ATTENTI A QUEI DUE: NUOVO EPISODIO “LA SFIDA DEL PRIMO DELL’ANNO”

Tutte le telenovele che si conoscono hanno come caratteristica una serie infinita di puntate più o meno come la telenovela ATTENTI A QUEI DUE con i protagonisti Luca Caslini e Alessandro Scarponi di Match Fishing i quali hanno registrato quest’oggi un nuovo episodio dal titolo “la sfida del primo dell’anno”.

L’episodio precedente venne girato nel canale di Anita e ancora oggi non sono stati chiariti fino in fondo alcuni episodi misteriosi come l’apparizione di un siluro nella nassa di Caslini.

Se abbia vinto Scarponi o Caslini non è facile stabilirlo perchè ognuno cerca di difendere la sua verità ma quello che è certo sono alcune azioni borderline perpretrate da Caslini ai danni del povero Scarponi… e viceversa.

Questa nuova puntata dal titolo “la sfida del primo dell’anno” si è svolta sul canale Po di Volano a Migliarino nella piccola darsena dove anche con clima rigidissimo le mangiate di qualche pesce sono assicurate.

La posta in palio è davvero altissima… e per sapere come è andata a finire vi invitiamo a continuare la lettura.

 

ATTENTI A QUEI DUE: LA SFIDA DEL PRIMO DELL’ANNO

La giornata inizia di buon mattino, è  il primo dell’anno, 1-1-2013,  Scarponi si presenta all’appuntamento perfettamente integro e ben rilassato essendo andato a nanna alle 21 di sera subito dopo aver visto Carosello.

Caslini invece si presenta con una faccia provata dalla bisboccia della sera prima ma questo non conta. Sapeva della sfida e poteva tranquillamente evitare la vita mondana.

 

L’appuntamento è fissato per le dieci nella darsena del Po di Volano a Migliarino e tra i due le provocazioni e le intimidazioni si susseguono per tutto il viaggio perchè in palio c’è una sfida che avrà ripercussioni per l’intero anno.

L’onta della sconfittà verrà aggravata con l’obbligo per il perdente di indossare le umilianti orecchie del somaro e anche i trofei in palio sono adeguati ad una sfida di massima importanza.

Ma le promesse reciproche di osservare un comportamento sportivo vengono ben presto disattese ancora prima che il match avesse inizio.

Infatti mentre Luca si allontana per impellenti bisogni Alessandro, sempre molto generoso, gli migliora la pastura con ingredienti segreti.

 

 

 

 

I due agonisti si sono battuti senza esclusione di colpi, legali e non…anche se alla fine ne è venuta fuori una bella pescata di plaquette tirata e incerta nel risultato fino all’ultimo pesce.

Luca dimostra più agilità nella preparazione della sua postazione di pesca

 La gara dura tre ore, e si svolge in una giornata di sole pieno che rende meno rigido il freddo che comunque contradistingue la prima giornata del 2013.

Pesca a roubaisienne per entrambi sulla distanza dei 13 metri.

Pasturazione pesante di cinque minuti con Alessandro che opta per una decina di bocce lanciate a mano mentre Luca sceglie di sbicchierare.

Pastura scura integrata di bigattini stirati e lenze pronte all’uso con massimo tre punte a testa con grammi da 0,50, 1,0 e 1,50.

Pronti via e le mangiate iniziano fin da subito a susseguirsi con le plaquette a farla da padrone.

La gara termina ma il pesce non è stato possibile pesarlo perchè le bilance sono state dimenticate a casa quindi, vista la pressochè uguale taglia del pesce, si decide di contare il numero dei pesci.

Inizia la conta dei pesci; Luca che ha più dimestichezza con la contabilità si offre per contare e si comincia con quelli di Alessandro che alla fine risulteranno 110.

La velocità di Luca nel contare i pesciotti disorienta Alessandro il quale ha la sensazione che qualche pesce sfugga alla manualità di Luca.

E’ la volta di Luca, alla fine conta 115 pesci, e si aggiudica la sfida del primo dell’anno.

Chi ha vinto ha ricevuto un trofeo in oro massiccio mentre chi ha perso si è dovuto accontentare del trofeo “pescatore ciccione” ed ha dovuto indossare le umilianti “orecchie d’asino”.

Si chiude così il sipario su questa ennesima sfida fratricida tra i due soci di Match Fishing con la vittoria dichiarata in prima battuta di Luca Caslini per 115 a 110.

Non essendoci giudice di gara e giornalisti al seguito per raccontare la gara ci sentiamo in dovere di dare la parola ai due diretti interessati per un commento sulla sfida.

Ovviamente le versioni date dai due contendenti sono profondamente diverse e contrastanti tra loro.

LA VERSIONE DI LUCA CASLINI

Innanzi tutto devo ammettere che questa volta il buon Ale mi ha dato del filo da torcere… era meglio che teneva quel filo per sè e si preparava le lenze visto che dopo un ora ha agganciato il fondo rompendo la lenza all’altezza dell'”apicale” (un mostruoso groviglio di dacron di 2 cm di diametro e 20 di lunghezza). Così si è “autodisturbato” la pesca per la restante parte di gara.

Certo che se la competizione fosse stata regolare non ci sarebbe stata sfida, peccato che ogni volta che prendevo in mano la pastura mi veniva da starnutire e sentivo uno strano odore di pepe e di origano, in più mi bruciavano gli occhi… bah, queste pasture moderne sono sempre più “aromatiche”.

Così nei primi minuti di gara ho subìto un pesante 25 a 2 che è stato davvero difficile da recuperare, anche perchè “il vecchietto” era più arzillo del solito e credo non supererà i test antidoping previsti alla fine della sfida.

La bisboccia della sera prima si è fatta sentire ma meglio così, non sta bene “stravincere” ogni volta.

Intanto mi godo il trofeo in oro massiccio e riesco ad evitare l’onta delle orecchie d’asino…

Con la foto del mio avversario orecchiuto ci farò sicuramente un bel poster da appendere in camera ed una immaginetta da tenere nel portafoglio pronto a mostrargliela non appena alza la cresta…

Caro Ale, la prossima volta cambia avversario 🙂

LA VERSIONE DI ALESSANDRO SCARPONI

Premetto che la mia gara l’ho dovuta disputare con un solo occhio, perchè l’altro era perennemente puntato su Luca per controllare eventuali sue male intenzioni.

Ho agevolato Luca migliorando la sua pastura con ingredienti segreti ma non è riuscito ad entrare in pesca a differenza del sottoscritto che fin dalle prime battute si era portato sul 25 a 2 pesci.

La pesca è andata via liscia con lenze giuste da 1 grammo con appoggio di due dita.

Dopo un’ora decido di andare più leggero e con più appoggio per cercare qualche pesce di taglia maggiore ma per colpa di un attacco sul fondo rompo l’intera lenza rimanendo ben visibile proprio dove avevo fatto il fondo iniziale e dove stavo prendendo alla grande.

Nell”ora centrale rallento un pò a vantaggio di Luca che recupera pesci su pesci ma li conto tutti (l’occhio su di lui è fisso)   e riescoa stare ancora davanti.

Nell’ultima ora monto la lenza da un grammo e torno a far volare le plaquette dall’acqua direttamente alla mia nassa.

La gara termina con il suono della sirena e Luca commette la prima grave scorrettezza: un pesce preso a fine gara anzichè tornare in acqua cade per errore nella sua nassa…

Durante la conta dei pesci Luca con grande abilità contabile preleva dalla mia nassa sei pesciotti e ne dichiara cinque ovviamnete a grave danno del mio risultato finale.

Di violazioni il Luca ne ha fatte sicuramente altre ma mancando le prove oggettive non posso  recriminare.

Come da regolamento indosso le orecchie da ASINO con tanta dignità per avere perso la SFIDA DEL PRIMO DELL’ANNO ma la rivincita è già stata chiesta e prima o poi da qualche parte si farà.

Il regolamento dei conti è doveroso in casi di questo tipo.

Ah…. se ci fosse stata la bilancia per differenza peso avrei vinto sicuramente io visto che tra la minutaglia potevo far valere tre aspietti e un gardons di 150 grammi. Mah pazienza …..acc……sta a vedere che Luca la bilancia ce l’aveva nella borsa ma ha preferito non rischiare sul peso …avrebbe perso clamorosamente.

 

 

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