A3 2014: SORPRENDENTE SCOLMATORE!

I risultati strepitosi delle prove fatte nei giorni precedenti a quello di Domenica 28 Settembre in cui si è tenuto il prestigioso e contesissimo Trofeo di Pesca al Colpo Serie A3, svoltosi anche quest’anno nello Scolmatore dell’Arno, erano anticipazioni della resa eccezionale che, nella sorpresa generale, il canale ha dato anche in occasione dell’evento, una resa sorprendente per questo canale che normalmente in gara dà pesi più conformi alla sua natura di corso d’acqua salmastra fondo mediamente un metro.

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Il fatto che in prova fosse uscito molto pesce era stato un buon auspicio per l’esito della competizione, ma non aveva destato particolare sorpresa, essendo risaputo che nello Scolmatore, come succede in molti altri campi gara, le pescate di prova sono spesso proficue, soprattutto nel periodo estivo, e nemmeno aveva sciolto i timori che un brusco peggioramento del tempo, un cattivo influsso della marea, un eccessivo disturbo causato dalla presenza sulla sponda di numerosi partecipanti o un qualunque altro fattore negativo avrebbe disturbato il pesce e prodotto con ciò diversi “cappotti”, effetto purtroppo non infrequente in questo suscettibile canale toscano, ma che dopo tutto rientra nella casistica di questo nostro amato e sofferto sport.

Perciò è stato per tutti un fatto sorprendente quanto gradito che anche il giorno della competizione siano usciti moltissimi carassi, delle belle carpe, grossi muggini e non poche breme, alcune di taglia interessante, a dimostrazione di come questa specie sia riuscita ad attecchire in questo contesto che non è davvero quello a essa più favorevole.

Come sorprendente e, aggiungiamo pure, gradita è stata la quasi totale assenza dei pesci gatto, un fenomeno al quale non avevo mai assistito prima in questo posto “infestato” da “gatti” di tutte le taglie e di varie specie (per alcuni tale assenza è stata la conseguenza dei tantissimi “gatti” allamati nei giorni di prova, per altri la marea sempre montante, per altri ancora è stato invece un effetto della pasturazione col fouilles, il cui uso era ammesso in gara: personalmente non riesco a dar credito a nessuna di queste spiegazioni, tantomeno alla terza, trattandosi di pesci che in pastura mangiano praticamente di tutto! Ritengo più probabile che la vera causa di questo fenomeno sia stata il sensibile abbassamento della temperatura dell’acqua).

Ne ho viste di gare sul difficile e imprevedibile canale Scolmatore, ad alcune ho pure partecipato, ma non avevo mai visto prenderci così tanti carassi in una gara con più di duecento concorrenti (in questo caso duecentoquaranta) dove in un settore l’ultimo si è classificato tale con ben quattro chili di pesce! E devo dire che a colpirmi positivamente è stata anche la discreta regolarità del campo, che non di rado offre ai picchetti più esterni una resa assai maggiore. I soliti critici irriducibili vedranno di certo tutto ciò come un fatto episodico, ma io lo vedo piuttosto come una conferma di un trend positivo che questo ancor fresco e discusso campo gara continua ad avere a dispetto delle critiche.

La mia speranza, condivisa dai più, è che possa finalmente assestarsi senza essere rovinato da una pressione agonistica eccessiva e/o da regolamenti di gara che ammettono l’impiego di grosse quantità di pastura e di esche da richiamo, politiche sbagliate riconosciute tra le cause principali della fine dei nostri campi gara.

Anche in questo trofeo lo Scolmatore ha riconfermato la sua natura di campo da affrontare con un approccio tecnicamente eclettico: la Roubaisienne, come al solito, è stata la tecnica prevalente, fatta a distanze tra gli undici e i tredici metri con galleggianti normali o a vela che potevano andare dal mezzo grammo ai quattro grammi in base alla velocità dell’acqua e alla scelta se pescare a lenza completamente ferma oppure in leggero movimento, tuttavia l’Inglese sulla sponda opposta, con wagglers piombati da una decina a una ventina di grammi, si è rivelata una validissima alternativa, che ha ripagato soprattutto con carassi e carpe.

Altra tecnica, quella della bolognese, che nello Scolmatore si rivela spesso vincente per la pesca fuori.

C’è stato perfino chi ha giocato la carta della pesca coi “cannini” alle alborelle e ai mugginetti, una carta che poteva essere veramente da giocare se ci fosse stata poca pesca.

La splendida giornata di sole, le condizioni dell’acqua ottimali e il buonsenso dei concorrenti, i quali, per non rischiare di saziare il pesce, hanno pasturato con parsimonia dispensando il richiamo in quantità di molto inferiori ai limiti massimi consentiti, sono stati tutti fattori da cui è dipeso il felice esito della gara.

Però sono convinto che ancora più determinante sia stato il divieto di portare l’auto sul picchetto, la cui linea posteriore di demarcazione, già fissata a tredici metri dall’acqua, quale limite minimo previsto sia dalla Circolare Normativa che dal regolamento della Serie A3, è stata perfino portata in quella circostanza a quindici metri per decisione presa sul posto dal direttore di gara Sauro Salvi e dal giudice di gara Stefano Poli, affinchè i concorrenti potessero disporre di più spazio per l’allestimento dell’attrezzatura da pesca: il transito delle auto vicino alla sponda è infatti uno dei peggiori fattori di disturbo per i pesci, che nei canali come lo Scolmatore, poco larghi, poco profondi e popolati da specie molto sensibili al rumore, ma soprattutto alle vibrazioni, può ridurre moltissimo l’attività del pesce o addirittura bloccarla del tutto.

Dispiace sentire ancora tanti garisti lamentarsi del fatto di non poter scaricare l’attrezzatura direttamente sul picchetto, ma è una comodità che in questi posti può privarci del divertimento a pesca, e credo che alla fine anche quelli più pigri e ostinati impareranno la lezione che merita fare qualche viaggio per trasportare la roba sul picchetto piuttosto che “spallarsi” in una gara dove i pesci non mangiano!

Oltre alla società organizzatrice dell’evento, la A.P.S.D. Fornacette, i complimenti vanno alla squadra vincitrice assoluta di questo ambìto trofeo, la A.S.D. L.P. Valdera Colmic, e alle squadre A.S.D. Lenza Aglianese Colmic e A.P.S.D. Pasquino Colmic classificatesi rispettivamente seconda assoluta e terza assoluta.

Testo e foto di Simone Vanni (simonevanni75@gmail.com – https://www.facebook.com/simone.vanni.16?fref=ts)

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ALCUNE FOTO DELLA GARA IN SCOLMATORE

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