ANGELO GIUSEPPE PIZZI: PESCATORI SI NASCE CAMPIONI SI DIVENTA!
Da un paio di anni è sempre li tra i primi, è lo spauracchio dei pesci e degli avversari, è l’uomo da battere.
Spesso sul podio nei trofei più importanti, Van den Eynde Italian Master, Pasinetti, Preston Italian festival, il suo nome risuona nell’aria in Italia ed ora echeggia anche in Europa, Angelo Giuseppe Pizzi, il vincitore del Club Azzurro 2014.
Il forte agonista lombardo ha lottato pesce su pesce anche nello stage agonistico di Mantova dove solo per poco non è riuscito a conquistare la maglia azzurra per il mondiale d’Irlanda terminando al quarto posto finale.
Ci sarà comunque sull’isola verde, per offrire la sua disponibilità ai nostri agonisti azzurri.
Angelo Giuseppe Pizzi, un uomo che vive di pesca, infatti quando non pesca vende articoli da pesca visto che è il patron di Fishingitalia.com, uno dei più apprezzati negozi on line di articoli da pesca, sponsor ufficiale del Team LBF, dove pesca la crème del feeder fishing italiano.
Angelo Giuseppe Pizzi, ha lasciato la pesca al colpo alcuni anni fa per dedicarsi a tempo pieno alla tecnica del feeder e dopo un lungo periodo di studio ora sta raccogliendo i frutti tanto da essere diventato una delle icone di questa tecnica.
Il suo stile di pesca non è aggressivo, ha pazienza, lancia e aspetta magari con le gambe incrociate, sa che il pesce prima o dopo passa dalle sue parti.
Il vincitore del primo Club Azzurro del feeder a Cerea sul Canalbianco non ha avuto vita facile a causa di un canale che non conosceva troppo bene ma gli sono bastate poche ore di pesca per capire come affrontarlo e vincerlo.
Questo è il commento a caldo dopo la sua cavalcata vincente sul Canalbianco a Cerea.
“ho trovato un campo gara difficile, cambiato nei giorni di gara soprattutto in gara 3 quando un temporale ne ha radicalmente modificato le condizioni dell’acqua. In gara 3 ho preso solo 7 breme pescando a ver de vase .
Il primo giorno la pesca è stata discreta con pesce ben distribuito per tutti così come in gara due. In gara 3 invece le cose si sono messe male e per un attimo ho avuto timore che si ripetesse l’esito di Mantova dove dopo aver dominato nelle prime due prove ho incappato in una gara 3 molto difficile che mi ha fatto uscire dai primi tre posti utili per entrare in nazionale.
Arrivare sul canale e trovare acqua alta e con molta corrente e di colore marrone per un attimo mi ha fatto venire una certa paura, ma poi ho pensato che quelle condizioni fossero uguali per tutti e così mi sono detto di partire come avevo fatto nei giorni precedenti e vedere cosa succedeva.
A differenza di gara 1 e 2 in gara 3 ho pescato quasi sempre con il ver de vase che mi ha permesso di fare il terzo di settore.
Si è preso poco e in molti hanno risolto la gara insidiando il siluro e qualcuno li ha pure presi con un importante impatto sulla classifica finale.
Che il canale fosse difficile in gara tre per colpa del forte temporale del sabato pomeriggio, lo dimostrano alcuni cappotti e alcuni pesi davvero poveri.
Ho sentito che in Olanda il campo di gara del 2015 avrà caratteristiche che richiedono la pesca delle breme pescate a lunga distanza mentre in questo canale la pesca non è mai stata effettuata, almeno per quanto mi riguarda, oltre i 30 metri.
Un canale largo una quarantina di metri, andava interpretato e mentre altri concorrenti hanno deciso di impostare la pesca su due linee, addirittura qualcuno su tre linee, io ho deciso di insidiare il pesce su una unica linea quella dei 27 metri.
Ho pensato che non aveva molto senso fare due linee distanti pochi metri l’una dall’altra, mentre diverso sarebbe stato il discorso se ci si trovava per caso su un canale largo 80 metri come ad Ostellato.
Ho pescato sempre con dei pastura tori open end perché c’era sempre un po’ di corrente, addirittura in gara tre ho dovuto affrontare il canale con un pasturatore, almeno nella parte finale della gara con un pasturatore di 60 grammi.
Il primo giorno ho impostato la gara solo a vermi ed ho fatto l’assoluto, in gara due ho alternato i vermi con il ver de vase mentre in gara 3 ho innescato solo ver de vase.
Per affrontare questo canale ho usato una pastura scura e dentro il feeder ho messo sempre poca roba come cagnotti e qualche vermetto, ma poca roba perché i pesci non erano tantissimi e quindi era controproducente aumentare le dosi.
In gara 1 e 2 ho messo anche qualche pizzico di fouille in pastura mentre in gara 3 assolutamente no, c’era troppa corrente.
Ecco perché ho ritenuto strategico stare sempre su una linea di pesca e aspettare il pesce.
L’importanza di un picchetto pulito sul fondale è stata determinante per le catture perché contro la sponda dall’altra parte c’era molto sporco e il pesce rispondeva di meno.
Sono molto contento per il risultato che ho raggiunto e questo merito lo voglio condividere con gli amici della mia società con i quali c’è un ottimo rapporto di amicizia e di collaborazione.
Ringrazio la federazione per la stima che mi ha dimostrato invitandomi a far parte del gruppo azzurro di Irlanda 2014.
Spero di contraccambiare aiutando la squadra e il prossimo anno, se dovessi pescare, con una buona prestazione.
Grazie a tutti”.