CAMPIONATO ITALIANO FEEDER GIR. NORD: CAPOCCIA DOMA IL CANALBIANCO

Oggi sul Canalbianco a Cavanella Po si è svolta la prima prova del campionato italiano feeder girone Nord mentre quelli del girone centro sud si sfidavano in contemporanea a Ponzano Romano.

campionato italiano feeder girone nord 1 prova

 

Una giornata di pesca rovinata, come purtroppo succede spesso in questo periodo, dal mal tempo e dalle cattive condizioni del canale con acqua sporca e corrente.

Vento forte e pioggia hanno messo a dura prova gli 83 concorrenti del girone nord che hanno resistito e cercato di adattare la pesca in funzione delle condizioni del canale.

Al raduno qualcuno provvedeva a prepararsi una armatura da siluri con amo del 10 e terminale del 0,20 con il chiaro obiettivo di insidiare questi pesci alternativi alle breme.

Infatti con un’acqua torbida e veloce era difficile insidiare le famose breme del canale veneto e così tutti hanno ingrossato l’innesco per cercare il jolly vincente.

D’altra parte non si poteva sperare in qualcosa di meglio vista la situazione dei fiumi del nord Italia stracolmi di acqua tanto che qualcuno è riuscito pure ad esondare.

Bene quando l’acqua vola cosa fare? aumentare il peso dei feeder o accorciare la linea di pesca dove la corrente è minore?

Tutti hanno optato per la seconda soluzione e li, a 6-7 metri da riva dove finisce la scogliera, quasi tutti hanno trovato la soluzione vincente rappresentata da qualche breme e parecchi siluri.

Purtroppo quando arrivano questi pesci le lenze vengono messe a dura prova tant’è che a qualcuno si è visto addirittura spezzare il terminale dello 0,20.

Però c’è anche chi ha cercato breme e le ha prese bene vincendo il suo settore da protagonista.

Uno di questi è Michele Capoccia un agonista “puro” da feeder che pesca con la Lenza Emiliana Tubertini il quale porta alla pesa 8750 grammi di pesce.

Michele veste i colori della Lenza Emiliana, il team più forte in assoluto quest’oggi visto che ha monopolizzato l’intero podio.

Primo Capoccia, secondo Marchese e terzo assoluto Trani e poi la squadra della Tubertini può vantare anche il primo di settore di Marco Scartabellati, niente male.

Ma come hanno impostato la gara i ragazzi dell’Emiliana lo chiediamo direttamente al capoclassifica provvisorio Michele Capoccia:

 

MICHELE CAPOCCIA

 

Allora Michele una partenza alla grande per te e la tua squadra, frutto di scelte indovinate più che risultato da strategia di squadra, giusto?

Ma guarda Alessandro, la pesca è strana e una volta che si rispettano i fondamentali di ogni campo gara poi le varianti si apportano in funzione del picchetto, del campo gara, e dell’attività del pesce.

Un campo gara difficile oggi ma non per te…

Beh la situazione era difficile davvero con acqua sporca e rami che scendevano la corrente e davano fastidio assai, un canale che andava interpretato e bisognava credere al tipo di pesca che si era deciso di fare.

Io sono partito con l’impostazione da breme e alla fine le ho prese mentre altri della stessa mia società che peraltro hanno vinto il settore come Trani hanno risolto la pratica Canalbianco con degli insoliti siluri.

Si è vero oggi ne sono usciti parecchi e sempre determinanti per vincere o piazzarsi. Ma come le hai attirate le breme mentre altri erano alla disperazione per l’assenza di mangiate?

Guarda noi usiamo dei prodotti validissimi per la pesca delle breme e anche oggi abbiamo avuto la conferma di quello che dico..

Svelaci i segreti della Lenza Emiliana…

Guarda la pastura che prepariamo è questa: 1 kg di Turbo Classic con l’aggiunta di mezzo chilo di DS Feeder quella che odora di finocchietto e mezzo chilo di Marine alla farina di pesce. Poi in mezzo ci ho messo bigatti stirati, vermi tagliati, caster e bigatti vivi. Un bel boccone per attirare il pesce sulla mia linea di pesca.

Fuori tutto Michele anche sulla lenza..

Vabbè allora …terminale dello 0,148 della Gorilla , amo del 14 serie 26, sul quale ho innescato vermi e bigattini bianchi.

Ma ad inizio gara hai fatto il fondo?

Si certo ho scaricato parecchio prodotto per avvicinare del pesce.

Ma dimmi come ti sei organizzato quando imperversava la bufera di vento?

Guarda Alessandro io ho sempre tenuto la canna abastanza alta per avere meno attrito possibile con la corrente delll’acqua e poi oggi scendeva di tutto e quindi ho pensato che fosse la soluzione migliore.

Spiegami un attimo la teoria del posizionamento della canna…

Certo quando tira vento la canna la metto puntata contro vento per vedere meglio le mangiate.

Ma a che distanza hai pescato?

Oggi ho pescato ad una decina di metri da riva e credo che li ci fossero i pesci e infatti li ho presi. Ovviamente a metà gara o rifatto un po’ di fondo e il pesce l’ho tenuto sempre sul picchetto.

Bene Michele oggi hai vinto e adesso ti aspetta la Fiuma un canale che conosci molto bene avendoci già pescato parecchie volte e peraltro vinto diverse gare sul quel canale.

Si la Fiuma, li ci divertiremo e con circa 4000 punti si può vincere, vedremo.

Bene ciao Michele e alla prossima.

Un altro agonista Marco Mazzetti “colpista” puro ha vinto il suo settore e come ha fatto ce lo facciamo dire direttamente da lui in questa breve intervista:

 

MARCO MAZZETTI

Allora Marco su un canale impossibile sei riuscito a trovare il coniglio nel cappello… Si oggi il canale si presentava in condizioni pessime poiché la terra si era mischiata all’acqua e con la pesca difficile si sono verificati anche alcuni capotti.

Peccato perché il Canalbianco in condizioni normali è strepitoso….

In condizioni normali sono più che sicuro che sarebbe stata una splendida gara e che sarebbero valsi 25 kg per vincere il settore.

Vabbè ormai è andata, ma ci vuoi raccontare come cavolo hai fatto per vincere?

Ho deciso di impostare la gara a breve distanza ( circa 6 metri da riva ): ho montato un open end da 25 grammi pieno di pastura, vermi tagliati e bigattini morti. La prima mangiata che ho visto è stata dopo un’ora e mezza di gara: un siluro di circa 2 kg.. Parlando con le persone che giravano sulla sponda, sono venuto a conoscenza della scarsa pescosità che vigeva in tutti i settori eccetto il primo e il secondo dove si alternavano catture di breme da siluri di taglia media. In tutto il resto del campo gara, infatti, non si prendeva nulla tranne qualche siluro, come quello che avevo preso io.

Quindi hai virato a senso unico su questa pesca?

Si ho deciso così perché di breme ne uscivano pochissime, dunque, ho impostato una gara a siluri visto che anche Molinari, a valle da me di 2 picchetti, ne aveva presi anche lui due.

Ma che modifiche hai fatto alla tua montatura?

Ho cambiato il pasturatore, montato 30 gr ( dato che l’acqua cominciava a correre più forte), un block end pieno di bigattini vivi, un amo del 12, del filo del diametro 18 e innescato 8-9 bigattini bianchi vivi.

Dopo un paio di scaricate, ho visto subito una nuova mangiata e catturato un altro siluro, poi uno successivo e una breme.

Finisco con 5 siluri e una breme per un totale di 7.150 gr circa; ho slamato un siluro a guadino e sbagliato 2 mangiate.

Bene Marco come sempre hai letto perfettamente il canale e hai rimediato la soluzione in corso d’opera e vinto meritatamente il settore.

Si oggi è stata dura ma non potevo fare diversamente e mi è andata bene e ora pensiamo alla Fiuma. Ciao a tutti

Un altro protagonista della lenza Emiliana che ha messo la sua firma su questa prima prova del campionato italiano feeder girone nord si chiama Trani Giuseppe. E’ proprio lui uno di quelli che al mattino al raduno aveva dichiarato guerra ai siluri e ha mantenuto la parola catturandone qualcuno sufficienti per vincere. Bravo Peppe! “Fatti non P….. parole”.

Ma vediamo il suo commento a caldo direttamente sul sito della Tubertini Feeder:

 

GIUSEPPE TRANI

PANORAMICA DEL CAMPO GARA E ALCUNI PROTAGONISTI CON FOTO REALIZZATE DA MARCO FANTAUZZI

Angelo De Pascalis

Fulvio Forni

Giovanni Rascacci

Manuel Marchese

Massimo Vezzalini

Mirco Govi

Riccardo Favalini

Stefano Mariotti

Stefano Nonni

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *