CAMPIONI A CONFRONTO: FOCUS SU CARRARO, PREMOLI, FEDELI, GENOVESI

Qualche mese fa il nostro Luca Caslini ha realizzato un bel servizio pubblicato dalla rivista Pesca In con il quale ha cercato di svelare i particolari messi in pratica da alcuni personaggi della pesca al colpo.

Chi non avesse avuto modo di leggere la rivista ha ora l’opportunità grazie a match fishing.

 Luca ha incontrato questi personaggi per scoprire da vicino le tecniche, i  prodotti  e  le  convinzioni personali dei campioni.

Si è presentata quindi l’opportunità di mettere a confronto i vari personaggi per vedere quali sono le differenze tra loro.

Così siamo andati a curiosare e a volte letteralmente a “rubare” i loro segreti.

Luca ha usato volutamente il termine rubare poichè al termine della competizione s è fatto consegnare (ed ogni campione ha gentilmente accettato) le lenze utilizzate durante la pescata, così da carpire tutti i segreti senza filtro, direttamente dal “produttore al consumatore”.

I pescatori intervistati sono tutti di primissimo ordine, gente che calca da tempo i palcoscenici più importanti dell’agonismo italiano ed internazionale.

Ne è venuto fuori un lavoro molto interessante, da leggere tutto d’un fiato.

Buona lettura.

CARRARO

 

Nome SIMONE

Cognome CARRARO

Età 40

Professione AGENTE DI COMMERCIO PER LA DITTA TUBERTINI

Palmares – CAMPIONE DEL MONDO A SQUADRE – 4 VOLTE CAMPIONE ITALIANO A SQUADRE – CAMPIONE EUROPEO A SQUADRE – 2 VOLTE CAMPIONE DEL MONDO PER CLUB – MEDAGLIA D’ARGENTO INDIVIDUALE AL CAMPIONATO EUROPEO

PASTURA

Per quanto riguarda la pasturazione la ricetta di Simone prevede l’utilizzo di un composto con il 50% di Secret e 50% di Turbo Black con l’aggiunta un esaltatore di aromi che per l’occasione è stato il brasem al caramello. Il tutto viene poi “tagliato” con un pacco di Terra di Fondo (sacchetto verde). Simone ci ha spiegato che in caso di acqua corrente utilizza come aroma il Big Fish nero, sempre di Van den Eynde e in caso di acqua molto corrente utilizza la pastura Secret da sola, senza l’aggiunta della Turbo.

GALLEGGIANTI E LENZE

Per la pesca con galleggianti a vela Simone ha utilizzato uno Skipper della misura di 4 grammi, mentre per la pesca con galleggianti tradizionali ha usato la serie Pro107 nella misura di due grammi. Entrambe le lenze sono state preparate secondo lo stesso schema, tre pallini del n 7 ad una dozzina di cm di distanza tra loro ed un bulk per arrivare in taratura. Con acque più veloci invece la piombatura utilizzata sarà sgranata e molto più chiusa, partendo da pallini del n 4, il tutto chiuso in 35 cm.

AMI E TERMINALI

Aspettandosi di effettuare numerose catture Carraro ha utilizzato terminali da 25 cm con ami del n 16 della serie 18. In caso di pescate più modeste o nel caso di pesci difficili sono pronti ami della serie 2 opaca di misure proporzionate alla taglia dei pesci ed alla densità di catture.

 

IL CONSIGLIO

Secondo Simone non esistono particolari segreti nella pesca della breme. Secondo lui è assolutamente fondamentale capire la quantità di fuillis che desidera il pesce in quel momento e capire il modo in cui farlo lavorare una volta giunto sul fondo. Soprattutto qui a Medelana è molto difficile recuperare una gara dopo una pasturazione iniziale sbagliata. Una volta preparati i secchi la gara è già segnata, meglio non commettere errori.

PREMOLI

 

Nome STEFANO

Cognome PREMOLI

Età 35

Professione LIBERO PROFESSIONISTA

Palmares – MEMBRO DEL CLUB AZZURRO DAL 2004 – MEDAGLIA D’ARGENTO MONDIALI A SQUADRE – CAMPIONE EUROPEO A SQUADRE – 2 VOLTE CAMPIONE ITALIANO A SQUADRE – CAMPIONE ITALIANO INDIVIDUALE – MEDAGLIA DI BRONZO AI MONDIALI PER CLUB – VINCITORE DEL TROFEO PASINETTI 2006

PASTURA

La scelta della pastura di Stefano Premoli è caduta sulla linea di pasture Champion Feed, pasture di primissima qualità importate direttamente dal Belgio. In particolare Stefano ha utilizzato un mix composto da 2 kg di Wonder Black e 1 kg di Speedo, il tutto amalgamato insieme ad 1 kg circa di terra Pauwels di colore nero. In particolare Stefano è stato attento a fare un composto non troppo bagnato in modo che una volta sul fondo cominciasse subito a lavorare. Questo perchè vista la scarsa corrente una pastura più asciutta permette ai pesci di entrare fin da subito nella sua scia.

GALLEGGIANTI E LENZE

Anche Premoli ha optato per due tipi di galleggiante, uno a vela ed uno tradizionale. I galleggianti tradizionali utilizzati sono i Forever, novità in casa Colmic, galleggiante con deriva in carbonio, antenna in fibra e foro laterale passante. Tutte queste particolarità gli donano caratteristiche di sensibilità eccezzionali. La lenza per questo galleggiante è stata fatta partendo con tre pallini del n. 8 a seguire tre del n. 7 e così via, con il primo pallino a 15 cm dal secondo, poi 12cm, 10, 9, 8 e così via fino al bulk. Le vele utilizzate sono state le Navi da 3 grammi, vele che permettono di pescare sia da fermo che a passare. Questa vela è dotata di deriva in metallo ed antenna in plastica. Anche queste lenze sono state preparate con tre pallini del n. 8, tre del n 7 e così via ma la piombatura è stata messa un po’ più raccolta con il primo pallino a 10 cm dal secondo, poi 9 cm, 8,7 e così via fino al bulk.

 

 

 

 

AMI E TERMINALI

Stefano ha utilizzato gli ami 128 Black della Hayabusa. In questa uscita aveva ami del n. 18 ma ci ha detto che aumenta o diminuisce questa misura in base alla pescosità ed alla taglia del pesce. Su entrambe le lenze Stefano ha utilizzato terminali da 25 cm utilizzando come filo lo Stream di casa Colmic del diametro di 0,09 mm. Anche in questo caso aumenta o diminuisce la misura del terminale in base alla pescosità.

IL CONSIGLIO

Premoli ci dice che nella pesca della breme è fondamentale sondare sempre alla perfezione il fondo. Variare l’appoggio anche solo di pochi cm può condizionare seriamente la gara. Per questo ci consiglia, soprattutto in posti come Medelana dove il fondo può variare anche a gara in corso, di piazzare sempre un paletto graduato nell’acqua così da avere sempre sott’occhio eventuali variazioni e modificare di conseguenza il fondo sulla lenza che utilizziamo in pesca.

FEDELI

Nome MAURIZIO

Cognome FEDELI

Età 40

Professione AGENTE DI COMMERCIO PER L’AZIENDA TRABUCCO

Palmares -2 VOLTE CAMPIONE PROVINCIALE INDIVIDUALE – MEDAGLIA DI BRONZO REGIONALE INDIVIDUALE – MEDAGLIA DI BRONZO CAMPIONATO ITALIANO PER SOCIETA’ – PRIMO CLASSIFICATO INTERNATIONAL FISHING UMBERTIDE 2008 – COMPONENETE CLUB AZZURRO DAL 2005 – CAMPIONE ITALIANO PER SOCIETà 2012

PASTURA

In questa uscita di pesca Maurizio ha utilizzato un composto semplice ma molto efficace. Ha mischiato un sacco da 2 kg di terra di somma nera con un pacco da 3kg di pastura XP3000 Breme di casa Trabucco. Così facendo si otterrebbe un composto di colore scuro, ma non nero. Per scurire ulteriormente il tutto Fedeli ha aggiunto un cucchiaio di Tracix nero, ma in alternativa si può anche aggiungere un pacco di Pro Breme Black. Per quanto riguarda la terra da utilizzare pura con l’aggiunta di fuillis non ha utilizzato esclusivamente terra nera ma ha mischiato 3 sacchi di somma nera con un sacco di somma chiara ottenendo così un composto molto scuro, ma non nero.

 

GALLEGGIANTI E LENZE

I galleggianti utilizzati da Maurizio non sono stati due ma tre. Infatti alla classica vela ha abbinato due tipi di galleggianti tradizionali. Per quanto riguarda i galleggianti a vela ha utilizzato gli Spinnaker, mentre per quanto riguarda i galleggianti tradizionali ha utilizzato I mitici R-Inox ed I Team Italy 7. Gli R-Inox, se qualcuno ancora non li conoscesse, sono i galleggianti rossi con antenna in plastica e deriva in metallo. Questi galleggianti sono “mitici” perchè si adattano perfettamente ad innumerevoli situazioni ed abbinano grande stabilità e sensibilità. I Team Italy 7 invece hanno antenna in fibra di vetro e deriva in carbonio e sono riservati ai momenti dove le mangiate si fanno davvero difficili. Per quanto riguarda la geometria delle lenze tre pallini equidistanti tra loro e bulk e tarare. Sulla vela da 4 grammi tre pallini del n 5 e bulk a 35 cm dall’asola mentre con il galleggiante tradizionale da 3 grammi pallini del n 7 e bulk un pochino più alto, 40 com dall’asola.

 

AMI E TERMINALI

Gli ami utilizzati in questa uscita di pesca sono gli XP01 del n 16. Se la pescosità aumenta Maurizio ha pronti ami sempre del n 16 ma della serie 200. I terminali utilizzati sono stati di 25 cm in quanto vista la scarsa corrente Fedeli ha voluto allungarsi rispetto ai canonici 20 cm che utilizza di solito qui a Medelana.

CONSIGLIO

Nella stragrande maggioranza dei casi le breme a Medelana si pescano “da fermo” e cioè con la canna appoggiata sulla barra frontale stando immobili sopra la zona pasturata. Nei momenti di morta Maurizio ci consiglia di provare ad alzare la canna dalla barra e lasciar correre un pochino il galleggiante. Questa tecnica può permetterci di “rubare” qualche pesce in più, ed in posti come Medelana dove spesso in pochi etti sono raccolti cinque o sei piazzamenti, riuscire a catturare uno o due pesci in più può essere fondamentale.

GENOVESI


Nome MARCO

Cognome GENOVESI

Età 42

Professione IMPIEGATO PRESSO LA PAIOLI SPORT SPA (DISTRIBUTORE MARCHIO MAVER)

Palmares – MEMBRO DEL CLUB AZZURRO DA 11 ANNI CON UN 5° ED UN SECONDO POSTO – MEMBRO DELLA NAZIONALE ITALIANA DI PESCA AL COLPO

PASTURA

Genovesi ha utilizzato un mix di pastura e terra composto da 2 kg di Abramis Black, un kg di Canal Plus Crash ed un pacco di Terra di fiume. L’utilizzo di terra di fiume è dovuto al fatto che Marco ha voluto ottenere un composto pesante che una volta sul fondo tendesse ad aprire un po’ di più rispetto all’utilizzo della terra di somma. Per quanto riguarda la terra da buttare insieme al fuillis Genovesi ha utilizzato un mix di somma chiara e scura ottenendo così un composto di colore abbastanza scuro.

 

 

GALLEGGIANTI E LENZE

Le vele utilizzate da Marco sono i mod. Elite River 1 e 2 di casa Maver mentre per quanto riguarda i galleggianti tradizionali ha utilizzato i 100’s N5, galleggianti con deriva in metallo, asta in fibra di vetro e filo passante. Questi galleggianti sono molto stabili e sensibili e si adattano a diverse situazioni di pesca. Per quanto riguarda la geometria delle lenze Genovesi ha utilizzato un bulk allo scopo di stabilizzare la lenza e pochi pallini sotto per renderla più morbida e pescare sulla calata del galleggiante. In particolare ha iniziato con pallini del n 9/8 sulla lenza da 2 grammi e del n. 8/7 sulla lenza da grammi con il primo pallino sull’asola, poi il secondo a 14 cm,10,8,6 ed il bulk a taratura.

AMI E TERMINALI

Genovesi ha utilizzato terminali leggermente più corti rispetto a quelli degli avversari, 21 cm rispetto ai 25 degli altri, ma ha compensato la minore lunghezza grazie alla lenza più morbida. Su questi finali del diametro dello 0,09 Marco ha montato gli ami mod 1170 della misura 16/18. Questi ami sono piccoli e di diametro sottile per permettere un perfetto innesco del ver de vase ma sono anche molto robusti e permettono di ridurre al minimo la percentuale di pesci slamati.

 

CONSIGLIO

Con l’acqua non particolarmente torbida ed in gare come quella del servizio dove la pescosità non è elevatissima è più importante puntare al numero delle catture piuttosto che alla taglia delle stesse. Quindi al calare delle catture Marco ci consiglia di provare a buttare un po’ di terra di somma asciutta da far “fumare” una volta in acqua per cercare di attirare qualche pesce in più. Un’altra alternativa può essere quella di buttare due palline piccole di pastura “a mano” e leggermente più corte per creare un piccolo richiamo sonoro e cercare di attirare qualche pesce sulla pasturazione iniziale.

 

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