MONDIALI FEEDER: L’ITALIA DOMANI LOTTA COL CUORE PER UN MIRACOLO

Se analizziamo i numeri di questa prima prova del 4° mondiale di feeder scopriamo che l’Italia, a numero di pesci catturati, non starebbe messa male o quanto meno avrebbe una posizione in classifica migliore di quella ottenuta con il peso.

Feeder ranking

Feeder

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Infatti De Pascalis con 109 pesci passerebbe dal 6° al 3° posto;

Solo Mazzetti peggiorerebbe la sua posizione nel settore B passando dalla 5° alla 17° ma con ben 9 concorrenti tutti con 30 pesci;

Vezzalini vincerebbe il suo settore con 105 pesci;

Govi passerebbe dalla 13° posizione alla 7° con 79 pesci;

Marchese passerebbe dalla 9° posizione alla 4° posizione;

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In totale metteremmo insieme 32 punti contro i 41 ottenuti con la classifica a peso ma siccome non si possono cambiare le regole ci teniamo la nostra 5° posizione, che solo un anno fa avremmo strapagato, che non è tutta da buttare perché sta a dimostrare che il feeder in Italia è vistosa crescita.

Certo dobbiamo fare ancora passi da gigante al cospetto dei marziani dell’Inghilterra, ma pian piano stiamo recuperando.

E’ curioso notare come questa prima manche sia stata segnata da piccole differenze di peso tra un concorrente e un altro e un solo pesce in più avrebbe spostato la classifica e non di poco.

E allora come mai se a numero di pesci siamo nelle prime posizioni (salvo con Mazzetti) a peso non siamo tra i primi come invece lo sono gli inglesi?

Per la verità non abbiamo l’idea di quale media peso abbiano fatto i pesci in gara 1 e quanti pesci sarebbero stati necessari per recuperare posizioni in classifica.

Ad esempio, De Pascalis perde una posizione per 316 grammi nel picchetto A2, che sulla carta equivale al penultimo di gara come quello avuto dall’Irlandese al picchetto E 24 che fa l’assoluto di giornata con oltre 20 kg, forse in questo picchetto si poteva ottenere qualcosa di più ma si sa ogni picchetto fa storia a se.

Infatti non tutti i pre-esterni sono sempre uguali e magari il nostro campione italiano in carica avrà trovato qualche difficoltà come gli incagli che durante le prove sono apparsi un po’ dappertutto.

Ma questo lo scopriremo solo al ritorno dei nostri dall’Irlanda.

Però è interessante evidenziare come il “De-Pa nazionale” al picchetto A2 riesce a mettere in nassa 109 pesci mentre l’esterno A1 ne mette in nassa la metà ovvero 52 ma con un peso superiore di 7400 contro 6700.

Quindi la conclusione molto frettolosa, che vale un po’ per tutti i settori, è quella che ai nostri è mancata la taglia.

Nel settore B Mazzetti perde una posizione per 228 grammi ma se si guarda le spalle scopriamo che soffia una posizione al 6° in classifica per soli tre grammi.

Nel settore C Vezzalini prende due etti dal 7° in classifica e anche qui chissà se con un pesce o due in più si poteva portare a casa una penalità in meno ma stiamo ragionando con i se e con i ma.

Nel settore D, dove ha pescato Govi, in due etti di peso ci sono 5 concorrenti dal decimo (5313) al quattordicesimo (5143) e il nostro azzurro chiude in 13° posizione.

Stesso discorso per Marchese nel settore E dove per pochi etti perde tre o quattro posizioni.

Insomma la prima manche è stata positiva per noi in ragione di una crescita più generale delle nostre prestazioni se rapportate a quelle ottenute in precedenti mondiali ma rimaniamo ancora ad un abisso di distanza da coloro che possono essere considerati i veri maestri a livello mondiale nella pesca al colpo e nel feeder fishing, gli inglesi.

A volte saranno stati anche fortunati (vedi pesca al colpo) ma di fronte a certi risultati “giù il cappello”.

L’asso inglese Steve Ringer pescando al picchetto A22 vince quasi in scioltezza con una prestazione da incorniciare.
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In tempi non sospetti il CT Tommy Pickering aveva convintamente annunciato che in Irlanda la sua squadra avrebbe partecipato per vincere un solo obiettivo, la medaglia d’oro.
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Siamo curiosi di scoprire come hanno impostato la gara questi marziani e sicuramente la differenza l’avranno fatta ancora una volta pescando pesci che noi in Italia non abbiamo come i gardons e gli skimmer etc etc .

E allora speriamo che domani due nostri uomini di sponda si piazzino dietro a due inglesi per cinque ore per vedere come cavolo pescano, come pasturano, cosa innescano, e riferire in proiezione di futuri mondiali.

Ora l’unica possibilità che abbiamo per domani, con settori da 25, è sperare in un passo falso della 3° e della 4° in classifica e in una nostra prestazione da protagonisti se vogliamo sperare di insidiare il podio.

E allora dai Italia non mollare e lotta col cuore fino alla fine!

 

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