Trofeo di A/2: Francesco Veronesi…la gioventù al potere!!

Giovanissimo, ha solo 16 anni e dopo essere stato Campione Italiano Under 14 nel 2013, quest’anno Francesco Veronesi insieme ai suoi compagni della Pesca Sport Ferrara Casumaresi Tubertini, Luciano Dondi, Luca Compri e Simone Ferioli, partecipa al campionato di serie A/2, dimostando di non essere da meno rispetto agli agonisti piu’ esperti. Nel week-end dell’11/12 luglio, ottiene ad Ostellato un primo ed un terzo di settore, in un canale come sappiamo ormai da tempo, difficile e avaro di catture. Questa volta è il momento di dare voce ai giovani!
Per Match Fishing Italia
Natascia Baroni

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Ciao Francesco, per prima cosa complimenti per i bei risultati ottenuti sul canale di Ostellato per la gara dell’A/2. Hai solo 16 anni e gia’ sei una promessa della pesca al colpo italiana. Ma a quanti anni hai iniziato a pescare e chi ti ha “attaccato” questa passione?
Ciao, prima di tutto grazie per i complimenti. Ho iniziato a pescare a sei anni e, come tanti, mi sono avvicinato alla pesca grazie a mio padre, però anche grazie a mia madre che mi regalò un gioco di pesca, il quale era formato da un disco con pesciolini che a intermittenza aprivano e chiudevano la bocca e prontamente bisognava prenderli.

Perche’ proprio la pesca e non magari un altro hobby?
Perché la passione per la pesca? E’ una domanda alla quale faccio fatica a rispondere. Diciamo che me la sento dentro e che, se potessi, non farei altro; poi il contatto con la natura, la soddisfazione di fare bene le cose, anche se magari non arriva il risultato; il piacere di conoscere nuovi amici, anche se avversari durante la gara e perché no: la voglia di continuare, perché con l’impegno arrivano risultati incoraggianti.

Come mai hai scelto di passare a fare agonismo?
All’agonismo ci sono arrivato a piccoli passi, partendo dai campionati riservati ai pulcini. Nel 2010 ho partecipato al mio primo Campionato Italiano e nel 2011 sono entrato nel club azzurro, riuscendo a confermare la mia presenza anche negli anni successivi grazie ai risultati. Dal 2012 (anno in cui ho disputato il Campionato del Mondo in Slovenia) ho sempre partecipato agli stage con i C.T. della Nazionale. Nel 2013 è arrivato il titolo italiano e l’anno successivo il secondo gradino del podio e la vittoria del girone nel Trofeo Regionale a squadre. Quest’anno la Società mi ha inserito in una delle due squadre che partecipano all’A2. Ho gareggiato in squadra con Ferioli Simone, Nalin Massimo e Compri Luca.

Con quali societa’ sei stato tesserato fino ad oggi?
La mia Società è la Pesca Sport Ferrara Casumaresi, nata dalla fusione tra la Pesca Sport Ferrara e i Pescatori Casumaresi, dove prima ero tesserato. È una società che tiene molto ai giovani e questo è una cosa che a me piace molto.

Di solito con chi vai a pescare?
Per ovvi motivi (non ho la patente, essendo ancora minorenne) a pescare mi porta mio padre e quando non può i miei compagni di squadra che mi assistono nelle gare più importanti.

Nel 2013 vinci il Campionato Italiano Under 14, una bella soddisfazione conquistare il tricolore al primo anno di agonismo, cosa ricordi di quel giorno?
Del Campionato Italiano vinto a Pisa ricordo la tensione e poi la soddisfazione del primo del sabato ottenuto mettendo in nassa oltre ai “gatti” anche qualche cefalo e una carpa e del primo della domenica ottenuto solo con i “gatti”, avendo però a picchetto due avversari che avevano vinto il loro settore del sabato. Poi l’emozione del gradino più alto del podio

Bene, ora vorrei parlare con te del Trofeo di serie A/2, a cui partecipi con la societa’ Pesca Sport Ferrara Casumaresi Tubertini, dove sabato 11 e domenica 12 luglio, ottieni un primo ed un terzo di settore. Come hai impostato queste due prove sul canale di Ostellato, precisamente alle Vallette?
Per quanto riguarda le recenti prove a Ostellato, avevo preparato quattro pesche seguendo accuratamente le impostazioni dei compagni di squadra, ma poi, visto che riuscivo a tenere le “bremette” in pastura, ho optato per la pesca a 13 m. canna in mano, poco appoggiato, con galleggianti 0,50 – 1,00 – 2,00 (prevalentemente con il 2 gr in modo che entrasse in pesca velocemente per fare la velocità) terminale 0,09, amo 20. Nulla va lasciato comunque al caso.

Come hai affrontato la pasturazione iniziale e come hai continuato ad alimentare poi, nel corso delle tre ore di gara?
La pasturazione iniziale l’ho fatta con 7/8 palle di pastura a 13 mt., seguite da 5/6 palline di terra a scodello, sui cinque pezzi di canna ho scodellato 4/5 palline di terra, nel immediato sottoriva ho gettato due piccole palline a fumare per l’evenruale ricerca di pesciolame con i cannini, poi 20/22 palle all’ inglese sulla linea dei 45m. Inizialmente ho messo poco fouilles, perché non sapevo quanto pesce c’era da prendere ed è buona norma partire sempre più scarichi che durante la gara in modo da non sovralimentare i pesci. Durante la gara ho alimentato con una/due palline di terra ogni 7/8 minuti, innescando 2/3 fili di ver de vase.

Visto che sei molto giovane, immagino seguirai i consigli dei tuoi compagni di squadra oppure magari di tuo padre?
Preparo le gare con i miei compagni di squadra e, scuola permettendo, vado a provare i campi gara con loro avendo anche la fortuna di avere 2 soci (Ferioli Simone e Massimo Nalin), che abitano vicino casa mia.

Chi è secondo te il piu’ forte pescatore italiano del momento?
In Italia ci sono forti agonisti; no so dire quale sia il migliore perché non li conosco tutti, ma ritengo Ferruccio Gabba un esempio da seguire per preparazione, tecnica, capacità e disponibilità. Devo dire anche che, in occasione del Memoriali Pasinetti 2014, ho avuto il piacere di pescare a picchetto con Andrea Fini che mi ha fatto un’ottima impressione. Anche all’interno della nostra società c’è una persona che merita di essere nominato, Ferioli Simone, che non è sicuramente da meno e gli auguro di realizzarsi ad alti livelli.

Se dovresti convincere i tuoi coetanei a praticare questo sport, cosa diresti loro?
Con gli amici coetanei parlo delle mie esperienze, dei sacrifici, delle soddisfazioni, ma anche della spesa che comporta stare a certi livelli. Con Luca Cesari che è anche mio compagno di scuola vado a pescare per divertimento, ma nessuno desidera andare oltre. Troppo impegno!

Qual’ è il sogno nel cassetto che vorresti realizzare in questo hobby?
Il sogno nel cassetto? Essere selezionato ancora per la Nazionale; è un’esperienza che non si dimentica! E…chissà, magari in futuro lavorare nel campo della pesca.

Grazie per aver risposto alle mie domande ed in bocca al lupo per le prossime gare.
Grazie per l’intervista, Francesco Veronesi.
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