C.I.S. FEEDER: LA PAROLA AI PROTAGONISTI….ANDREA CANACCINI OLTRARNO COLMIC
Il campionato italiano per squadre di società, il cd CIS Feeder, è partito lo scorso fine settimana sul campo di gara Canalbianco ad Adria.
Per la verità le prime due prove dovevano già essere disputate a fine marzo ad Ostellato ma le ben note criticità del canale ferrarese ha costretto il settore Fipsas a prendere la saggia decisione di spostarlo 50 km più a nord per l’appunto a Cavanella Po.
Ad affrontarsi sul canale veneto ben 160 concorrenti in rappresentanza di 40 squadre e molti di questi erano presenti sul canale fin dalla giornata del giovedì per non lasciare nulla al caso in quello che di fatto è il campionato nazionale di feeder più affascinante.
Il maltempo però è arrivato puntuale, come d’altra parte veniva previsto dai più noti siti specializzati, e la pioggia notevole caduta in zona tutto il venerdì e il sabato ha di fatto modificato i connotati del canale stesso e con lui le strategie dei concorrenti che così si sono trovati di fronte alla scelta di riconsiderare tutto.
Infatti l’acqua che transitava veniva intorbidita anche se il pesce in gara 1 ha risposto assicurando una media pescato in gara 1 superiore ai 4 kg procapite.
In gara 2 invece le cose sono peggiorate, la temperatura dell’acqua è scesa e il pesce si è mostrato più apatico e diffidente tant’è che la media pescato è scesa sui 3kg procapite.
Tutti si aspettavano le sciabolate dei cd squadroni a partire dai Campioni d’Italia della Lenza Emiliana Tubertini, la super squadra del lenza Mogliano Preston, già rivali agguerriti dal CIS dell’anno scorso e il team LBF Italia Preston Fishingitalia.com.
Invece sono uscite altre squadre, non certamente outsider, ma formazioni che diranno la loro fino al termine del campionato.
Tra le nuove formazioni anche qualche debuttante e tra queste l’Oltrarno Colmic guidata dal forte agonista Andrea Canaccini di Livorno che tecnica che pratica risultati che ottiene.
Infatti Andrea ha scalato le classifiche del mondo feeder alla svelta forte di quel grande senso pratico di fare agonismo come da sempre lo contraddistingue.
Andrea pur pescando in una squadra tutta nuova, con compagni nuovi, ha saputo dettare subito la legge del più forte andando a realizzare due gare stupende che la collocano momentaneamente in posizione classifica molto interessante.
Andrea Canaccini chiude con due primi, per nulla scontati, ma arrivati grazie al fiuto da goal come hanno i grandi Top Player del calcio.
Andrea ha saputo leggere alla perfezione il canale e la pesca e quando questo avviene i risultati non possono che arrivare.
Dopo due prove dunque la classifica vede al comando i lombardi I Cagnacci Colmic con 15 punti, mentre al secondo posto troviamo l’Oltrarno Colmic di Canaccini, grazie ai 21 punti raccolti in due prove e infine la Fratelli Campana Tubertini con due squadre, (3° e 4°) seguita dal Team longobardi Milo.
Ma come avrà pescato il “CANA” e la sua squadra lo chiediamo direttamente a lui in persona che ovviamente ringraziamo per la meticolosa descrizione della gara.
Ad Andrea e a tutta l’Oltrarno il più sincero in bocca al lupo per il proseguo del campionato.
IL COMMENTO DI ANDREA CANACCINI
Un canale imprevedibile questo canalbianco per via delle molteplici variabili che lo caratterizzano oppure tutto ti apparso chiaro visto che chiudi con due primi?
Ma guarda Alessandro, sicuramente questo campo di gara presenta situazioni di pesca molto diverse l’una dall’altra e ad un primo approccio può disorientare, io per riuscire ad impostare nel modo giusto le gare che dovevo affrontare, prima tra tutte il Pasinetti e dopo questa doppia del CIS, ho cercato di smembrare il problema affrontando una cosa per volta…
primo la corrente: allora visto la fase di marea che avevamo e l’acqua torba per le piogge che spingeva, in gara avremmo visto la corrente andare verso destra per più di metà gara per poi rallentare e quindi fermarsi mentre il livello si alzava…
secondo i pesci: nella prova di venerdi abbiamo visto che le breme mangiavano molto corto anche nell’ordine dei 6-9 metri e soprattutto quando l’acqua andava forte verso destra per poi rallentare l’attività con il fermarsi della corrente, mentre i siluri soprattutto con l’acqua ferma che sale si potevano prendere più lontano nel fondo pulito intorno ai 15-18 metri (questa era la sensazione)…
terzo le esche: allora su questo devo dire che mi sono abbastanza imposto con i miei compagni, la scelta ovviamente era lombrichi o bigattini e io ho convinto tutti che dovevamo andare a bigattini, ma non ½ kg bensì 1 kg e ½, lombrichi solo 1/8 di litro giusto per innesco… questa è stata l’analisi della situazione.
Come hai visto il canale e come avete deciso di affrontarlo?
devo dire che queste cose sono state fin da subito chiare per me, come era chiaro che a tiro corto se non avevi il fondo “pulito” le breme non entravano e quindi si doveva impostare un gara più lunga ai siluri.
Spiegati meglio Andrea siamo tutti curiosi…
L’ordine di scuderia era cosi stabilito: pesca iniziale cortissima 6/9 metri a breme con bigattini incollati pochissimo con la nostra gomma arabica e tappi di pastura cercando un fondo il più pulito e omogeneo possibile.
che ami e fili avete utilizzato?
ami e fili grossi cioè Hayabusa serie 157 del 14 e fluorocarbon King del 0.165 innesco un lombrico ed un morto, se il picchetto rispondeva andare aventi cosi altrimenti uscire a 15/18 metri sempre con lo stesso tipo di pasturazione ma con un N500 del 12 e del King del 0.225 innesco mazzo di bigattini al siluro, anche se avevamo preso breme comunque uscire a siluri quando l’acqua di fermava.
Come canne abbiamo usato le Next Adventure da 13 piedi per le breme corte e le Black Queen 13.8 piedi per i siluri più fuori.
Noi come pastura abbiamo usato un mix tra Wonder Black e Green ovviamente della Colmic, per me in un campo con pesci cosi grandi la pastura deve solo essere un buon veicolo per le esche…certo deve avere buone qualità meccaniche e non deve mandare via i pesci…ma con questo mix ero sicuro avendolo già provato molte volte.
Ma secondo te il picchetto influiva per la resa visto che anch’io sono stato tra quelli che hanno vinto il sabato e cappotto la domenica.
Questa è stata la nostra tattica e per questa volta ci è andata bene, devo dire che il picchetto influiva molto sul fatto di prendere delle breme cosi vicino a sponda, ci sono picchetti dove era impossibile prenderle o perché il fondo era sconnesso e le esche e pasture secondo me sparivano tra i sassi o perché era proprio sporco per l’accumulo di erbe e detriti al contrario sono sicuro che fuori nel pulito i siluri c’erano direi per tutti, noi 4 ne abbiamo agganciati tutti e entrambe le prove, certo potevi agganciarlo da 500 gr o da 20 kg e qui stava la fortuna, d’altro canto se ci peschi solo a tratti scaricando 500 gr di bigattino non avrà la stessa resa di pescarci 2,5 ore e scaricarci 1 ½ kg di colla…
In molti in gara 2 hanno avuto grosse difficoltà a entrare in pesca, ma cosa bisognava escogitare secondo te?
io come te la domenica ho rischiato il cappotto, 2,5 ore e mezzo zero mangiate a 9 metri, picchetto impossibile pieno di erbe e sassi con un fondo di circa un metro per 6/7 metri dalla riva proprio all’inizio del campo gara, appena ho visto l’acqua rallentare mi sono deciso ad andare via e pescare a 18 metri i siluri, mi è andata molto bene 2 mangiate 2 pesci, sono stato fortunato perché non li ho persi e perché sono stati sufficienti per vincere di poco.
Ma questi siluri, ne ho sentite di tutti i colori per come vanno affrontati e pescati, possono essere una valida alternativa alle breme?
Voglio appunto dire qualcosa sul boccone e sull’amo usato per i siluri, al contrario di quello che qualcuno pensa per me era obbligo il boccone piccolo su un amo robustissimo ma contenuto e questo perché secondo me il boccone piccolo 5/6 bigattini su un amo del 12 ti fa vedere più mangiate e poi se il siluro ingoia con la ferrata abbiamo la possibilità con l’amo di uscire dal fondo della gola e piantarlo in un angolo fuori dai denti cosi non ci può tagliare, penso questo perché ho allamato i pesci al di fuori dei denti ma in realtà il filo era tutto screpolato il che secondo me significa che il boccone al momento della mangiata era in fondo alla gola del pesce…sono solo sensazioni.
Due gare due bei risultati e ora siete sul secondo gradino del podio, ma oltre a te avrai degni compagni di squadra, ce li vuoi presentare?
Che dire su i miei compagni di sq., abbiamo Sauro Morelli che è stato il mio mentore nei primi anni 2000 alla Valdera quando mi insegnava a pescare i cavedani nell’Elsa, pescatore eccezionale, ha militato tantissimi anni nel Club Azzurro di pesca al colpo ed ero sicuro che con in mano una canna “inglese” non avrebbe deluso…come secondo si è aggiunto Pacciani Stefano che io personalmente non conoscevo di persona ma che mi ha dato una grossa strapazzata alle finali di C.I. individuale l’anno scorso a Umbertide e questo unito al fatto che chiunque ne parli ne parli bene sotto tutti i punti di vista ci da una certezza assoluta sulla sua affidabilità…
l’ultimo in ordine soltanto temporale è Asquitti Giancarlo, io lo avevo visto pescare e sapevo quello che valeva ma tutti i dubbi sono stati cancellati quando chiamandolo per sondare il terreno abbiamo sentito l’entusiasmo uscire dal telefono, può provare pochissimo perché mentre io torno a casa dopo la gara la domenica alle 18.00 lui arriva il lunedi alle 08.00 di mattina, ma nonostante questo lui si fida di noi e da il massimo ogni volta.
Ma secondo te dopo Adria il campionato è già segnato oppure anche per le squadre di retrovia ci può essere il giusto riscatto?
Io penso e spero che i giochi siano aperti… e poi dal canto nostro conosciamo benissimo anche i campi gara prossimi quali la Fiuma dove abbiamo gareggiato tante volte nella pesca al colpo e Ostellato che non ha bisogno di presentazioni…
Come vivi questa ennesima esperienza agonistica nazionale?
La vivo bene e farò di tutto per rimanere ai piani alti della classifica …vediamo. E comunque l’importante è divertirsi e stare con gli amici, se poi qualcuno pesca meglio di noi è giusto che vinca.