CANNA DA RIVA A COPPIE: IX TROFEO “AMO D’ORO”
Si è appena concluso quello che è oramai divenuto un classico ed immancabile appuntamento di inizio stagione dell’agonismo marittimo: il nono trofeo “Amo d’Oro” di canna da riva a coppie, organizzato dall’omonimo sodalizio di Torino.
Originariamente era stato previsto come teatro di questa manifestazione, anche per il considerevole numero di richieste di iscrizione, la bella scogliera in località Vesima, situata tra Voltri ed Arenzano, a ponente di Genova; purtroppo però l’improvvisa mancata concessione, causa inagibilità, delle dovute autorizzazioni, ha reso necessario spostare il campo gara nella vicina Genova-Pegli, dove i concorrenti sarebbero stati distribuiti tra le diverse scogliere e le piccole spiagge presenti nel litorale.
A pochi giorni dalla gara, però, un altro imprevisto, leggesi mareggiata, ci metteva “lo zampino” ed i concorrenti, tempestivamente allertati da Massimo Boerio, “deus ex machina” di questo evento, si preparavano ad un ulteriore spostamento, con la disputa del trofeo presso la “fascia di rispetto” di Genova-Prà, dove la comoda passeggiata a mare avrebbe consentito agli agonisti un’azione di pesca priva di rischi, in un campo gara tutto sommato dignitoso, sufficientemente collaudato, anche se notoriamente poco pescoso.
Ai nastri di partenza oltre 50 coppie, oltre che della società organizzatrice e, naturalmente, di quelle di Genova e Savona; da segnalare anche la presenza di diverse squadre di Venezia, con grandi nomi dell’agonismo nazionale.
Inoltre, come in tutte le edizioni, sono previsti anche settori riservati ai concorrenti provenienti dal settore acque interne, della zona di Torino in particolare, che parteciperanno comunque alla classifica assoluta.
Passando alla cronaca della gara, che si è svolta in una piacevole giornata di sole, come previsto non si assiste, complice anche il periodo invernale, a grossi quantitativi di pescato.
I garisti si dedicano in prevalenza ad insidiare i ghiozzi, con lenze a fondo munite di corti braccioli ed inneschi di vermi e gambero, che specialmente in prossimità della banchina, dove tra l’alto nei primi settori di ponente sono presenti anche dei piccoli scogli affioranti, consente a coloro che li pescano con maggiore convinzione un discreto numero di catture, sebbene di piccola taglia.
Sempre di misura ridotta e tra l’altro assai svogliati e discontinui, appaiono anche i sugarelli, pescati in prevalenza con canne fisse medio-lunghe e montature leggere.
In un contesto simile di povertà in termini di catture, diversi agonisti e tra questi molti delle acque dolci, poco avezzi alle tecniche prettamente marittime, rompono gli indugi e tentano la carta del muggine, che sicuramente è presente in queste acque, ma che specialmente in questa stagione rappresenta una incognita.
A crederci in particolar modo è infatti una coppia in uno dei settori acque interne, i fratelli Tony e Davide Scimeca della società “Barriera di Milano” di Torino che mettono in pratica la pesca a loro più congeniale, quella a bolognese, riuscendo a portare a guadino tre bei muggini che gli consentiranno con 1881 pt. di vincere in modo inaspettato, ma comunque con merito, questa manifestazione.
A seguire due squadre della società “Lo Squalo” di Venezia: al 2° posto il campione d’Europa Iacopo Collavoli e Matteo Francescato che, pescando in prevalenza a fondo, realizzano 1020 pt. riuscendo, in un settore combattuto, a prevalere per soli 23 grammi sulla coppia mista Alessiani-Molinari e per 97 su quella dell’Amo d’Oro Boerio –Scavuzzo; al 3° quella formata da Pantani e Morando che, mettendo nella nassa anche qualche mugginetto, portano alla pesa 898 grammi.
I VINCITORI CON LA CATTURA DI MUGGINI PRIMA DEL RILASCIO
Al termine della manifestazione, come di consueto, gli organizzatori, in un perfetto esempio di lavoro di squadra, con la preziosa collaborazione delle consorti, hanno preparato un abbondante rinfresco a base di salame, formaggio con grissini torinesi, di una apprezzatissima pasta e fagioli e di gustosi “boeri”.
Non da meno la premiazione, con i prodotti offerti dalla ditta Colmic e con i due splendidi quadri dell’artista, nonché valido agonista della società Amo d’Oro, Gianni Boerio, che ogni anno realizza delle ambitissime opere , che vanno a fare bella mostra di se nelle case dei vincitori.
GIANNI BOERIO, L’AUTORE DEI QUADRI
CLASSIFICA IX TROFEO AMO D’ORO
INTERVISTA AI VINCITORI
Alessiani: “Innanzitutto complimenti per questa vittoria nello storico trofeo Amo d’Oro !”
Davide Scimeca: “Ancora non crediamo a quello che è successo, un risultato fantastico del quale rimarrà un ricordo indelebile!”
Alessiani: “Voi eravate inseriti in uno dei settori riservati agli agonisti delle acque interne….quali gare praticate nelle acque dolci?”
Tony Scimeca: “Per quanto mi riguarda pesca al colpo a livello regionale, mentre per mio fratello è un esordio assoluto!”
Alessiani: “Ed in mare avete già preso parte ad altre manifestazioni?”
Tony Scimeca: “Personalmente ho già preso parte a un’altra edizione di questo trofeo”
Alessiani: “Ci illustrate quale tecnica di pesca avete praticato in questa gara per voi vittoriosa?”
Davide Scimeca: “Abbiamo impiegato canne bolognesi da 7 mt con galleggianti inizialmente da 1 grammo, per poi salire a 2 quando la corrente è aumentata, in modo da stare fermi nell’ombra delle barche ormeggiate di fronte; finale dello 0,12 e 0,10 ed ami piccoli innescati col pane francese. Dopo solo mezz’ora dall’inizio ho catturato il primo muggine di circa 700 grammi che ci ha dato la “carica giusta”; a questo ne è seguito uno ancora più grosso incannato da mio fratello Tony “il maestro” , che successivamente ne ha ancora preso uno di taglia più piccola!”
Alessiani: “Avete messo alle vostre spalle fior di campioni…..vi aspettavate questo risultato risultato?”
Davide Scimeca: “Siamo arrivati senza nessuna pretesa, solo con lo spirito di passare una bella giornata, divertendosi; è stata premiata la perseveranza e la determinazione nel tipo di pesca in cui abbiamo creduto”
PREMIAZIONE E ORGANIZZATORE MASSIMO BOERIO