CIS FEEDER 2015: SI E’ ALZATO IL SIPARIO SUL PALCOSCENICO DI ADRIA

La seconda edizione del CIS feeder ha visto il suo esordio stagionale in quel di Adria sulla riva destra del Canalbianco.
Le 40 formazioni iscritte si sono trovate davanti un canale a doppia faccia, con quello del sabato che bene o male ha dato un certo riscontro di pescosità nonostante le piogge copiose cadute prima e durante la giornata della gara mentre il canale della domenica è stato completamente diverso.
Un canale difficile da interpretare perché l’acqua fredda entrata dalla rete di canali collegati ha di fatto cambiato l’umore al pesce e solo chi è stato bravo ad interpretarlo al meglio ha saputo fare la differenza anche in gara2.
Personalmente vengo sorteggiato al sabato in prima zona nel settore B2 dove vinco il settore grazie ad una perfetta interpretazione del canale e così in gara due, visto che ricapito nello stesso settore al B5, quindi a tre piccheti di distanza, mi dico…rifaccio tutto uguale come avevo fatto il giorno prima e vado via con un filo di gas. Ebbene, detto fatto CAPPOTTINO!!!!
Cinque ore ad aspettare un segnale del pesce sulla stessa linea del sabato e con gli stessi inneschi mentre a spalla, al B6 Liviu Moldovan della lenza Emiliana Tubertini, decide di umiliarmi asfaltandomi con oltre 8 chili di pescato.  Risultato, una domenica difficile sul piano individuale e su quello di squadra perché non riusciamo a reprlicare la buona affermazione di gara 1 con 11 penalità e il 4° posto in classifica.
La Castelmaggiore, nonostante le 26,5 penalità accumulate in gara 2, rimane nelle prime dieci posizioni sperando che le prossime quattro gare della Fiuma e Circondariale siano meno complicate.
Purtroppo mi sono reso conto che se in gara 2 non ho preso pesce qualcosa ho certamente sbagliato, erra chi sostiene…”non ho preso perché il pesce non c’era”.

Quindi ammetto di avere sbagliato clamorosamente qualcosa, il bello è che ancora adesso mentre scrivo non l’ho ancora capito.

Invece tutto chiaro sembra stato per i ragazzi della squadra della lenza Club Mogliano Preston, Vezzalini, Mazzetti, Govi e Scalco, che riescono da campioni quali sono, a raddrizzare la classifica, dopo una prestazione opaca in gara 1, andando a chiudere gara 2 con 8 penalità che gli permettono di risalire tante posizioni in classifica generale fino all’ottavo posto.
Evidentemente chi ha trovato la chiave per aprire la porta del canale è riuscito a salvare le penne e tra questi c’è la conferma delle formazioni di testa come i Cagnacci Colmic che consolidano la testa della classifica con due gare perfette e dei Fratelli Campana Tubertini i quali hanno dimostrato di saper leggere la situazione del canale piazzando due squadre nelle prime posizioni della classifica dopo due prove.
I lombardi della Fratelli campana vincono comunque gara 2, con lo stesso punteggio con il quale I Cagnacci avevano vinto gara 1, overo 6 penalità.
I diversi cappotti registrati in gara due danno l’esatta dimensione di come sia stato difficile il canale dopo la bomba d’acqua caduta durante tutta la giornata del sabato.
Nomi altisonanti del feeder fishing hanno consegnato busta vuota mentre qualcun altro si è dovuto accontentare di pochi pesci che gli valgono molte penalità individuali.

Chi non ha potuto capire come andavano pescate le breme ha ripiegato sul siluro alla ricerca del jolly vincente. A qualcuno è anadata bene ad altri no.
Ad esempio a Mauro Felicani della Cannisti Castelmaggiore Maver l’impresa è riuscita anche troppo bene andando a salpare l’unico pesce di tutta la gara dal peso di 11770, un solo pesce un siluro.

Altri lo hanno cercato senza mai prenderlo mentre altri ancora, come nel caso di Marini Pierpaolo di siluri ne ha agganciati ben 6 ma salpati uno soltanto.
La pesca del siluro è stato il naturale ripiego per tentare la sorte e salvare le penne, ma non sempre questa pesca è fruttifera, anzi è rischiosa perché una volta attuata la tecnica per insidare il baffuto la pesca delle breme viene bruciata per il resto della gara.
Ma cosa può essere successo al canale tanto da trasformarlo in un solo giorno?
E’ vero il colore dell’acqua era leggermente torbido a causa appunto delle forti piogge ma tutto sommato la pesca risultava non impossibile. L’unica differenza è stata la temperatura dell’acqua tanto che si presentava molto più bassa condizionando l’appetito del pesce. Diciamo che questo potrebbe essere stato un elemento condizionante.

La pesca corta è stata il comune denominatore dei 160 agonisti in lizza perché quando l’acqua spinge direzione mare la linea di pesca, quella compresa tra i 6 e i 9 metri, è d’obbligo.

In gara due il pesce è sembrato si fosse ancora di più accorciato, addirittura chi lo ha pescato cortissimo, sui sassi addirittura, è riuscito a catturane qualcuno.
Il canale lo conosciamo tutti, è di per se molto difficile a causa delle maree, infatti anche durante le due prove del CIS, ha cambiato volto più volte.

Prima parte di gara con una corrente moderata che richiedeva l’uso di open end compresi trra i 45 e i 60 grammi e seconda parte con pasturatori non oltre i 30 grammi vista l’acqua completamente ferma.
L’andamento delle abboccate è stato buono fino a quando la corrente muoveva verso valle mentre scomparsa quasi totalmente quando l’acqua si è fermata. Stessa storia sia al sabato e che la domenica.
L’esca che pare abbia reso maggiormante è stato verme sia in pastura che come innesco, e qui si potrebbe aprire una interminabile discussione visto che sui vermi ormai esistono diverse varianti che noi possiamo riasumere al massimo in questa sintesi: vermi stagliuzzati per pasturare, ogni giro tre-quattro vermi tritati mentre sull’amo c’è stato chi ha preso con il verme medio innescato per la testa e fermato con un bigattino morto, un verme tranciato innescato a metà oppure un fiocco di vermetti piccoli.
Ami del 12 con filo del 16 oppure c’è chi ha preso innescando un bigatto morto di traverso su un amo del 18 e filo del 12.
Le pasture migliori sono state quelle scure, tipo Turbo Black della VDE o la Wonderblack della Colmic con aggiunta di betaina, caster, e bigattini morti.
Le canne migliori per fare questa pesca sono state le 12 e le 13 piedi e nel mulinello un trecciato del 0,8 per avere un minor impatto con l’acqua corrente e maggiore sensibilità sulla vetta. Cime dunque sensibili anche quando l’acqua andava perché con i vettini troppo duri le partenze non si riuscivano a vedere.
Ottima l’organizzazione della gara da parte della Futura 2000 di Rovigo mentre il Giudice di gara Paolo Bettella come sempre impeccabile e professionale nell’esercizio dell sue funzioni, ha saputo gestire al megio le due gare.
Il canale, al di la di questo incoveniente delle forti piogge che hanno cambiato i connotati della pesca, si è dimostrato affidabile e nelle gare di prova così come nelle pescate dei giorni precedenti, la pesocsità è risultatta davvero notevole.
Una zona ricca di acque, quella che va da Loreo fino ad Adria, dove oltre al canalbianco esistono altri canali interessanti in proiezione campi gara nuovi da sfruttare vista la necessità di lasciare a riposo qualche altro campo gara in evidente stato di difficoltà come ad esempio il Circondariale di Ostellato.
A soli 5 km da Cavanella Po c’è il Po di Brondolo detto anche canale Mussolini, già campo gara in passato che ben si presterebbe per le nostre competizioni, canale che collega il fiume Adige al canalbianco. La capienza è notevole potrebbe fungere da spalla al canalbianco per evitargli troppa pressione agonistica.
Il Sindaco di Loreo è ben dispionibile a fare tutto il possibole per renderlo accesibile per le compoetizioni di pesca. Vedremo gli sviluppi anche grazie all’attività della FIPSAS di Rovigo guidata da Giovani Rascacci.
Bene, dopo il mio commento vi saluto e vi rimando agli approfondimenti con le solite interviste ai personaggi che si sono ben distinti in queste due prove del CIS Feeder.
Saluti a tutti.
Alessandro

1 prova cis feeder

2 prova cis feeder

classifica progressiva dopo 2 prove cis feeder

nella sequenza fotografica alcuni scatti da Adria

I Cagnacci primi in gara 1 con 6 penalità

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L’Oltrarno Colmic Feeder Team al debutto e già protagonisti
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Team Longobardi Milo
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1° assoluto in gara uno

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ancora i Cagnacci dopo gara 2
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F.lli Campana Tubertini bella prestazione la loro
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Lenza Club Mogliano Preston, Mazzetti, Govi e Vezzalini. la squadra che gode dei favori del pronostico per il titolo finale
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Andrea Scalco Lenza Club Mogliano
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Eccolo Mauro Felicani, Castelmaggiore Maver, il terrore dei siluri, oggi lo ha cercato e ne ha preso uno da 11770, bravo!
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Due amici, Morelli e Nizzoli
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ami Katana 1135 il top per Adria
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prima zona
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Liviu Mondovan Lenza Emiliana Tubertini, ottima prestazione in gara 2
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Futura 2000 Colmic, padroni di casa in Canalbianco
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il Presidente e il Segretario della Futura 2000 Colmic
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I campioni d’Italia della lenza Emiliana Tubertini ancora attardati in classifica
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Team LBF Italia Preston – Fishingitalia.com avvio di stagione difficile
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Team Modena Pesca, una nuova società al suo debutto nel CIS Feeder
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La squadra del lago Paradiso Browning un’altra debuttante nel CIS Feeder
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alcune foto del canale Mussolini
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larghezza tra i 50 e i 60 metri
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km di acque costeggiate da strade percorribili
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Rascacci e  Fantauzzi
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ancora acque piene di pesce
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Po di Brondolo ovvero canale Mussolini
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altra panoramica
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particolare dell’argine
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argine
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