Campionato Italiano A.S.P.M.I. Benvenuti e Becatti i due assi pigliatutto
Nei giorni 20 e 21 giugno 2014, Umbertide ha di nuovo accolto il Campionato Italiano A.S.P.M.I. di pesca in acque dolci, riservato agli appartenenti ai Corpi delle Polizie Municipali italiane.
Il Campionato in questione è stato magistralmente organizzato dal G.S. Polizia Municipale di Roma Capitale, nella persona dell’infaticabile Pino Ercolani, vero “deus ex machina” dell’intero evento, il quale si è avvalso della consueta disponibilità della FIPSAS di Perugia e dell’appoggio dell’amico Sandro Zucchini, che hanno consegnato alla manifestazione un campo di gara impeccabile come sempre anche se, causa le precipitazioni dei giorni precedenti, il Tevere non era in condizioni ottimali, con l’acqua ancora piuttosto torbida e con il pesce poco attivo, tanto da lasciar intravedere una gara assolutamente non facile, da interpretare solo dopo il fischio d’inizio.
Venerdì 20 giugno, nella zona denominata “I Fili” ha luogo la prima delle due gare tecniche: quella con canne fisse e roubasienne. I Fili sono notoriamente quei settori ritenuti fra i più pescosi e io sono al picchetto n° 5 del primo settore…….pazienza.
Come al solito arrivo tra i primi sul picchetto: a me piace fare le cose con calma; posiziono il panchetto e preparo le punte della mia roubasienne; incollo i bigattini con un po’ di ghiaia e sono pronto per partire. La gara inizia alle ore 10,00.
La scelta iniziale propende per una lenza montata con un “Carpina” da 0,50 gr., galleggiante creato apposta per le acque di Umbertide, appoggiando quasi tutto il finale e scodellando bigattini incollati con la ghiaia.
Dopo una buona decina di minuti di gara, sotto la mia lenza tutto tace. Negli altri picchetti qualche pesce è già uscito, ma io non ho visto neanche una tocca. Decido quindi di cambiare lenza e siccome la pesca è piuttosto scarsa, cerco la punta più adatta per insidiare qualche pesce di taglia, quella dove ho montato un galleggiante a “piastra”, sempre da 0,50 gr., con la piombatura rovesciata, ovvero con il grosso dei pallini più ravvicinati verso l’amo, con la coda a decrescere verso il segnalatore.
Con questa montatura vedo quasi subito il galleggiante che affonda e prendo un cavedanello di modeste dimensioni, comunque buono per far muovere l’ago della bilancia. Ovviamente rilancio e quasi subito la mia “piastra” affonda di nuovo sotto la trazione di un pesce con la “P” maiuscola che, sono sicuro, mi porterà in alto nella classifica. Lo recupero con molta attenzione e alla fine, anche se con il cuore in gola, metto in nassa un bel barbo, certamente sopra il chilo.
La gara si trascina avanti con scarsissime catture e io, cambiando più volte le mie montature, riesco a mettere in nassa ancora tre cavedani di buona taglia i quali, da un esame sommario, dovrebbero portarmi almeno alla seconda posizione, lasciandomi in dubbio con Ezio Fantini, il Campione in carica, che ha preso un paio di pesci più di me. A occhio credo che abbia vinto lui, ma la bilancia invece mi smentisce e con i miei 2420 punti prevalgo, seppur di misura, sui 2360 di Ezio e vinco, con sorpresa, il settore.
La sorpresa si trasforma in gioia quando vengo a sapere che anche Rossano Becatti, mio compagno di coppia, ha vinto il suo settore.
Con due sole penalità e con il morale alle stelle, ci presentiamo l’indomani nei settori della zona “Disabili”, questa volta però la sorte cambia: ieri ero nel mezzo al settore con il primo di zona, oggi sono nel mezzo settore con l’ultimo di zona…………..(?!?!).
La gara di oggi è con le sole canne a mulinello e io preparo cinque, ma solo da feeder.
Come ieri, anche oggi le mangiate si fanno attendere e passo la prima ora a guardare gli altri, fino a quando il vettino si flette improvvisamente sotto gli strattoni di un bel cavedano, che riporta un po’ d’ossigeno in una giornata di pesca finora amniotica.
Oltre a rincuorarmi, questa cattura mi stimola e mi da modo di apportare alcune modifiche alle mie lenze, fino a trovare quella giusta. È bastato accorciare il finale, mettere un pasturatore più generoso per dare una svolta alla gara. Altri quattro grossi cavedani sono venuti in nassa e a questo punto saranno gli altri a dovermi inseguire, ma la la vedo dura…….per loro.
Anche oggi però ci deve essere qualcuno che cerca di rompermi le uova nel paniere e questo qualcuno si chiama Mauro Tirino, un ostico milanese che, zitto zitto, ha il mio stesso numero di pesci e che non mi consente di poter dire di avercela fatta ancor prima di aver pesato.
Alla fine il verdetto finale toglie ogni dubbio: Vito Benvenuti 2680 punti; Mauro Tirino 2320 punti.
Ho vinto di nuovo e credo proprio che sia la volta buona. Con due primi e con la somma del peso sento già di avere il titolo in tasca!
Manca solo l’ufficialità e sono in ansia perché non conosco ancora il risultato di Rossano Becatti e di William Viola di Milano che hanno fatto due primi il giorno precedente… Chiamo Rossano e mi dice di aver fatto il 3° di settore e poi arriva la notizia che Viola ha fatto il 2° nel suo.
Ho la certezza di aver vinto il mio 2° titolo individuale a distanza di 10 anni (2004-2014), ho anche la certezza di aver vinto, insieme a Becatti che sta toccando il cielo con un dito, il titolo “a squadre” che risulta essere il 3° dopo quelli del 2004 e del 2008, vinti con il mio compagno storico Marcello Corbelli.
La felicità è tanta, ma la grande soddisfazione sta nella consapevolezza di aver saputi interpretare delle condizioni di gara veramente difficili dove ha vinto chi ha sfruttato tutto ciò che era possibile sfruttare, sbagliato di meno, in una rosa di concorrenti di alto livello, agguerritissimi e preparati per fare al meglio ciò che c’era da fare bene.
Prima di chiudere voglio ringraziare il mio compagno Rossano Becatti per quello che ha saputo fare, cimentandosi suo malgrado in una tecnica a lui poco gradita, come il feeder fishing, riuscendo a strappare il terzo piazzamento in un settore molto difficile, dove tanti erano gli avversari ben più avvezzi di lui a tale tecnica, consentendo così alla nostra coppia di conquistare il Titolo e a lui stesso di conquistare il bronzo in un Campionato davvero difficile.
Grazie anche a Pino Ercolani, per la perfetta organizzazione dell’evento e a “Milo”, sponsor ufficiale della manifestazione.