IL MOSTRO DEL LAGO DEL SOLE

CATTURATO IL GRANDE INCUBO DEI PESCATORI FORLIVESI


PESCA SPORTIVA: IL SILURO HA CEDUTO ALLA CANNA DEL GIOVANE ANDREA TURCI

Finalmente l’incubo dei pescatori forlivesi è terminato.
Il “mostro” del Lago del Sole è stato catturato e la sua enorme e sinistra mole è rimasta appesa ad un gancio al lago per essere osservata da tutti.
A mettere la parola fine a questo bestione, che per soddisfare la sua fame doveva divorare decine di chili di pesce al giorno, è stato un giovane pescatore di Forlì: Andrea Turci il quale ancora oggi fatica a nascondere l’emozione per la cattura più importante della sua vita.
E proprio da Andrea il giorno dopo, ancora in preda all’emozione mi ha raccontato come è andata:
“erano le 17,30 di venerdì 22 febbraio ed ero in pesca da alcune ore nel tentativo di insidiare carpe e storioni con la mia tecnica preferita il carp fishing. Per la verità la battuta di pesca non era andata male, considerato che ero riuscito a catturare due storioni da 13 e 6 chilogrammi oltre ad alcune carpe da 4 / 5 chili. Ad un certo punto ho visto uno strano allentamento del filo e così ho pensato di recuperare per rilanciare l’esca nel lago ma il recupero era impossibile perché l’amo sembrava agganciato a qualche ostacolo sul fondo. Così ho provato a dare alcune ferrate decise senza ottenere alcun cedimento della lenza. Quando mi stavo convincendo di strappare la lenza ho notato il filo che iniziava a muoversi, non poteva essere un ramo che trainava la mia lenza;
ma poi la forza del pesce cominciava a farsi sentire sulla canna e solo così mi sono reso conto che la sotto doveva esserci qualcosa di inimmaginabile visto la forza con cui cercava di lottare.
E’ stata la mezz’ora di più dura della mia vita con la canna in mano, perché avevo nelle braccia la mia forza contro quella di questo gigante di acqua dolce.
La mia canna, una Shimano Best Master si piegava come non l’avevo mai vista prima ed il mulinello Okuma, sul quale avevo montato del filo del 35, faceva sgranare la frizione ma ha fatto bene la sua parte fino in fondo.
Ma l’emozione, fino a farmi tremare le gambe e le mani, mi ha assalito dopo avere visto affiorare la sagoma scura, enorme, interminabile di quel mostro che avevo agganciato.
Un animale dal peso vicino ai 70 chilogrammi e della lunghezza di due metri. Una vera forza della natura contro il quale in parecchi erano incappati in passato ma sempre senza successo.
Infatti sul corpo erano presenti i segni di tante battaglie vinte contro le lenze dei pescatori: grossi ami ancora conficcati in diverse parti del corpo”.
Negli ultimi anni questa montagna di muscoli era diventata l’incubo del gestore del lago, Ravaioli Jader, il quale si vedeva costretto ad immettere pesce in continuazione per alimentare la pesca sportiva ma purtroppo la maggior parte andava a finire tra le fauci del mostro del Lago del Sole di Forlì.
E così venerdì 22 febbraio è stata una giornata storica sia per i pescatori abituali del lago che finalmente possono pescare senza più dover dividere le prede con il mostro, sia per il gestore del lago che per anni le ha provate tutte per catturare questo grosso bestione ma sempre senza fortuna.
Il grosso siluro, dopo mezz’ora di dura lotta, è stato salpato sulla riva agganciato con un grosso uncino da alcuni pescatori presenti tra i quali anche il padre di Andrea, Turci Valdimiro.
Mentre il pesce si dimenava fuori dall’acqua dalla bocca fuori uscivano alcune grosse trote che aveva ancora tra le tagliole della gola.
I pescatori vedendo un grosso rigonfiamento della pancia hanno provveduto ad inciderla ed hanno estratto diverse trote che erano state evidentemente il suo pranzo di giornata.
Il siluro, d’altra parte è un pesce che mangia di tutto, non solo pesce, anche uccelli e addirittura in diversi casi ha attaccato anche i cani dei cacciatori nelle valli.
Turci Andrea sull’onda della passione per la pesca, insieme ad alcuni suoi amici sta costituendo a Forlì un club specifico di carp fishing.
Gli interessati possono chiedere informazioni alla FIPSAS di Forlì Cesena.

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