scoperto e sanzionato un pescatore di mestiere rodigino residente a Canaro, affiancato da altri due giovani rumeni con la sola carta d’identità del loro Paese.

Complessivamente sono state elevate sanzioni per 3.160 euro, sequestrati 15 quintali di pesce, 150 metri di reti tipo tramaglio e una barca in vetroresina di oltre 3 metri di lunghezza. Purtroppo le carpe, nella stragrande maggioranza, a causa della vergognosa modalità di trasporto ovvero buttate dentro dei sacchi di iuta, erano già morte. Si trattava di pesci di grosse dimensioni che solo in minima parte sono risultati ancora vivi e prontamente immessi nel corso d’acqua.

L’episodio è avvenuto nel canale Pilastresi nel comune di Bondeno. Una pattuglia con auto “civetta” dell’Associazione Europea Operatori Polizia (Aeop) coordinata dalla Polizia Provinciale ha visto il furgone bianco con targa rumena poco distante dal corso d’acqua e, senza farsi notare, ha poi potuto osservare che nel fiume, a bordo dell’imbarcazione, c’erano dei pescatori intenti a recuperare del pesce rimasto intrappolato nelle reti. L’operazione è cominciata verso la mezzanotte di venerdì 23 e si è conclusa verso mezzogiorno del giorno seguente.

polizia provinciale bracconaggio Bondeno 1Da sottolineare come alla decina di sacchi ritrovati sul furgone del pescatore di mestiere rodigino, solo alle prime luce dell’alba siano stati rinvenuti altri sacchi, sempre contenenti carpe, nascosti lungo la sponda del canale. Per il recupero del pesce morto e per la rimozione della barca sono intervenuti i Vigili del Fuoco Volontari di Bondeno, senza i quali non sarebbe stato possibile concludere con successo l’attività di recupero del natante.

“Ancora una volta ringrazio volontari, colleghi e Vigili del Fuoco per l’impegno profuso nel contrasto alla devastante piaga del bracconaggio – dice amareggiato il comandante della Polizia provinciale, Claudio Castagnoli – penso sia improcrastinabile un intervento normativo della Regione che offra strumenti giuridici più adeguati per contrastare questo ripetuto saccheggio del nostro prezioso patrimonio ittico”.

pesca di frodo

Carpa senza tutele:

“Così si favoriscono i pescatori di frodo”

Interrogazione della Lega Nord in Regione sull’inserimento fra le specie ‘alloctone’. Soptto accusa anche le sanzioni blande

Preoccupante rivoluzione in vista per il mondo della pesca emiliano romagnola. E la Lega Nord, in un’interrogazione a prima firma Alan Fabbri, lancia l’allarme: “C’è il rischio che gli unici a trarne vantaggio siano i pescatori di frodo”.

Molte specie, infatti, tra cui la carpa, hanno perso le tutele perché sono state inserite dalla commissione tecnica regionale (ma le modifiche devono ancora passare al vaglio della giunta) tra quelle ‘alloctone’. Gli appassionati saranno così obbligati agli abbattimenti, contro l’etica degli stessi sportivi che giudicano questa pratica “aberrante”.

Ad aggravare la situazione – lamenta il Carroccio – le sanzioni troppo ‘blande’ per i pescatori di frodo previste dalla legge 11 del 7 novembre 2012 che punisce con una semplice sanzione amministrativa anche chi pesca con esplosivo o con elettrostorditori.

Un esempio su tutti: “Nel territorio ferrarese – dice Fabbri – in piena emergenza bracconieri la Provincia ha comminato solo 37.000 euro di sanzioni ai pescatori di frodo, dei quali solo 7.000 euro sarebbero stati saldati”. Il Carroccio fa notare che in Regioni confinanti, tra cui il Veneto, la carpa continua ad essere tra le specie tutelate e chiede alla Regione Emilia Romagna di “prendere esempio da queste esperienze e bloccare ogni richiesta di modifica”, di “sollecitare il governo a inasprire le pene per i pescatori di frodo” e di investire nella “riqualificazione della fauna ittica” del Po, soprattutto nell’area pianeggiante. “Non svendiamo ai pirati del Po il nostro pesce. Oggi il peggior nemico degli operatori onesti rischiano di essere le cattive politiche di una Regione che ha dimenticato il valore e la storia del proprio comparto ittico”.

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articolo fonte http://www.estense.com/?p=434352

foto fonte https://www.facebook.com/pages/Save-our-Fish-Save-our-Nature-A-Guardia-di-una-Passione/670900106318923

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