Trofeo Serie A/2: in un Brian dai mille volti spiccano i Cannisti Dogana

Il trofeo di serie A2 volge al termine, penultima tappa canale Brian.

Buona la risposta del campo gara che ha regalato una competizione divertente e molto varia, dando la possibilità agli agonisti più esperti di salvare il risultato anche nei picchetti “difficili”.

Le pesche che potevano dare risultati erano cinque, inglese sotto il canneto della sponda opposta, inglese con il pallettone sul fondone a circa 20 metri dalla riva opposta, roubaisiennne a 13 metri, roubaisienne a 6 pezzi e alborella.

Davvero tante alternative, forse troppe, il rischio di andare in confusione e fare un po’ di tutto senza alla fine fare niente era concreto. Le squadre hanno fatto le loro scelte e la tecnica preferita è stata quella della roubaisienne sia a 13 metri che a 6 pezzi. Qui si sono viste catture di breme e carassi da 200 a 500 grammi soprattutto nella prima metà della gara. Quale fosse la distanza migliore è difficile da dirsi, ogni picchetto aveva la sua storia. In alcuni casi il pesce è sembrato localizzato, in alcuni tratti si vedevano abboccate con regolarità a 13 metri e in altri no, in alcuni picchetti c’era la pesca a sei pezzi ed in altri no.

La pesca all’inglese invece è stata utilizzata per lo più come ripiego da parte di chi non ha trovato, per colpe sue o talvolta del picchetto, pesce a roubaisienne. La pesca sotto canna permetteva di prendere qualche scardola di circa 50/80 grammi, pochi i pesci di taglia visti con questa tecnica. Altra storia per la pesca sul fondone che ha regalato bei carassi dai 500 agli 800 grammi e in diversi settori ha permesso di rovesciare le sorti di gare ormai perse. Spesso chi ha pescato all’inglese si è trovato unico nel suo settore è forse questo ha favorito le catture.

Infine l’alborella, ce ne era davvero tanta e non pochi hanno pensato ad una gara impostata su questi piccoli pesci partendo a testa bassa fin dall’inizio. Tuttavia questa scelta non si è rivelata corretta. Fatta bene l’alborella in 3 ore poteva regalare pesi tra i 1200 grammi 1500 grammi. I professionisti di questa tecnica avrebbero saputo portare alla pesa fino a 1800 1900 grammi, ma difficilmente avrebbero superato quota 2 Kg (parliamo di un’alborella di 2 grammi di media). I 2 Kg erano una quota minima da superare per arrivare nelle prime tre posizioni e spesso anche nelle prime 5 della calssifica.

L’alborella ha comunque svolto un ruolo importante, perché superata la metà gara quando le catture si sono fatte più rare, fare l’alborella significava portare alla nassa 400/600 grammi sicuri contro un possibile zero in altre tecniche.

Concludendo questa analisi, canale Brian promosso a pieni voti soprattutto per la varietà di pesca che ha premiato gli agonisti più esperti e più completi in tutte le tecniche.

Complimenti ai Cannisti Dogana Colmic che vincono la prova con 10 penalità e fanno un bel balzo in classifica fino alla 17° posizione. A completare il podio si riconfermano le squadre in testa alla classifica: River Club Padova Tubertini al secondo posto e la Valle Milo al terzo rispettivamente con 10 e 11 penalità. Complimenti anche alla società organizzatrice Team Sandonà, che per le premiazioni ha allestito un podio premiando i vincitori con delle targhe. Puntuale e precisa la pesatura, nonché i segnali di inizio e fine gara sparati con dei razzi.

In testa alla classifica generale non molla l’Amo Santarcangiolese Colmic che qui chiude la prova con 13 punti al pari della Castelmaggiore Maver. L’ultimo verdetto spetta a Peschiera: ci sono quattro squadre in lotta per il podio finale l’Amo Santarcangiolese, il favorito per la vittoria, Castelmaggiore, River Club e la Valle, ma attenzione anche alla Nettuno al quinto posto che a Peschiera (insieme alla Valle) giocherà in casa.

Lascio ora la parola ad Andrea Tescaroli che con più di 10 Kg si aggiudica l’assoluto di giornata e occupa il settimo posto della classifica individuale

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Andrea Tescaroli

Ciao Andrea come hai pescato oggi?
Ciao Simone, premetto che oggi la sorte ha girato dalla mia parte perché ero primo di campo gara. Passando alla pescata, ho impostato la pesca prevalentemente a 13 metri per pescando anche a 6 pezzi di canna quando le mangiate alla massima lunghezza si facevano più rare. Ho fatto un fondo con 12 palle d pastura sulla 13 e 4-5 palline a sei pezzi.

In che modo essere primo di gara ha influito sulla tua impostazione?
Diciamo che ha cambiato un po’ la linea che avevamo concordato con la squadra durante la prova del sabato, che prevedeva una partenza a 6 pezzi per poi ripiegare sull’alborella al primo cedimento. Visto il picchetto esterno, abbiamo deciso di passare ad una impostazione più aggressiva forzando maggiormente la pesca sulla 13 metri, anche per non dare il mio vantaggio di essere esterno al numero due del settore. In questo modo, ho trovato una regolarità nelle abboccate che mi ha permesso su fare un peso ragguardevole e sinceramente era da molto che non mi divertivo così tanto.

Cosa ti aspetti dalla prossima gara?

Prossima domanda???

A parte gli scherzi, la prossima gara credo che sarà molto difficile, anche se giochiamo in casa. Il Mincio non è ancora nelle sue condizioni migliori, quindi speriamo che si stabilizzi presto in modo tale da rispondere al meglio delle sue infinite potenzialità. Sicuramente io e la mia squadra c’è la metteremo tutta per fare bene e cercheremo di vincere!Soprattutto spero di divertirmi assieme ai miei compagni come sempre facciamo da qualche anno a questa parte!

Grazie Andrea e alla prossima

Per Matchfishing Simone Bonini

 

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1° Classificati: Cannisti Dogana

 

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2° Classificati: River Club

 

 

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3° Classificati: La Valle

 

 

Ed ora alcune foto dal campo gara…

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