TROFEO SERIE A6: LA PAROLA AI PROTAGONISTI

Da pochi giorni si è conclusa la 2° prova del trofeo di serie A6 che ha visto prevalere la forte formazione Smail’s Marigliano Tubertini .

La gara si è svolta nel bacino dell’Alento, con la seconda prova del Trofeo di A/6 dove troviamo in testa alla classifica i ragazzi della Smail’s Tubertini con 24.5 punti, seguiti da S.Marzano  Milo e dalla Lenza Club Brezza Colmic con 27 .

Un campionato che sara’ molto avvincente ed incerto fino alla fine, visto le poche penalita’ che separano le varie squadre e che gia’ stanno pensando alla prossima prova che si terra’  a Ceprano ed a Falvaterra.

Questa volta sono riuscita ad intervistare Pasquale Papilio, che domenica vince la prova con la sua societa’ Smail’s e chiude anche con un bel primo di settore.

Buona lettura.

Natascia

NATASCIA B

class.giornata a6

class.progressiva a- 6
Per prima cosa complimenti Pasquale, a te ed ai tuoi compagni di squadra: Ettore Scala, Pietro Lonardo ed Umberto di Tella ?
Grazie Natascia per i complimenti, devo dire che la gara l’avevamo preparata bene, sai …venivamo da diverse uscite fatte nelle domeniche precedenti, dove grazie ad alcune manifestazioni organizzate, io ed i ragazzi della mia società ,avevamo deciso di provare diverse alternative tra pasture e daltri particolari da adottare, per poi valutare quale sarebbe stata la condotta di gara giusta, perché si era comunque già capito che bisognava nell’arco delle 3 ore di gara, avere diverse linee di pesca dove cercare carpe e cavedani. Insomma cercare di evitare al minimo le lunghe pause che spesso inspiegabilmente capitano!

Vincete domenica sulla diga dell’Alento, la seconda prova dell’A/6 con 11 penalita’,ben 3 primi e purtroppo un 8,qual è stato il vostro segreto?
Si,personalmente io che ero in terza zona e Pietro in seconda, sapevamo che sarebbe stata importantissima la prima ora e mezza e che ci sarebbe stato un calo nella seconda parte, quindi per riuscire a prenderne più degli altri, ci siamo presi il rischio di salparli al volo, usando solo per pesci superiori ai 2 etti il guadino. Tattica che alla fine ci ha permesso di chiudere primi con 11 penalità, con uno stepitoso Ettore Scala 1° di settore , che operava in quarta zona; il mio 1° di settore in terza zona; un 8° di Lonardo Pietro ed un altro 1° dello straordinario Umberto di Tella: che con 2 primi nelle prime due prove, si ritrova in testa alla classifica individuale in compagnia di un altro componente della Smal’s, che gareggia nella squadra B: Leonardo Giugliano, che insieme a Luigi Napolitano, Francesco Nunziata e Carlo Nunziata, sono assoluti debuttanti in questo campionato.

Vuoi raccontare ai nostri amici di Match Fishing, come avete preparato questa gara: dalle attrezzature utilizzate alle pasture?
Come galleggianti abbiamo utilizzato grammature da 1 gr. fino a 3 gr. del modello “Pro 103” oppure il modello “Pro 117”, entrambi a filo passante per noi sponsorizzati Tubertini. Come lenza in madre uno 0,14, terminali dello 0,12 e come ami abbiamo iniziato con il n° 12 per finire con il n° 15. La pesca era da impostare prettamente a 13 mt. a roubaisienne, cercando di trovare un fondo quando più uniforme possibile, dato che la diga presenta questo in pendenza, fatto di sassi . Come alternativa l’uso di canne fisse: dalle classiche “velocette” per pesciolame: alborelle, cavedanelli e carpette, fino alle più lunghe 5, 6,7 metri fisse.

Come avete effettuato la pasturazione iniziale e che pastura utilizzate in questa diga?
In virtù delle prove fatte, entrambe le squadre A e B, abbiamo deciso di fare una pasturazione pesante non troppo abbondante lanciando circa 10/12 bocce grandi ,poco più piccole di un’arancia, e al pronti via continuando a pasturare continuamente a piccole palline. Le pasture che sono utilizzate di piu’ in questo campo di gara, vanno dal color giallo/nocciola al nocciola scuro ,a secondo della marca usata.

Che specie ittiche si trovano qui?
I pesci presenti in questo invaso sono in ordine: carpe, cavedani, alborelle e pesci gatto.

Quale difficolta’ maggiori avete trovato in questa gara?
La difficoltá maggiore che abbiamo incontrato: è stata il posizionamento dei panchetti per cercare di piazzarlo nel migliore dei modi,per colpa del fondo e possibilmente senza l’uso della pedana per riuscire ad essere quanto più bassi possibili, per un maggiore controllo e visibilitá dell’azione di pesca. Sondare e cercare un punto più omogeneo possibile, per impostare la pescata, dato che il fondo era composto da grossi sassi e quindi se l’operazione di sondatura non veniva fatta in modo scrupoloso, si poteva correre il rischio di nascondere l’esca tra le pietre.

Un pregio ed un difetto dell’Alento?
I pregi dell’oasi della diga Alento sono: senza dubbio la linearità del campo gara ,con la strada che lo costeggia e le acque sempre limpide. Mentre, mi ripeto, l’unico difetto se si può definire tale è :la conformazione della sponda composta da grossi ciottoli, i quali se nelle fasi iniziali di preparazione non si fa’ attenzione, si rischia di prendere qualche brutta caduta.

Grazie mille per la tua disponibilita’ ed in bocca al lupo per le prossime gare.
Chiudo facendo i miei complimenti alla società organizzatrice: l’ A.s.d Fishing Club Pontecagnano, che come sempre su questo invaso è impeccabile. Non mi rimane altro che salutarvi ed arrivederci alla prossima gara ,che si disputerà al Liri, a Ceprano e sulle sponde del fiume Sacco a Falvaterra, in terra laziale.

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campo di gara

foto diga Alento

Pasquale Papilio

pescato fine gara

una bella cattura

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