ITALIANO INDIVIDUALE FEEDER: ED ORA PARLI CHI HA VINTO

Il titolo italiano individuale è andato ad Angelo De Pascalis che ho avuto l’onore di conoscere meglio da quando anch’io mi sono aggregato umilmente a questo mondo.
Anch’io come farebbero tutti mi sono avvalso dei suoi consigli e devo dire che seppure lo abbia poi incontrato come avversario non mi ha mai negato le informazioni necessarie per farmi pescare in condizioni accettabili.
Essere campione non significa solo vincere e salire sui podi ma lo si diventa anche con i comportamenti, con lo stile, con la passione che ti trasmette, con l’amicizia e la cordialità che non deve mai mancare nel rapporto con gli altri.
Angelo De Pascalis è diventato campione italiano anche per queste caratteristiche e quindi gli tributiamo nuovamente un grande applauso per lo scudetto che si è cucito sul petto per la seconda volta.
Angelo De Pascalis parteciperà tra pochi giorni al mondiale in Sud Africa con la nazionale di feeder e siamo certi ce la metterà tutta insieme agli altri azzurri per migliorare il quarto posto ottenuto l’anno scorso in Belgio.
Nella finale di Ostellato ho avuto la possibilità di pescare nel suo settore, lui A3 ed io A8 e alla fine oltre ad averlo seguito nei minuti successivi al fischio finale dove la tensione si tagliava con il coltello ho assaporato l’emozione che ha vissuto per la notizia della vittoria.
E in quel momento, dove ancora non aveva fino in fondo realizzato il successo raggiunto, gli ho estorto un commento a caldo mettendogli il microfono sotto al naso e queste sono le sue dichiarazioni integrali del post vittoria.

podio

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Allora Angelo sei diventato campione italiano al termine di questa esaltante annata agonistica che ti ha visto sempre al vertice a dimostrazione che sai interpretare bene questa tecnica e soprattutto il canale di Ostellato. Intanto complimenti per questo grande successo e ti chiediamo di raccontarci la tua gara..
Grazie Alessandro, come sempre sei sempre super puntuale la mia gara è stata non troppo difficile perché avendo un picchetto buono è semplice radunare i pesci e fermarli è un po’ più facile ecco..
Sono andato bene all’inizio dove ho raccolto un po’ di pesci ma alla fine mi si è fermato tutto e il grande Manuel stava recuperandomi velocemente e se la gara avesse durato altri dieci minuti non ce l’avrei fatta.

Angelo in molti hanno giudicato questo canale abbastanza difficile per il suo standard sia nella prova del sabato che in quella della domenica ma secondo te , dall’alto della tua esperienza come andava affrontato il pesce di questo canale?
Pochi bigattini all’inizio per poi aumentare gradatamente per poi arrivare alla fine a portare i pesci sul picchetto e raccogliere tutto quello che c’era da prendere il rischio di questa impostazione è quello di portare i pesci grossi oppure di uccidere il picchetto.
Io solitamente negli ultimi 40 minuti aumento la dose per riuscire a prendere qualche pesce grosso ma oggi non mi sono entrati..

Tu hai fatto cinque ore di pesca a che distanza?
sui 65 metri

nella parte finale di gara non sei andato a vedere se sotto le canne c’era qualche pesce?
si ci sono andato ma avevo dello sporco sul fondo e così ero sicuro che non avrei preso un pesce.

Allora Angelo adesso che sei ufficialmente campione d’Italia ci vuoi svelare quali sono stati i prodotti e le attrezzature utilizzate per diventare campione d’Italia?
Guarda Alessandro anche se la temperatura dell’acqua è un tantino diversa come fondo iniziale abbiamo adottato io e la mia squadra la solita pastura, Tiger Fish, F1 e Match e poi devo dirti di avere aumentato la dose del pellet rispetto all’inizio del campionato e infatti sia ierio che oggi anche se il canale era difficile io sono riuscito a superare gli 8000 punti quindi diciamo che ha reso, poi ho i soliti imamncabili vermi, e i bigattini incollati.

Ecco parliamo delle esche qualì’è quella che ti ha reso di più durante le cinque ore?
diciamo che il verme mi ha tradito un po’ ma il ver de vase e gli orsetti sono stati gli inneschi migliori.

Il pellett come lo usavi?
in mezzo alla pastura diciamo che utilizzavo più pellett che pastura.

Hai catturato anche dei pesci di taglia, ci sveli anche quali prodotti ha i utilizzato?
si ho usato un terminale dello 0,17 e un amo del 10

Usi ami Preston per insidiare le sospettose breme giusto?
Si senza dubbio, prodotti che io uso a senso unico il 344 e il 355, il primo per far fronte a inneschi delicati come lo è il fouille mentre il secondo amo è il 355 che utilizzo per pesche a lunga distanza per grossi pesci.

Ti ricordo comunque che nel feeder bisogna portare a casa tutto il pesce possibile.

Ma che feeder hai utilizzato per questa pescata vincente ad Ostellato?
si ho utilizzato il Ducht Master
Bene Angelo da alcuni anni sei al vertice dell’agonismo feeder e ancora una volta hai messo la tua impronta su questo italiano individuale e se non ricordo male ne hai vinti altri..
Si questo non è il primo scudetto tricolore che vinco, la prima volta è stato 2 anni fa ma ho provato sensazioni diverse mentre questo titolo ha più valore e avere vinto il titolo italiano significa per me tanto davvero.
Per me era troppo importante fare bene
Angelo e dopo l’Italia il mondo..
si incrociamo le dita
Bene ancora tanti complimenti

 

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FABIO CAPPELLETTI

E dopo l’intervista al campione italiano passiamo al suo compagno di squadra e di podio FABIO CAPPELLETTI-ASD TEAM LBFItalia – fishingitalia.com

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Fabio, per prima cosa complimenti per essere arrivato secondo dietro ad un grande campione come Angelo De Pascalis?
Grazie, arrivare secondi alle spalle di Angelo è un onore, lui è un vero campione.

Ma sei piu’ contento del risultato raggiunto o rammaricato per aver perso il tricolore per solo mezza penalita’?
Nessun rammarico, sono molto contento del risultato, tenuto soprattutto conto del fatto che per me questa era la prima partecipazione al campionato italiano.

Nelle tre prove di questo avvincente campionato di feeder hai fatto due primi e purtroppo un terzo nell’ultima gara, dove sei stato battuto da Vezzalini, che ha fatto una pesca inaspettata e da Govi Mirko, pensi di aver sbagliato qualcosa in questa prova?
Sicuramente si, avrei dovuto impostare le linee diversamente e credere maggiormente alla linea corta, cosa che Vezzalini ha fatto (e i risultati gli hanno dato ragione.)

Ci racconti le tue gare del sabato e della domenica ?
Al sabato ho impostato la gara sulla linea dei 50 metri facendo una pasturazione a base di caster e vermi, ma non ha reso molto così ho deciso di provare ad accorciarmi sui 30 metri e qui ho catturato alcuni pesci importanti, le ultime due ore di gara le ho invece fatte a ridosso della sponda opposta e anche qui sono riuscito a catturare alcune breme di taglia che mi hanno permesso di vincere il settore.
Alla domenica ho riproposto le stesse linee del giorno prima, ma purtroppo non hanno reso come sperato, solo sui 30 metri ho catturato qualche breme “come si deve”. Ho provato allora a pescare sulla linea corta e qui ho trovato pesce con buona regolarità, ma purtroppo era troppo tardi per raggiungere Vezzalini e Govi.

Che tipo di pastura ed attrezzature hai utilizzato?
Per la pesca a lunga distanza ho usato una canna potente come la Dutch master 80 grammi con pasturatori da 40 grammi, per la linea fino ai 50 mi piace usare le Absolute Feeder nelle misure da 11,6 e 12,6 piedi. Pasturatori Openend o Dutch master nelle grammature da 30 e 40 grammi. Terminali del 12 e 14 con ami dal 18 al 14. Pastura ho usato il solito mix che ormai ad Ostellato è una garanzia, ovvero F1 e Tiger Fish di Sonubaits

A quale distanza hai pescato?
Fondamentalmente ho impostato le gare a 50 / 60 metri o a ridosso della sponda opposta, ma anche la linea corta a 30 metri o cortissima a 15 hanno detto la loro.

Hai catturato solo breme e di che dimensioni?
Si, solo breme, al sabato erano tutte piuttosto grosse, vicino al kilo, alla domenica invece anche qualcuna più piccola.

Ti aspettavi che ad Ostellato il secondo giorno di gara, i pesci rispondessero cosi’ bene?
Onestamente no, al sabato è stata una gara molto difficile, il pesce era svogliato e le mangiate non avevano una regolarità importante, i pesi fatti lo dimostrano. Anche per la domenica mi aspettavo una gara ancora molto complicata.

Cosa ne pensi del fatto che purtroppo c’erano diversi posti vuoti nei vari settori, di chi non ha partecipato a queste due finali, senza dare preavviso?
Penso che sia una brutta abitudine che in qualche modo vada evitata, ma onestamente non saprei come!

Sei molto giovane, ma quanti anni sono che vai a pescare?
A parte una piccola parentesi da bambino, ho iniziato a pescare a feeder solo 4 anni fa, è stato amore a prima vista.

Pratichi solo il feeder o anche la pesca al colpo?
Riesco solo a dedicarmi al feeder, non ho abbastanza tempo libero!

Con quali societa’ sei stato tesserato in passato?
Ho sempre militato nel TeamLBf Italia

La cosa che ami di piu’ di questa tecnica che sta avendo un grande successo finalmente anche in Italia?
Mi piace il fatto che sia estremamente catturante e che renda in qualsiasi periodo dell’anno, fare cappotto è davvero molto difficile!

C’è qualcuno in particolare che ti consiglia su come impostare le varie gare o ti fidi solo del tuo istinto?
Diciamo che con il team facciamo un ottimo lavoro di squadra, anche se poi ovviamente le intuizioni personali possono essere determinanti.

Il campione che ammiri di piu’ italiano o straniero?
Senza ombra di dubbio Angelo DePascalis, che oltre ad essere un campione è anche un caro amico.

Che lavoro svolgi e riesci a farlo combaciare con questo sport?
Sono un ingegnere in telecomunicazioni e di solito riesco a ritagliarmi una giornata alla settimana per pescare ed allenarmi, ma questo spesso va a discapito della famiglia.

Ti alleni spesso e di solito dove vai ?
Se devo preparare una gara cerco di trovare il posto più simile al campo gara più vicino possibile a casa e faccio allenamenti specifici sul tipo di pesce che dovrò insidiare durante la gara e sulle distanze che penso saranno più redditizie, ad esempio per preparare le gare di finale sono andato molte volte al bacino di Tencara in Navigablie.

Essere entrato nel giro del club azzurro di feeder, è sicuramente un sogno avverato, ma ora cosa ti aspetti da questo hobby?
Il mio sogno sarebbe quello di poter trasformare questo hobby in un lavoro, ma ovviamente rimane un sogno. Spero solo di riuscire a confermarmi a questi livelli e poter rappresentare la mia nazione in una manifestazione mondiale.

Perche’ un giovane dovrebbe scegliere questa tecnica di pesca invece che un’altra?
Il feeder è sicuramente più abbordabile dal punto di vista economico rispetto alla pesca al colpo e poi è molto catturante… quindi cosa c’è di meglio?

Utilizzi tutti prodotti Preston, ma qual è quello che ti piace di piu’ in assoluto?
E’ difficile dirlo, i prodotti Preston sono tutti di ottimo livello e per la pesca a feeder penso siano il meglio; le Absolute però sono sicuramente le mie canne preferite.

Cosa ti piace di questo marchio?
Mi piace il fatto che offre a chi pesca a feeder tutto quello di cui ha bisogno, dalle canne al più piccolo degli accessori.

Parteciperai nei primi giorni di novembre alla grande festa del 2° Preston Day che si terra’ ad Umbertide?
Purtroppo no, gli impegni di lavoro non me lo permettono.

Che tipo di siti internet o giornali segui per restare sempre aggiornato con le novita’ del mondo della pesca?
Leggo tutti i giorni MatchFishing.

Vuoi ringraziare qualcuno?
Si, in effetti ho tante persone da ringraziare, su tutte Bersani Franco perché è stato lui che mi ha trasmesso la passione per questo sport e quindi questo risultato è anche un pò suo e poi vorrei ringraziare Massimiliano DePascalis perché durante questa stagione agonistica mi è stato davvero molto vicino.

Grazie mille per la tua gentilezza, a presto.
Grazie a voi per lo spazio che mi avete dedicato e complimenti per il grande lavoro che fate.
Un saluto agli amici di MatchFishing

 

E adesso ci sembra giusto ascoltare la voce di un vero protagonista di questo italiano feeder, Massimo Vezzalini, il quale dopo tanti anni di pesca al colpo, ha deciso di avventurarsi nel feeder.

Massimo Vezzalini è l’unico concorrente in Italia di tutti i tempi ad essere nei due Club Azzurro quello del colpo e quello del feeder.

Mai nessuno prima di lui era riuscito ad ottenere tanto.

 

MASSIMO VEZZALINI

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Complimenti Vez , sempre in gara e sempre sul podio, sei scatenato quest’anno, ma per vincere come fai te quante ore dedichi alle prove?

Ciao Alessandro, grazie dei complimenti, devo dirti che la settimana scorsa, sabato e domenica, ho avuto la possibilità di andare ad Ostellato per provare alcune soluzioni per cercare un alternativa alle solite distanze e sistemi di pesca che solitamente tutti adottano.

Dove hai pescato nella due giorni di Ostellato?

a 55 mt poi 70, poi sulla sponda opposta, oppure sotto riva con un fondo di pastura e esche varie, ma niente fouilles!!!!!

Hai usato il fouille e il ver de vase?

Mi sono chiesto come si poteva fare per catturare le breme utilizzando il fouilles a feeder, me lo sono chiesto, perchè nessuno sapeva come fare, chi ci aveva provato non aveva ottenuto risultati soddisfacenti. Allora visto che nella pesca al colpo qualche volta il fouilles l’ho utilizzato ho pensato bene di fare la stessa cosa, cioè di buttare il pongo con dentro le esche. Da prima ho provato la terra di somma con aggiunta di fouilles e pinkies morti, poi ho provato la pastura impongata con l’aggiunta di fouilles e casters, quest’ultima soluzione è stata quella che mi ha dato più risultati, soprattutto di taglia e quindi l’ho adottata.

Stessa strategia della pesca al colpo…

Si è vero in fondo il feeder somiglia molto alla pesca al colpo…Per rendere tutto più simile alla pesca al colpo, dove per almeno un’ora non pasturo più, ho iniziato a pescare con il piombino..

Prego?

Si si con il piombino e non con il pasturatore, primo per non disturbare il pesce e soprattutto per non creare una competizione alimentare sul fondo andando ad incrementare di continuo con altra pastura.

Parlaci della distanza di pesca..

La distanza di pesca che ho scelto è stata la stessa della rouba cioè 13 mt al cimino della canna. Ho catturato 108 pesci al sabato da primo di gara dove la taglia era molto piccola circa se non ricordo male per 9200 gr. mentre la domenica ho fatto 86 pesci per un peso attorno hai 15 kg.

Parlaci dei prodotti che usi qui ad ostellato

Ho utilizzato la Trinity feeder 11″ Tubertini, con una vetta da 1/2 oz, mulinello Vertigo 5500 caricato con il nylon Spinner diam 0,18 amo serie 18 bronzato N15, terminale lunghezza 50cm Tubertini Next.2 kg turbo black + 1kg gold medal brown+2 buste di brasem al caramello van den eyden 300 gr di casters e 1/8 di fouilles. innesco ver de vase.

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MARCO MAZZETTI

 

Ed ora sentiamo il mio compagna di squadra Marco MAZZETTI che lo sentiremo molto spesso.

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Bravo Marco, un’altra buona prestazione da mettere nella scatola dei ricordi belli…ci racconti dove hai pescato?

Sono capitato per due volte consecutive nel settore C il settore della curva molto irregolare infatti i piazzamenti venivano fatti nei primi 5 numeri mentre calava molto la pescosità nei 5 picchetti finali del settore che si trovavano in piena curva.

Parlaci della gara di sabato

Il sabato ero il numero 5 e ho vinto, oggi sono capitato numero 10 e sono riuscito a fare il terzo a 10 grammi dal secondo e 600 grammi dal primo.

Ma come sei partito?
Sono partito a 55 metri con 30 grammi con pastura e caster nel pasturatore con un amo del 14 e tre bigattini a penzoloni poi data la scarsa pescosità ho calato la misura dell’amo fino al 20 innescando bigattini vivi, alternando i bigattini incollati dentro il pasturatore.

Sei soddisfatto dei risultati?
Sono soddisfatto del mio risultato pensandoci bene non potevo fare altro dati i picchetti sui quali ho girato il mio obiettivo era entrare nel club azzurro e alla fine ci sono riuscito considerando anche che questo è il mio primo anno che pesco a feeder avendo cominciato questo inverno.

PER MF ALESSANDRO SCARPONI
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