MONDIALE PER CLUBS: PICCHETTI A CONFRONTO
MARTEDI’ 11 giugno 2013
Il Campionato del mondo per clubs è terminato da due giorni e ancora sono vivi in noi i ricordi, le immagini, le voci, le emozioni e le tensioni dei concorrenti.
Un evento, quello organizzato in Brian a Torre di Mosto, che ha messo in risalto la nostra grande capacità organizzativa agli occhi delle squadre straniere partecipanti, nulla da dire, ….anche il trenino per trasportare gli spettatori sul campo gara.
Alla vigilia per tutti sembrava fosse una pratica quasi scontata per Sorti e soci ma qualcosa evidentemente non è andato per il verso giusto.
La lettura del campo gara non è stata facile ed individuare la pesca vincente durante la settimana non è stato semplice per nessuno tanto meno per la Ravanelli che per l’occasione “pescava in casa”.
Addirittura ci sono stati concorrenti che durante i primi giorni di prove hanno faticato a “bollare” ma probabilmente le soluzioni adottate erano sbagliate.
Alla fine la classifica non mente; hanno fatto bene le squadre dell’est ad iniziare dalla Serbia la quale conferma una crescita tecnica paurosa in campo agonistico seguita dalla Slovenia che su questo canale ha pescato nei mesi scorsi diverse volte fuori campo gara sfruttando la vicinanza al campo gara (100 km).
Poi la scuola ungherese che ha messo un altro timbro confermando la qualità tecnica dei magiari in campo internazionale.
Gli italiani hanno pescato con la squadra campione d’Italia Sorti, Fedeli, Bruni e Defendi con l’aggiunta del Patron Trabucco riserva Bosi.
Le impressioni post gara dei ragazzi della Ravanelli le potremo leggere nelle prossime ore con le interviste di Luca Caslini.
Ora diamo un’occhiata per curiosità ad alcuni picchetti selezionati per capire meglio la situazione e dare una lettura ai risultati.
Scopriremo che il canale se letto per il verso giusto poteva dare delle soddisfazioni.
Prova ne è il picchetto del sabato di Defendi, nominato “il muro del pianto”, che non ha dato soddisfazione all’italiano mentre lo stesso picchetto il giorno dopo ha regalato la vittoria.
Allora è stato cattivo il picchetto o andava letto in altra maniera?
Sicuramente un canale come il Brian, molto bello per la pesca all’inglese, andava sfruttato anche con altre soluzioni tecniche e su tutte la pesca del cefalo che in pochi hanno fatto ma che avrebbe potuto dare grandi soddisfazioni.
Probabilmente il giudizio che abbiamo dato a caldo sulla resa del campo gara è stato condizionato dai commenti negativi raccolti al sabato sul campo gara da diverse persone e questo non va bene perchè la pesata di tutto deve essere fatta alla fine a mondiale chiuso.
Il mondiale passa ma il campo gara per il nostro agonismo rimane e per i prossimi anni potremo contare su un impianto che sarà tra i migliori d’Italia.
Un canale che riesce ad offrire svariate pesche e soluzioni diverse non trova paragoni con nessun altro campo gara italiano e quindi occorre conservarlo per il futuro ad esempio vietando ai “cefalari” di ritornare a pescare cefali e a distruggere tutta la fauna ittica che non sia un cefalo.
Occorre prevedere la norma che su questo campo gara possa essere consentito solo il catch and relise per proteggere la fauna ittica.
La Federazione al riguardo è impegnata a trovare le soluzioni necessarie.
SETTORI E PICCHETTI A CONFRONTO
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