La diga del Liscione

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Il lago di Guardialfiera, noto alla maggioranza dei pescatori come Diga del Liscione, è un invaso artificiale, venutosi a creare a seguito dell’innalzamento, a cavallo degli anni sessanta-settanta, di una diga sul fiume Biferno, nella provincia di Campobasso, in Molise, con lo scopo di fornire acqua potabile ai paesi circostanti, quali Larino, Campomarino, Casacalenda e tanti altri, tra cui, appunto, Guardialfiera, dal quale prende il nome.

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L’invaso ha una superficie massima di 7,45 km² ed una profondità che varia da 2 a 3 metri fino ad oltre 20, con fondo sabbioso e ciottoloso che, comunque, non sporca più di tanto le sue acque limpide.

Negli anni passati questo splendido invaso, di incomparabile bellezza, essendo incastonato tra i monti del Molise ed interamente attraversato dalla Bifernina, la strada che da Campobasso conduce a Termoli, era popolato da milioni di carpe, non di grossa taglia, ma dotate di una notevole forza fisica, che metteva a dura prova l’attrezzatura dei pescatori non solo locali, ma anche pugliesi, laziali e abruzzesi che spesso si recano per una battuta di pesca.

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Oggi, dopo una penosa moria di questi ciprinidi avvenuta qualche anno fa, per cause che non sono mai state rese note, le carpe sono diventate meno frequenti rispetto al passato, ma comunque numerose ed affiancate da carassi, di buone dimensioni, cavedani e scardole, anche di notevole taglia, insidiabili sia a canna fissa che all’inglese ed in grado di regalare qualche ora di divertimento a chi volesse cimentarsi in questo lago con la pesca al colpo, mentre lucci, persici reali e black bass sono l’obiettivo degli amanti dello spinning.

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Tuttavia, la specie maggiormente presente al lago di Guardialfiera, è l’alborella. È questo il motivo per cui, dopo alcuni anni di oblio, la diga del Liscione è stata riproposta come campo gara per la quarta prova del Trofeo A/6, in programma il prossimo 6 settembre.

Qui superare i 4 kg di alborelle, almeno in questo periodo, non è difficile; tuttavia occorre essere dotati di una buona tecnica per superare i 6, perché occorre riuscire a prendere le più grosse ed evitare i tempi morti che spesso capitano.

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Inutile dire che le società locali disputano qui il campionato regionale e provinciale, anche perché, nel periodo estivo, con il progressivo abbassamento dell’acqua, le sponde diventano agevoli, con la possibilità di avere l’auto alle spalle.

Inoltre, la vicinanza della pineta e la bellezza del panorama rende questo lago meta di moltissime famiglie per i pic nic, ma anche degli amanti della mountain bike e di altri sport all’aperto.

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In definitiva, il lago di Guardialfiera offre svariate possibilità di divertimento, anche per tutta la famiglia, con la possibilità di praticare numerose tecniche di pesca, per cui chi volesse trascorrere le vacanze estive presso i lidi di Termoli e Campomarino senza abbandonare la canna da pesca, si potrà recare presso la diga del Liscione che dista dal mare solo una trentina di chilometri semplicemente prendendo la Bifernina e proseguendo verso Campobasso.

Per Match Fishing Italia

Michele Lozupone

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