LETTERA AD UN AMICO…

 ROSINI-PAOLO

 PAOLO ROSINI – MINERVA ROSSOBLU’ TEAM BAZZA

 

Caro Paolo,

sono trascorsi ormai due mesi dalla tua partenza e, come puoi immaginare, la tua assenza si sta facendo molto sentire, in modi diversi, in tutti noi.

Non che le cose non vadano avanti, certamente, perché ci hai insegnato in tutti questi anni a cavarcela tra le tante situazioni che la vita ci riserva, ma non posso negarti che spesso mi manca il tuo modo di affrontare le cose, con decisione e perseveranza ma sempre con grande tatto e signorilità.

Sei sempre stato un po’ il mio alter ego: io irruento ed istintivo, tu diplomatico e costante e questo cocktail ha fatto si che ci potessimo togliere diverse soddisfazioni nei tanti anni che abbiamo passato assieme.

Ecco, questo tuo viaggio mi ha fatto anche mancare la possibilità del confronto continuo che avevamo sulle tante cose della nostra vita, sia sportiva che personale, come solo due veri amici possono fare, sia quando sono d’accordo che quando non lo sono.

Come certamente saprai, sono successe diverse cose, qui da noi. Fatti sportivi intendo, perché tu sei uomo di sport e quindi mi riferisco a quelli, naturalmente.

Avrai certamente saputo, anche in quella terra dove ti trovi, che ho avuto la buona sorte di vincere ancora un Campionato del Mondo con la “nostra” Nazionale, nostra perché rappresentativa dei nostri coetanei, quella degli “imbalzati”, come diciamo noi di Bologna, quelli che hanno vissuto i tempi d’oro dell’Agonismo italiano, i tempi dei pochi mezzi ma della passione sfrenata, quelli che ci hanno dato tante emozioni, fatto fare tante discussioni e, perché negarlo, doto anche tante vittorie.

Quelli dell’Agonismo con la “A” maiuscola.

Ecco lo sapevo! Come mi succede da un po’ di tempo, e con maggior frequenza in questi ultimi due mesi, quando parlo di queste cose mi faccio prendere un po’ la mano dalla nostalgia e rischio di diventare patetico… Ma chi se ne frega, poi!

Ti stavo dicendo dell’ultimo oro nel Campionato del Mondo, un mondiale che si era messo un po’ male il sabato e che, invece, la domenica siamo andati a vincere alla grande, quasi che qualcuno ci avesse preso per mano indicandoci una strada diversa. Non ti nego che per qualche attimo ho avuto il pensiero che ci fosse il tuo zampino dietro quella bella rimonta…

Si, perché mi hanno detto, non ricordo chi, che dalle tue parti si riescono ancora a fare cose che qui da noi, come sai bene, non avvengono quasi più: i miracoli.

E tu sei sempre stato uno che sapeva stupirci con effetti speciali e quindi…

Sarà una delle prime domande che ti farò quando verrò a trovarti!

Si, perché ci sto pensando da un po’: la cartolina dalla Signora che ci accompagna per tutta la vita è certamente in viaggio anche per me, come per  tutti. Spesso arriva troppo presto, come è successo a te, che avevi ancora tante cose da fare con me, con noi, ma è una chiamata a cui non ci si può sottrarre, come sappiamo bene.

Quando succederà a me, però, so già che sarò certamente un po’ meno triste e dispiaciuto di lasciare tutti qui, perché ho la certezza di trovare ad attendermi un grande Amico.

Ciao Paolo, mi capirai certamente se non me la sento di dirti “a presto”, ti mando comunque un abbraccio da amico ed un “arrivederci”: sono sicuro che al mio arrivo, tra tanti amici, riconoscerò subito il tuo sorriso aperto e sincero.

Con affetto

Luciano

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LUCIANO BAZZA

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