CAMPIONATO EUROPEO 2015: APPROFONDIMENTI TECNICI CON RUDY FRIGIERI E GINO GOVI

E’ trascorso ormai qualche giorno dal termine del campionato Europeo svoltosi in Bielorussia e diverse cose sono state dette e raccontate.
Noi di Match Fishing abbiamo avvicinato due degli artefici di questo argento, il CT Rudy Frigieri e Gino Govi, che da diverso tempo collabora con la nazionale apportando il suo supporto di tecnica ed esperienza.
Davvero interessanti alcuni approfondimenti tecnici che evidenziano le difficoltà nell’affrontare una trasferta su un campo gara completamente sconosciuto dove bisogna fare scelte tra soluzioni che a volte sono diametralmente opposte e la scelta dell’una o dell’altra può portare al successo oppure alla debacle.

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Mister, un campionato europeo forse un po’ sfortunato visto l’arrivo a pari punti con i primi e l’oro ceduto al peso finale. Oltretutto Italia prima fino a cinque minuti dalla fine. Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Ti confesso che delle volte me la sogno ancora di notte nonostante sia passata una settimana: non so se ho vinto un argento o se ho perso un oro. Io penso di aver perso un oro in base alle caratteristica ed alla condotta di gara che abbiamo fatto noi italiani.

Cosa intendi per condotta di gara? Abbiamo fatto qualcosa di diverso dagli altri? A giudicare dal numero di pesci sembrerebbe di si…
Dopo tre giorni di prova dove abbiamo puntato come tutti ai pesci grossi ci siamo accorti che il canale non era uniforme e che noi avevamo ancora da sistemare alcune cose in quel tipo di pesca. I pescioni non erano dappertutto e così abbiamo pensato che facendo i gardon , che in quel canale non fa nessuno, potevamo essere più regolari. Così abbiamo fatto provare questa pesca a Fini e Sorti e hanno finito la prova con circa 8 kg. Abbiamo pensato che se i pesi erano quelli potevamo piazzarci in tutti i settori. I Gardon erano sui 60/70 grammi ma con qualche alborella persichetto in mezzo arrivavamo sui 50 grammi di media.

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Una pesca al gardon sicura ma rischiosa, sicura perchè c’erano dappertutto o quasi, rischiosa perchè con breme da tre kg che giravano si era sempre appesi ad un filo…
sai le breme erano davvero localizzate e noi con quella pesca andavamo sempre dai 100 ai 150 pesci. Ci volevano 4 o 5 breme per passarci davanti. Sai qualcuno poteva anche capitarci sopra ma gli altri ci stavano dietro anche con 2 o tre pesci.

Come si pescavano le breme e come i gardon?
Per le breme ti metto un punto interrogativo perchè ci siamo dedicati maggiormente ai gardon visto che con le breme non eravamo pienamente in pesca. I gardon invece li abbiamo pescati facendo un fondo importante di pastura con l’80% del fouilles a disposizione. Se decidevi di fare i gardon ovviamente non avevi più materiale per fare la breme e quindi la scelta era da una parte o dall’altra.

Breme all’inglese e gardon a roubasienne?
Si, breme a 25 30 metri e gardon a 13 metri di roubasienne. Purtroppo c’era solo una zona dove c’era una secca, e ci è capitato Falsini al sabato. Lì i gardon hanno tenuto un’ora e poi sono spariti, La domenica chi è capitato lì si è fatto forte dell’esperienza di Jacopo ed ha pescato fuori all’inglese quattro ore, prendendo una breme a due minuti dalla fine e superando con quella il nostro Gigi Sorti e soffiandoci il mondiale.

Sfortuna ma anche bravura nell’esserci espressi in una pesca, quella del gardon, dove stiamo migliorando molto…
Si, anche se i gardon non sono uguali in tutti i campi gara. Noi abbiamo abbandonato la pesca dei pescioni in settimana per dedicarci ai gardon che ci sembravano più congeniali. Peccato, nel settore di Sorti gli ultimi minuti sono usciti tre pescioni che ci sono passati tutti davanti di poco. Da elogiare lo spirito di squadra dei ragazzi. Gigi poteva puntare all’individuale ma è rimasto lì a cercare un piazzamento per la squadra. Sai rimanere concentrati a fare la peschina quando di fianco ti cavano pesci da due tre kg non è facile, ma i nostri ragazzi hanno dimostrato una eccezionale maturità e grande sangue freddo.

Grazie mille Rudy…
Io vorrei ringraziare il mio staff, tutti quanti e in particolare il mio vice Manni e Goci che vanno in giro a cercare di capire le impostazioni degli altri team ed è un compito davvero difficilissimo. Noi tante volte se abbiamo piccoli dubbi o dobbiamo fare piccole correzioni riusciamo grazie alle loro grandi capacità.

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Davvero ottimi i ragazzi dello staff e tra quelli citati c’è proprio Gino Govi, grande supporto per il team Italia. Gino, grazie anche alla tua esperienza ed al tuo lavoro sei diventato un vero mago della strategia…
Guarda, vedere gli altri e cercare di capire cosa stanno facendo è compito davvero difficile. Noi cerchiamo di individuare quelli che durante la settimana ci appaiono più in pesca e cerchiamo di capire quali sono le loro strategie, con un occhio di riguardo verso quelli che il campo possono conoscerlo meglio degli altri. Poi con Marco Manni si parte la mattina, si gira, si osserva e si provano i vari mix che i ragazzi della nazionale mettono in pratica.

Cosa abbiamo fatto noi e cosa gli altri?
Impostazioni di gara totalmente diverse hanno portato a pasturazioni completamente diverse. La squadra che ha vinto , la repubblica Ceca, ha impostato la gara con pastura terra e bentonite cercando di insidiare le grosse breme con un fondo iniziale enorme di otto nove litri per poi pescarci sopra tutta la gara senza dare più quasi nulla se non qualche richiamo ogni tanto. Secondo me hanno usato molto ver de vase anche se noi osservando i russi padrioni di casa abbiamo visto che il ver de vase non lo usavano. Noi abbiamo avuto qualche piccola difficoltà con l’approvvigionamento dei materiali, nonostante questo siamo riusciti a portare a termine due ottime prove. Abbiamo usato una pastura abbastanza chiara, anche sulla base delle esperienze fatte durante le amichevoli internazionali. Abbiamo usato una grande quantità di fouilles nel fondo iniziale e poi fino a che il pesce rispondeva non richiamavamo. Dopo due ore andavamo a scodellare ancora un paio di palle di pastura per far ripartire le mangiate.

Te che sei un esperto, come era il fouilles e ver de vase bielorusso?
Era caro, se pensiamo che spesso arriva da quei posti e costava più che in Italia…. per il resto abbiamo trovato del fouilles e ver de vase russo di ottima qualità.

Rammaricato per il risultato?
Innanzi tutto complimenti alla repubblica Ceca che ha vinto meritatamente anche se fossimo arrivati primi noi credo avrebbero dovuto dire lo stesso. Sono stati spesso episodi che hanno decretato il risultato finale ma ci sta, la pesca è anche questo.

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Bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto?
Credo che alla domanda di Rudy di prima direi che non abbiamo perso un oro ma vinto un argento. Non voglio appellarmi alla sfortuna, certo che arrivare a pari punti e arrivare dietro magari per un episodio è come perdere una finale di calcio ai rigori. Ci sono state due scuole di pesca e due condotte di gara completamente diverse che hanno portato entrambe a 38 penalità, quindi meriti da parte di entrambi. Forse il nostro merito è di avere in qualche modo inventato una pesca alternativa a quella di tutti gli altri su un pesce come il gardon che non è proprio amico del tricolore. Per questo motivo meritavamo noi, che non vuol dire che non meritavano gli altri, ma vuol solo dire che un oro a gardon sarebbe stato un vero e proprio capolavoro.

Grazie mille Gino, complimenti comunque per l’ottima prestazione…
Grazie a te, è stata una bellissima trasferta, un bellissimo campo gara, una organizzazione straordinaria, forse quell’oro avrebbe messo la classica ciliegina sulla torta. Ma va bene così…

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