ITALIANO FEEDER: ANGELO DE PASCALIS TRIONFA PER LA SECONDA VOLTA

Nome: Angelo; Cognome De Pascalis; Segni particolari: Campione d’Italia di pesca a feeder 2013.

Iniziamo così questo articolo per comunicare il nuovo campione italiano di feeder fishing laureatosi a pieni voti nelle ultime due prove di Ostellato.

Non è stata la nebbia e neppure un canale più difficile del solito a fermare i concorrenti del campionato italiano di feeder fishing 2013 che nel campo di gara di Ostellato Valle lepri di Ostellato hanno dato vita ad un’ultima tappa di campionato entusiasmante e combattutissima.

La gara, organizzata dalla Società il Castello Maver di Ferrara con il supporto tecnico del Gioudice di Gara Luciano Benassi, ha visto al rush finale poco più di 60 concorrenti arrivati da diverse regioni d’Italia anche se in realtà dovevano essere oltre 70 se non si registravano alcune defezioni dell’ultima ora deleterie per la regolarità nei settori.

Alla vigilia dell’ultima prova si posizionavano nelle prime posizioni della classifica, con pari possibilità per aggiudicarsi il titolo italiano, un gruppetto di agonisti tra i quali Fabio Cappelletti che chiudeva in testa alla classifica con due primi dopo la seconda manche, Angelo De Pascalis, Matteo Maggi e Manuel Marchese, mentre Stefano Mariotti, Ercolanelli Antonello, Tognon Cristian, Gadda Christian e Vezzalini Massimo si posizionavano subito a ridosso con qualche penalità in più.

Non era facile quindi alla vigilia dell’ultima prova pronosticare il podio perché tutti nelle prove libere e nella seconda manche avevano dimostrato di avere trovato la giusta misura alle difficili breme ferraresi.

I concorrenti la mattina al raduno erano ansiosi di conoscere il picchetto di pesca assegnato dal sorteggio e verificare il piazzamento ottenuto il giorno precedente dal concorrente che vi aveva pescato e magari indagare sul come aveva impostato la pesca.

L’ultima prova si preannunciava avvincente e tirata per cercare quei punti necessari chi per aggiudicarsi un posto sul podio e chi invece un posto per entrare nel così detto stage competitivo riservato ai primi venti della classifica finale.

Quindi alle 9,30 iniziavano le ostilità tra pescatore e pescatore e tra pescatore e pesce, una gara nella gara, e tutti a posizionare un occhio fisso sul cimino in tensione e l’altro al concorrente più in pesca nel settore.

Dopo le prime battute i concorrenti si sono immediatamente resi conto che la pescosità era migliorata rispetto al giorno prima e che comunque la stragrande maggioranza aveva optato per una pesca molto lunga sulla linea oltre i 50 metri e nella seconda parte di gara tra i 5 e i 10 metri dalla canna sull’altra sponda.

In pochi hanno scelto, e forse sbagliando, la linea corta quella che si avvicina di più alla linea della pesca con la roubaisienne.

La nebbia fitta, presente ad inizio gara, ha indotto qualche concorrente a ritardare la pasturazione fatta di una decina di lanci con pasturatore specifico scegliendo di partire a pescare per sfruttare la pasturazione fatta il giorno prima ma poco ha contato perché qualcuno ha iniziato a macinare pesce fin da subito sia chi il fondo lo aveva fatto e chi no.

Nel primo settore pescavano due personaggi in odore di podio e già membri della nazionale come Angelo De Pascalis e Manuel Marchese, il Preston nel picchetto A3 e il Tubertini in quello A9.

Ho potuto seguire l’andamento della gara perché li vedevo entrambi molto bene, anzi Marchese lo avevo a spalla visto che il mio picchetto era l’A8, quindi ho respirato per cinque ore la tensione che andava e veniva ad ogni inarcatura della canna di uno o dell’altro.

Marchese parte per una gara a muso duro e non poteva fare altrimenti visto la posizione in classifica e sceglie bene visto che poco dopo incrocia sulla linea di pesca dei 55 metri un carassio sui due chili.

Il campione della Lenza Emiliana Tubertini pesca con fiocco di bigattini e incollato nel rochet feeder da 44 grammi misura small.

Anche De Pascalis sceglie la stessa strategia di pesca con linea lunga sui 60 metri e bigatto in colla.

Il campione della LBFItalia Fishingitalia.com parte piano come suo solito in attesa di piazzare sul tavolo gli assi che solitamente riserva verso la parte finale di gara.

Infatti il Depa sale di ritmo mentre Marchese diminuisce le catture e alla fine, nonostante entrambi non abbiano avuto una regolarità di mangiate, prevale per una chilata il campione della Preston che vince e supera in classifica anche il compagno di squadra Cappelletti che nell’ultima prova, quella determinante, mette in classifica un terzo che gli vale la seconda posizione assoluta.

Sorpresa invece al raduno, quando vengono pubblicate le classifiche, nello scoprire che la medaglia di bronzo, ovvero il terzo posto assoluto, se lo aggiudica Massimo Vezzalini un fuoriclasse che ancora prima che essere agonista è pescatore e questa sua carta d’identità gli permette a volte di leggere le situazioni, interpretarle e adattare le soluzioni anche le più strane ma quelle vincenti.

Infatti oggi chi lo avrebbe mai pensato che nella pesca a feeder si potesse fare l’assoluto di giornata pescando con il piombo stile “la pesca del nonno” ? ebbene si, Vezzalini l’ha fatto e ha ragionato con un mix di esperienze maturate dopo tanti anni di pesca al colpo e feeder.

Un buon fondo iniziale di pastura e poi durante la gara solo il piombo con l’unica esca sull’amo per chiudere la pratica con circa 15 chili di breme pescate li dove solitamente osano quelli della roubaisienne.

Il Vez, quatto quatto, con un colpo di reni avanza in classifica e chiude in terza posizione che gli serve solo per la gloria ma non per il resto visto che anche lui fa già parte della nazionale feeder e tra qualche settimana volerà con la squadra in Sud Africa per cercare l’impresa mondiale.

Un bel campionato che eleva il tasso tecnico rispetto agli anni precedenti con la truppa del colpo ad integrare quelli puri del feeder e l’avvio del campionato nazionale a squadre, in previsione per il prossimo anno, apre nuovi scenari di sviluppo e crescita ulteriore per una specialità, quella del feeder, che sembra attirare la curiosità di molti pescatori amatoriali.

Ecco allora che occorre cavalcare l’onda della passione favorendo lo sviluppo dalle province con campionati locali per evitare che l’esasperazione agonistica prenda subito il sopravvento come nella pesca al colpo.

E siamo alla fine, Angelo De Pascalis vince il tricolore dimostrando che lo scudetto conquistato ad Ostellato è l’ennesima prova di forza di un personaggio bravo e competente, che dedica al feeder tutto se stesso e quindi è giusto che sia ancora una volta il primo della classe in Italia.

Bravo Angelo, dopo l’Italia il mondo!

A. S.

 

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IL FILM FOTOGRAFICO DEI MOMENTI FINALI

DEL CAMPIONATO ITALIANO

 

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