PO DI VOLANO: CLUB AZZURRO 2009 AL VIA DA MEDELANA

30 Aprile 2009 autore autore 684 Views 0 Commenti

Il campionato riservato agli agonisti del Club Azzurro, che si svolgerà nel corso del 2009 in sei prove, è partito sabato 14 marzo 2009 da Ferrara e precisamente la prima e la seconda prova si sono disputate sulle acque PESCOSISSIME del Po di Volano in quel di Medelana. La giornata si è presentata ottima sotto tutti gli aspetti: condizioni meteo, comodità campo di gara, grande pescosità e affluenza del pubblico. Era dai tempi di Ostellato “anni 80” che da queste parti non veniva organizzata una competizione di alto livello, eccezion fatta per la finale del campionato italiano individuale che si è svolta l’anno scorso nel Circondariale in zona Vallette. La gara ha avuto inizio con i cinque minuti riservati alla pasturazione pesante. Molti agonisti nei cinque minuti hanno scaricato in acqua chili e chili di prodotto per fare il fondo e nel caso di Simone Carraro della Lenza Emiliana Tubertini, per esempio, lo si è visto lanciare in acqua nei cinque minuti iniziali ben 13 bocce di pastura grosse come pompelmi (vedi foto sotto) e altre 8 bocce di solo terra e fouillis della dimensione di un’arancia . Quando le lenze hanno iniziato a girare in acqua gli agonisti hanno cominciato subito a catturare e a mettere in nassa le prime breme. Le lenze sono state montate sia con galleggianti a “vela” sia con galleggianti tradizionali. D’altra parte la spinta della corrente richiedeva grammature non inferiori ai sei grammi anche se nelle scatole lasciate sull’argine si scorgevano ancora i super vela da 50 grammi utilizzati solo qualche giorno prima. In questa gara 1 si sono realizzati pesi importanti superiori ai dieci chili, che hanno messo a dura prova la tenuta fisica degli atleti, grazie alla cattura di tantissime breme che stanno diventando il nuovo eldorado alieutico per molti campi di gara italiani. Si sono visti anche alcuni carassi enormi e qualche carpa di alcuni chili che come sempre hanno fatto la differenza alla pesa finale. Le geometrie delle lenze erano svariate: qualcuno ha pescato con una spallinata distribuita in 40 centimetri a chiudere sul bulk mentre altri hanno preferito pescare con bulk a 30 centimetri dall’asola, due pallini fissati a 15 centimetri e uno sull’asola. Gli ami utilizzati secondo il mio parere non erano certamente piccoli visto l’energia con la quale veniva recurato il pesce. Ho osservato attentamente l’azione di pesca di diversi big, come Carraro, Bosi, Marcoionni, Premoli, Frigeri e altri ancora ed ho potuto notare che il pesce veniva catturato bene quando la trattenuta del galleggiante veniva lasciata in passata ma sempre e rigorosamente passando sopra la zona alimentata con la pastura. In ogni modo, determinante per il buon esito della pescata, è stata la pasturazione continua fatta di bocce di pastura e terra farcita di fouillis e raperini rossi lasciate cadere in acqua con l’ausilio della scodella. Sull’amo quasi tutti hanno utilizzato il ver de vase ma ho notato che chi ha innescato un raperino rosso e un ver de vase ha portato a guadino pesci di taglia maggiore. E infatti in alcuni settori la taglia delle breme è stata determinante per aggiudicarsi posizioni di prestigio in classifica. Questo è stato, a grandi linee, il resoconto di quanto ho potuto osservare. Sul link a destra di questa pagina potete trovare, oltre alle classifiche, anche l’autorevole commento di Antonio Fusconi. Per concludere alcuni numeri su questa due giorni del Club Azzurro: i 50 agonisti nelle tre ore a disposizione hanno catturato in gara 1 ben kg. 756,200 di pesce con una media procapite di kg. 15,124 mentre in gara 2 sono stati catturati kg. 695,890 di pesce per una media individuale di kg. 13,918. Dopo due prove si insediano al comando con 2 penalità Genovesi Marco (Soc. Il Vairone Maver e Fini Andrea dell’Oltrarno Colmic Firenze; al terzo posto si piazza Frigeri Rodolfo dell’Oltrarno Colmic con 3 penalità. Un saluto a tutti, da Alessandro Scarponi di

SIMONE CARRARO DURANTE LA PASTURAZIONE PESANTE