LA PESCA IN PALIZZATA

LA PESCA IN PALIZZATA

una scogliera davanti al mare aperto…
….un mondo pieno di acqua e di pesci.

A partire dai primi giorni di aprile, quando il sole inizia a trafiggere la nebbia, il pescatore da “palizzata” sa che i primi paganelli (ghiozzi) o (grattasassi) possono beccare.
La pesca del paganello è una delle più semplici e può essere praticata anche dai bambini.
Si pesca a fondo fra i sassi della palizzata o scogliera usando come esca preferibilmente la cozza fresca.
Quando si trova il punto giusto per pescare in poco tempo si può anche riempire un secchio di pesci.
L’unica attenzione che il pescatore deve avere è quella di non aspettare a lungo dopo la “beccata” altrimenti il paganello si infila sotto un sasso e così ci si lascia l’”attacco”.
Gli orari buoni per la pesca del paganello sono quelli dell’alzar del sole e durante il cambio di marea, sempre che non tiri il vento di “garbino” nel qual caso non si pesca il “pesciolino”.
Il paganello può raggiungere al massimo i 12/14 cm di lunghezza.
La sua carne è ottima soprattutto all’interno di un fritto misto.
Eccezionale, per gli intenditori, è il brodo di paganello utile per un buon piatto di passatelli.
Comunque sia, la pesca del paganello è un buon viatico per invogliare il pescatore alle prime armi ad apprezzare la pesca in mare.
Con il tempo e la passione ci si può cimentare nella pesca dei pesci più “nobili” come l’orata, la spigola, i cefali ma questa … è un’altra storia.
Sergio Modanesi (Pescatore da palizzata)

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