RECUPERO PESCE NEI CANALI IN SECCA IN PROVINCIA DI FERRARA
COMUNICATO STAMPA FIPSAS FERRARA
In questo periodo dell’anno tanti canali del ferrarese vengono messi in asciutta per sicurezza e quindi il patrimonio ittico presente, che purtroppo non è ancora classificato come patrimonio indisponibile dello Stato, rischia di essere preda di bracconieri, ma anche di rimare senza acqua e quindi morire.
Per evitare che questo avvenga solitamente intervengono Associazioni di volontari, da quest’anno anche la Fipsas Sezione di Ferrara si è attrezzata con un furgone e tutto il materiale necessario, grazie ad un importante contributo della Federazione Nazionale, per poter rispondere alle chiamate della Regione o del Consorzio di Bonifica competente.
I componenti dei gruppi che andranno ad operare in queste mansioni sono le GGIV di UPE e Eurocarp Club dei Presidenti Davide Gessi e Christian Forlani.
I due gruppi stanno già operando da tempo sul territorio ferrarese sia come lotta al bracconaggio che per la raccolta dei pesci in difficoltà ed è proprio di questi giorni il recupero di circa 2500 pesci, Temoli Rossi- Amur- Carpe, salvati e rilasciati in collaborazione con il Consorzio di Bonifica Pianura Ferrara, recupero curato da Daniele Panizza responsabile di Eurocarp Club.
Anche il Consorzio di Burana ha cominciato ad abbassare il livello dei canali di sua competenza ed anche in questo frangente, con il supporto di Asia, 3,5 quintali di Carpette e Carassi, raccolti in un sotto botte nelle campagne bondenesi, sono stati messi in salvo.
E’ di questi giorni la raccolta e messa in salvo di oltre 15 quintali di Carpe di taglia medio grossa recuperati da un canale in secca.
Ultimo, solo in ordine di tempo , il rilascio il Po di uno Storione della lunghezza di 130 cm. e del peso di 17 kg. recuperato nell’impianto irriguo dei sifoni di Berra.
Buongiorno, sono il presidente di ASIA Aps, associazione iscritta nel Registro delle Associazioni di Promozione Sociale della R.E.R. con Determinazione N. 14392 del 13/09/2017.
Vorrei fare alcune precisazioni.
Asia è l’UNICA titolare di una convezione onerosa con il Consorzio Bonifica Pianura Ferrara che la abilita ad espletare tutte le operazioni inerenti ai recuperi citati nei comunicati della Fipsas e riportati da altri social, attraverso un protocollo che prevede la comunicazione preventiva di ogni operazione: a) all’Ufficio Ambiente del Consorzio, b) alla Polizia Provinciale, c) all’Ufficio Pesca della R.E.R. di Ferrara.
Asia è strutturata operativamente sul territorio attraverso Gruppi di Recupero che agiscono utilizzando i n. 3 autocarri leggeri dotati di vasche per il trasporto e rilascio del recuperato e reti, guadini, motopompe, ecc. in dotazione ad Asia. Tutti i Gruppi di Recupero che operano sul territorio Bonifica Ferrara devono quindi sottostare al protocollo delle comunicazioni preventive eseguite da ASIA compresi quindi Upe ed Eurocarp Club.
Asia riconosce ai Gruppi di Recupero un rimborso forfettario per ogni operazione comunicata, ed effettivamente svolta, oltre alla fornitura gratuita di scafandri e giubbini catarifrangenti ad ogni operatore. Eurocarp Club, da un nostro controllo contabile, riceve regolarmente rimborsi da Asia per recuperi eseguiti a partire dal 10/01/19. Non risulta, invece, che Upe abbia mai ricevuto rimborsi da Asia per interventi autorizzati svolti in Bonifica Ferrara. Se volontari Upe hanno operato in Bonifica Ferrara, lo hanno fatto a titolo personale come componenti temporanei di un Gruppo ASIA o di Eurocarp. Inoltre Upe non risulta essere stata presente al recupero nel Bacino di Berra 2020, al quale invece era presente, in veste di osservatore, solo il Presidente di Eurocarp, che su invito di ASIA, ha partecipato al trasporto dello storione in Po sotto la supervisione dei tecnici Unife per liberarlo.
Ricordo inoltre che Asia non è titolare di nessuna convenzione con Bonifica di Burana. Recuperi in via Piretta Rovere e al sifone di via Argine Diversivo in Scortichino di Bondeno, svolti da Upe nel territorio della suddetta bonifica: ho presenziato all’operazione su segnalazione del Presidente di Upe informandone la R.E.R. in modo che Upe abbia la possibilità di accedere al rimborso chilometrico dei volontari erogato dalla Regione. Naturalmente questo, come disposto dalla L.R. sulla pesca, sarà possibile solo se Upe risulta iscritta nel registro regionale delle APS (cosa che ignoro) e dopo la compilazione e presentazione alla Regione stessa del modulo/distinta delle varietà/quantità recuperate. In caso negativo nessun rimborso verrà riconosciuto da parte della R.E.R.
Interventi di recupero eseguiti ignorando le disposizioni della Legge Regionale, ancorché animati da più che buone intenzioni di salvaguardia della fauna ittica, è comprensibile che suscitino l’approvazione di entusiasti appassionati pescatori sportivi, ma sarebbero effettuati in dispregio a leggi e norme, che invece vengono solitamente invocate nei confronti del bracconaggio. Così come deve essere esecrata e punita ogni attività di rapina del patrimonio ittico da parte di chicchessia, allo stesso modo il recupero della fauna ittica in difficoltà deve avvenire all’interno di regole precise e condivise che garantiscano il benessere e la reale tutela del pesce dal momento del suo recupero a quello del rilascio in acque pubbliche. Quest’ultimo momento è troppo delicato per essere lasciato ad un “fai da te” che, per quanto animato da buone intenzioni, non può garantire la trasparenza e la tracciabilità dell’azione di recupero. La missione di Asia consiste proprio in questo.
Ringraziando della attenzione che cortesemente mi riservate, mi preme ricordare che tutti i recuperatori nell’esercizio della loro funzione, svolta previa comunicazione, sono assicurati da Asia contro gli eventuali infortuni e che l’assicurazione non risponde nel caso dovessero avventurarsi in sottobotti o sotto i ponti. Questa clausola limitativa è espressamente riportata anche nella Convenzione di Asia con Bonifica Ferrara perché è obbligatorio per i recuperatori operare sempre in sicurezza, inoltre rimarco che le rive cementate senza scalini di risalita o melma molto profonda sono condizioni altrettanto pericolose che non rendono assolutamente fattibili i recuperi.
Cordiali saluti
Il Presidente e legale rappresentante di Asia Aps Marco Grossi