MONDIALE FEMMINILE IN BELGIO: IL COMMENTO DELLA CAMPIONESSA SILVINA TURRINI

In occasione dello stage delle 12 gentili ed agguerrite donzelle aventi diritto alla selezione per la composizione della Nazionale Azzurra Femminile per il 2016 che parteciperà ai prossimi mondiali che si svolgeranno in Spagna abbiamo incontrato ed intervistato per Voi Turrini Silvina reduce dal mondiale in Belgio e recentemente laureatesi sul Cavo Lama a Cà Rossa Campionessa Italiana 2015 di Pesca al Colpo, titolo questo, che automaticamente gli dà diritto ad essere componente della futura Nazionale Femminile per il 2016.

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D. Ciao Silvina, prima di tutto complimenti per il fresco titolo di Campionessa Italiana ottenuto al termine di una due giorni fantastica ove con 2 primi di settore sbaragli le tue avversarie ma procediamo con ordine partendo del tuo mondiale a Ronquières, un campionato del mondo difficile per la squadra italiana dove arrivate 7° assolute. Oggi a mente fredda cosa non ha funzionato?
R. Ciao Giuseppe grazie per i complimenti …… per quanto riguarda il Mondiale Femminile in Belgio quest’anno eravamo sul posto un giorno prima per cercare in tutti i modi di capire il campo gara, le pasture, terre ed esche per affrontare una tipologia di pesca al gardon pesca a noi poco congeniale per la mancanza in Italia di posti ove poter sviluppare questa metodologia di pasturazione e pesca.
Nonostante le difficoltà abbiamo affrontato con lo staff tecnico tutta una serie di prove durante le quali sembrava avessimo inquadrato la pescata anche se le francesi, la squadre di casa ed in generale le squadre dell’Est dimostravano di essere più avvezze al tipo di pesca sui gardons pesce prevalente nelle acque belghe dato che di Bremes se ne sono viste ben poche indirizzando la pescata a senso unico.

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D. Come ti è sembrato il campo gara?
R. Un bellissimo campo gara alla apparenza ma purtroppo disturbato dal continuo transito di barche e barconi che non ci hanno permesso di provare nelle condizioni di come lo avremmo trovato il Sabato e la Domenica con acque quasi ferme e scarso passaggio di imbarcazioni che con il loro transito non avessero ostacolato e compromesso la pasturazione rendendo più lineare la pescata.

D. Parliamo del tuo mondiale: dopo una gara in salita il sabato ottieni 11 pt. la Domenica invece ottieni un brillantissimo 2° di settore dietro alla francese. Ci racconti come hai pescato in questi due giorni e se hai cambiato qualcosa?
R. Difficoltà di adattamento alla tipologia di pesca al gardon alla quale noi italiani in genere siamo in difficoltà a parte; in linea di massima abbiamo mantenuto la nostra impostazione tattica alleggerendo solo la pasturazione.
Mentre il Sabato una gara in salita e di grande sofferenza mi ha visto ottenere 11 pt. la Domenica sono riuscita ad ottenere un brillante 2 posto di settore dopo aver lottato sino alla fine con la francese autrice di una ultima ora stratosferica nella quale rosicchia tutto il mio vantaggio iniziale e mi distanzia dimostrando tutte le sue qualità e propensione alla tipologia di pesca al gardon, tecnica, precisione della pasturazione e sincronismo dei movimenti veramente impressionante a detta di chi ha avuto modo di osservarla complimenti a Lei.

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D. La pescata era a senso unico, cioè solo gardons?
R. Si prevalentemente solo a gardons in quanto le grosse bremes non rispondevano alla pasturazione ed alle esche.
Pesca molto difficile di costante ricerca e comunque nonostante il risultato si è rivelata una grande esperienza di cui far tesoro per il futuro.

D. Com’è stato avere in squadra oltre alla campionessa Simona Pollastri, Claudia Marchiodi e le giovani Federica Brilli, Borsari Valentina e la campionessa italiana 2015 Anita De Cesaris?
R. Tutte ragazze meravigliose le quali tra mille difficoltà ha dato sempre il massimo in ogni situazione certo è che, mi ripeto, su questa tipologia di pesca abbiamo tante cose da imparare per poter essere competitive ai massimi livelli.

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D. E cosa mi dici dello Staff Tecnico, del CT Teodoro di Stefano Defendi e di tutti gli accompagnatori?
R. E’ il secondo anno che abbiamo questo staff tecnico molto preparato tecnicamente e con grossa esperienza che sa trascinare e trasmettere la necessaria carica agonistica; prodigo di consigli ed aiuto anche nelle più ingarbugliate situazioni sempre presente al nostro fianco.
Per quanto riguarda gli accompagnatori vadano loro i nostri più sentiti ringraziamenti e complimenti inoltre un grande plauso ad Antonio che con la sua proverbiale pazienza, pacatezza, disponibilità in ogni circostanza ci ha veramente messo a nostro agio; sempre.
Un ringraziamento particolare alla Federazione FIPSAS i cui membri sempre presenti al nostro fianco, al mio sponsor personale COLMIC sempre presente e disponibile ed agli amici che mi hanno seguito in questa avventura belga ed infine al mio compagno Roberto De Angelis che mi supporta e sopporta.
Grazie di cuore a tutti.

D. Bene chiusa la parentesi mondiali parliamo ora della tua conquista del Titolo di Campionessa Italiana 2015. Nonostante le fatiche del mondiale e del lungo viaggio di rientro hai sbaragliato le avversarie con 2 primi di settore nelle prove finali e chiudi al comando della classifica con 4,5 penalità…
R. Il mio percorso inizia in Idrovia a Padova dove ottengo un 3° di settore ed a seguire 1° di settore ad Ostellato e due 1° di settore nelle ultime due prove effettuate sul Cavo Lama a Cà Rossa.
Partendo dal presupposto che eravamo da 2-3 giorni appena tornate dal mondiale belga ci siamo ritrovate subito immerse in queste due prove di finale, praticamente dal giovedì si era già sul campo gara a provare; vi lascio immaginare quale fatica psico-fisica sia stata per Noi componenti della Nazionale ed in particolare per Anita De Cesaris che addirittura senza andare a casa si era fermata in zona lontana dai suoi affetti e dai suoi amici animali a cui tiene in modo particolare.
Comunque l’adrenalina era tanta, abbiamo dato fondo alle nostre risorse fisiche e mentali ma in fondo ne è valsa la pena e conquisto con 2 prove entusiasmanti la vittoria finale che da anni mi mancava; vedi lo scorso anno ove per un nonnulla a pari punti sono rimasta fuori dal podio finale.

D. Circolano voci che dal prossimo anno non vi sia nemmeno la gratifica del Campionato Italiano Femminile e del relativo titolo che dà diritto d’ufficio alla convocazione in Nazionale per il mondiale del 2017.
Tu cosa ne pensi?
R. La Federazione FIPSAS, sono sicura valuterà al meglio ciò che sarà opportuno fare.
Se posso esprimermi nel merito delle voci in essere visto che siamo in poche Io preferirei un Campionato Italiano Femminile fatto assieme alle categorie che come Noi hanno l’obbligo della misura della Roubasienne a mt.11,50 con un numero adeguato di gare.
Ciò renderebbe sicuramente più equa e competitiva la sfida per la conquista del titolo di Campionessa Italiana, titolo che dovrebbe comunque a mio avviso dare diritto alla convocazione diretta alla Nazionale Italiana.
Concludo con un grande e caloroso ringraziamento a tutti quelli che mi vogliono bene e mi seguono ovunque ed in particolare ai compagni della mia nuova società ASDP Gatto Azzurro Colmic ed al suo Direttivo sempre prodighi di consigli e supporto, rinnovo i ringraziamenti al mio sponsor personale COLMIC che in questi anni mi è sempre stato vicino ed alla Federazione FIPSAS ed ai suoi Dirigenti ed accompagnatori
Grazie di cuore a tutti e grazie a te Giuseppe ed a Match Fishing Italia per l’opportunità di questa chiacchierata ed un caloroso saluto a tutti gli appassionati che ci seguono.

Da Boretto Fiuma Mandria Vecchia
per Match Fishing Italia
Cordialmente
SPAGOLLA GIUSEPPE

spagolla peppe 

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