CAMP. REG.LE ABRUZZO A COPPIE: SULPIZI/DI DOMENICO SU TUTTI

 

Un lago Overfish in versione molto “minimal”, ha ospitato la manifestazione d’apertura della stagione agonistica 2013 di pesca al colpo in Abruzzo, quel Regionale a Coppie che, visti i fasti dello scorso anno, doveva confermare una ritrovata verve nell’agonismo di casa nostra.

 
Purtroppo così non è stato, e prima di parlare della competizione dal punto di vista prettamente tecnico, è bene soffermarsi su ciò che ha relegato questo Campionato, svoltosi in due prove, ad un’accoppiata di gare in tono minore, domenicali, senza peraltro nulla togliere a chi vi ha partecipato e si è impegnato al massimo, ed anche oltre, per cercare di ottenere un buon risultato.
 
Ci siamo accorti, noi agonisti, a cominciare da chi vi scrive, che oggi, purtroppo, per tanti motivi, che potrebbero avere un sol comune denominatore, e cioè la razionalizzazione delle risorse economiche che intendiamo dedicare alla nostra passione, proprio tutto, non si può fare.
 
E quindi siamo portati a fare una cernita delle gare e delle manifestazioni a cui intendiamo partecipare; in tanti non rinunciano alla garetta nel laghetto sotto casa, a costo quasi zero, altri sono impegnati nei Campionati  che contano o nelle prove dei vari campi gara fuori regione, altri ancora fanno passo, in attesa di Campionati che li impegneranno in maniera più diretta, ed ecco che il Regionale a coppie 2013 ha visto ai nastri di partenza solo 23 compagini, in rappresentanza di 10 società, in stragrande maggioranza quelle teramane, un grande passo indietro in confronto alla grande partecipazione dello scorso anno, quando fu necessario un turno pomeridiano.
 
Ma la scarsa affluenza di partecipanti ha anche come concausa la pescosità molto ridotta, che da qualche mese affligge il bacino dell’Overfish,  un campo di gara che ci aveva abituati, e non solo noi abruzzesi, a gare dove divertimento e tecnica sapevano fondersi insieme, regalando belle pescate a chi lo frequentava, sia nelle pool settimanali che nelle gare ufficiali.
 
Ora, per motivi ancora non chiari, e dei quali parleremo in un’intervista a margine con Fabio Santori , questa grande abulia che ha il pesce, sopratutto i carassi, presenti in grandi quantità in questo lago e che sembrano letteralmente scomparsi, tiene lontani molti agonisti, e che,  visti i tempi, non hanno tutti i torti a non voler rischiare un probabile mal di pancia domenicale.
 
L’aspetto prettamente tecnico di entrambe le gare, molto simili come approccio, è stato quello di sempre, con la pescata basata essenzialmente a 13 mt., pasturazione iniziale attenta e di estrema precisione, con l’utilizzo quasi esclusivo del cuppin kit per veicolare pastura e qualche pallina di incollato in una ristretta cerchia di fondale, e l’utilizzo della fionda per bigatti sfusi o palline incollate per tutto il resto della gara.
 
Questa impostazione, comunque, non ha pagato per tutti, anche se attuata nella maniera migliore, perchè non in tutti i picchetti la risposta del pesce, nella quasi totalità carpe, è stata regolare. Ed ecco che, come a volte accade, c’è chi fa dei bei pesi, e chi accanto non vede andar giù il galleggiante, nonostante si sforzi di cambiar tecnica o di affinare ami e lenze, in questi frangenti anche il picchetto ha detto la sua, ed i terminali, in entrambe le gare, spesso si sono dimostrati vincenti, e all’Overfish non sempre è così…
 
La pesca a galla o quella a 5/6 pezzi di canna, che con un lago normale, in questa stagione, sarebbero state le tecniche vincenti, non hanno sortito alcun effetto, nei confronti di un pesce che proprio non voleva saperne, e chi ha fatto risultato, oltre a capitar bene, ha saputo anche alternare frequentemente le esche a disposizione ed effettuare un’invito continuo, tattica rivelatasi vincente in alcuni casi.
 
Al termine di entrambe le prove, la classifica incorona la coppia Massimo Sulpizi e Giovanni Di Domenico (quest’ultimo già vincitore nell’ediz. 2012), del P.C Teramo, buoni conoscitori del campo di gara, come anche i secondi classificati, sempre della stessa società, Carlo Di Giuseppe e Michele D’Antonio, al terzo posto la coppia della L.C. Martinsicuro composta da Gaetano Panichi e Tito Giovannini.
 
 
Da encomio, come sempre l’organizzazione di entrambe le prove affidate all’esperienza della L.C. Martinsicuro; da rimarcare in maniera importante che i proventi della 1° prova della manifestazione sono stati devoluti in beneficenza all’Associazione Ricerca Fibrosi Cistica, così come disposto dal Comitato Reg.le FIPSAS.
 
Ma io vorrei rimarcare comunque l’impegno profuso da tutti i partecipanti, che hanno affrontato entrambe le prove di questo Campionato ben sapendo che non sarebbero state rose e fiori, e che hanno dato del loro meglio per giungere ad un risultato o più semplicemente per onorare la manifestazione alla quale partecipavano.
 
 
Fabio Santori ci parla dello stato attuale dell’Overfish.
 
 
E’ appena terminata la seconda prova del Regionale a coppie 2013, ed abbiamo con noi il buon Fabio Santori, gestore e deus ex machina dell’impianto dell’Overfish, visibilmente contrariato e deluso, nonostante faccia del tutto per nasconderlo, della resa odierna, ma che da qualche tempo si ripete , del lago.
 
Allora Fabio, cosa succede all’Overfish..?
 
Guarda Carlo, se dovessi darti la risposta più sincera è che non lo so….
Questa è una situazione che si protrae ormai da febbraio, ed alla quale sinceramente non sò dare una spiegazione logica.
Abbiamo provato a dare una risposta a questo drastico calo della pescosità, sopratutto di quella dei carassi, massicciamente presenti in questo lago e che sembrano, improvvisamente, non esserci mai stati, ed anche di quella del pesce piccolo, scardolette, gardons ed alborelle, che garantivano sempre un’alternativa nelle strategie di gara, e che ora si sono rarefatti anch’essi, ma non ci siamo riusciti.
 
All’inizio pensavamo fosse un momento no del lago, inteso come una risposta negativa del pesce alle continue bizze metereologiche, ma questa è stata un’ipotesi che ha lasciato il tempo che trovava, visto il prolungarsi della scarsa o quasi nulla pescosità.
 
Allora ci siamo rivolti agli esperti del settore, biologi, che hanno affermato, dopo analisi dell’acqua, che quest’ultima è quasi da bere (in effetti proviene dal Bacino di Campotosto), ed ittiologi, che hanno escluso morie di pesce, e se ne sarebbero avute le prove anche visivamente.
 
In determinati momenti della giornata, a galla, ci sono grosse quantità di pesce, sopratutto amur, immessi tempo addietro di taglia decisamente piccola ed ora cresciuti in maniera rispettabile, e se si guarda con attenzione, nei pressi delle sponde, ci sono anche buone quantità di nascite di ogni specie presente nel lago.
 
Abbiamo anche incaricato un sub di esplorare ogni angolo del bacino, alla ricerca di eventuale pesce morto, ma anche questo tentativo è andato a vuoto; come ultimo ratio stiamo pensando di passare una rete sul fondo per cercare di avere delle risposte sulla presenza o meno del pesce, perchè sinceramente brancoliamo nel buio più totale.
 
Avremmo anche intenzione di ripristinare tutte le piattaforme danneggiate dall’alluvione di qualche tempo fa, il materiale è già pronto, ma sinceramente , se non veniamo a capo di questa scarsa pescosità, siamo un pò fermi…
 
 
Aggiungo io che ormai l’Overfish rappresenta un punto fermo per l’agonismo abruzzese e non solo, per tutte le prerogative di facile accesso ,di comodità, di buona pescosità, che ora non deve essere considerata solo come un ricordo, ma un qualcosa da ripristinare al più presto, lasciando nel cassetto malumori e le solite facili polemiche rivolte a qualcosa che, pur avendola in casa, non si è capaci di difendere o proteggere, come dir si voglia.
 
Come sempre , un caro saluto a tutti gli amici di Match Fishing
 
Calo Paolini
 
 
 
 
 

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