A4 FIASTRA: vince la prima prova A.P.VALFABBRICA
In un Fistra decisamente “sotto tono” (per non dire deludente) è partito il Campionato di serie A/4 2014.
Purtroppo fin dalle settimane passate, il livello del lago, lo scioglimento delle nevi, e chi più ne ha, più ne metta, lasciava intuire che questa gara (in doppio turno) sarebbe stata molto, molto scarsa di pesce.
Infatti, partendo dal Giovedì di prova e via.. via, arrivando fino ad oggi, il lago (inteso come pesca) è peggiorato di giorno in giorno, regalando un grandissimo numero di cappotti (prevalentemente in zona Erbaio) e una carestia generale nel pescato a dir poco epocale per questo “tempio del Cavedano all’inglese”.
Nei due giorni di gara, in questo clima surreale (per Fiastra), sono state determinanti ai fini della classifica, la cattura di alcune Avole (per chi ne ha avute) che hanno prima di tutto scongiurato il cappotto consentendo di risalire di qualche posizione.
Oltre alle Avole, che tutti avrebbero pensato fuorché di pescarle in questo lago, c’è stato un altro episodio che ha catalizzato l’interesse dei garisti e del pubblico in gara 2… una mega trota lacustre (da oltre 2,600 Kg) catturata da Tiziano Meschini, che insieme ad un bell’esemplare di cavedano ha consentito all’agonista della Fishing Club Morrovalle Maver di conseguire un buon primo di settore.
I vincitori… onore e merito alla A.P. VALFABBRICA (A) vincitori senza “se” e senza “ma” di questa prima tappa che trainati dai due ottimi primi di settore di FARFARA Enrico e di LILLI Andrea si aggiudicano con sole 10,5 penalità (1 + 1 + 2 + 6,5) questa prima prova.
Seguono al secondo posto ASD CORMORANO Colmic (C) con 17 penalità ed al terzo posto SPS VALLE DEL PAGLIA Preston-Italica (A).
CLASSIFICA – SETTORI – STATISTICHE
Si ringraziano per l’organizzazione (anche dei giorni di prova) le società: Cannisti Mosca Club Tolentino e US Tolentino 79 Milo, in particolare il DdG Marcello Cesaretti ed il GdG Alfredo Santoni.
Federico Cirilli
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IL COMMENTO DI LUIGI BELLI
Commentare questa prima prova del Campionato Serie A4 è veramente difficile. Le pochissime catture, i molti cappotti e la ricerca spasmodica delle avole per non presentare busta bianca fanno riflettere attentamente sulle cause di una debacle così evidente in un campo gara dalle entusiasmanti aspettative.
Il Lago di Fiastra, scenario fantastico con catture di difficilissimi cavedani con tecnica fissa a mulinello, ha sempre regalato classifiche veritiere, che premiavano la miglior tecnica e la miglior interpretazione della pesca. Su questo campo gara i picchetti non hanno mai avuto importanza fondamentale poiché la difficilissima pesca dei cavedani rende il campo gara molto omogeneo.
I giorni precedenti le date della gara avevamo avuto segnali di quello che ci sarebbe aspettato, ma l’ottimismo aiuta a vivere e la speranza che giornate con stabilità metereologica avrebbe invertito la rotta c’era. Purtroppo non è andata così. La gara in doppio turno ha regalato due giornate con caratteristiche meteo diverse: assenza totale di vento il sabato, corrente e vento fortissimi la domenica. La risposta dei pesci è rimasta però invariata, con poche, pochissime catture.
Premetto che scegliere le date di un campionato e i campi gara a priori è molto difficile, ma qui è andato tutto storto. Le settimane precedenti la gara abbiamo vissuto un ritorno all’inverno con temperature molto basse, precipitazioni nevose in alta quota e abbondanti temporali, con conseguente innalzamento del livello dell’acqua. Piogge inaspettate in questo periodo, ma che hanno avuto la loro responsabilità , in aggiunta alla frega dei nostri amati pinnuti. Risultato: due giorni di gara difficilissimi da affrontare, con poche catture e molta delusione.
Non vogliamo togliere meriti ai vincitori, ma le poche catture di pesci possiamo catalogarle fortuite/occasionali, o frutto di un buon sorteggio, che con il lago in queste condizioni diventa determinante. Non credo di offendere nessuno se dico che mi rimane difficile dire che la cattura di un pesce o massimo due sia frutto di una scelta di pesca vincente. La ricerca di alborelle o avole con lenze proprie su canne a mulinello per l’obbligo della tecnica fissa ha sopraffatto la voglia e la speranza di catturare un bel cavedano, per portare il miglior risultato alla propria squadra. Un vero peccato per questo meraviglioso campo gara, che non può essere bocciato per tante coincidenze negative, ma riproposto in un periodo più appropriato e meno esposto a rischi naturali .
Mi spiace dover fare una analisi come questa di un lago che amo, adoro e frequento molto spesso, ma non posso non essere obiettivo e negare quello che per me sono stati questi due due giorni di gara. Onore comunque ai vincitori e prossimo appuntamento sul più bel campo gara che il centro Italia ha: il Tevere a Umbertide.
Per i prossimi appuntamenti un “In bocca al lupo“.
Luigi Belli
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da Fiastra per Match Fishing Italia:
Federico Cirilli – Natascia Baroni – Luigi Belli
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