Campionato Europeo di categoria “Forze di Polizia”

Campionato Europeo di categoria

“Forze di Polizia ”

Tevere (Ponzano Romano)

4 e 5 Settembre 2009

Un saluto agli amici di Match fishing dalle sponde del Tevere a Ponzano Romano, dove si è da poco svolta l’edizione 2009 del Campionato Europeo (E.P.F.C.) riservato agli appartenenti alle Forze di Polizia. 105 concorrenti provenienti da: Olanda, Inghilterra, Irlanda, Belgio, Germania, Ungheria ed Italia, si sono dati appuntamento sulle rive del Tevere romano, per aggiudicarsi il prestigioso titolo.

corbelli marcello
MARCELLO CORBELLI DI MATCH FISHING CON UNA SUPER BREME

L’incarico dell’organizzazione se lo è assunto il Gruppo Sportivo della Polizia Municipale di Roma, tramite la sua colonna portante, Pino Ercolani il quale ha regalato agli amici d’oltre confine l’avvolgente emozione di una gara sulle sponde del fiume che scorre attraverso la città eterna, pulito e sistemato a puntino per l’occasione. Uno spettacolo davvero suggestivo.

Ma veniamo alla gara. Il Campionato si articola in due distinte prove tecniche di cinque ore ciascuna: il primo giorno con “canne fisse”, il secondo giorno con “canne a mulinello”.

Premesso che la prova tecnica con mulinello prevede anche il ledgering nella sua completezza, per noi che non usiamo il feeder in gara, questo è da sempre un grave handicap rispetto ai nostri avversari, che invece praticano intensivamente questa forma di pesca.

Detto ciò rimane facile intuire che l’impostazione di gara della compagine italiana ha bastato tutto sulla prima prova, nel tentativo di accumulare più punti possibile, così da presentarsi al secondo appuntamento con un margine tale da assorbire l’inevitabile colpo d’ariete, in arrivo con le canne da feeder.

Purtroppo però, già dai giorni precedenti la gara, avevamo rilevato una pesca stranamente povera, pochi pesci e da prendere nelle prime frazioni di gara. Ma c’era anche un’altra importante novità: i grossi gardon, cattura prevalente fino a qualche settimana prima, sembravano quasi scomparsi, ed al suo posto si era fatta avanti di una notevole popolazione di breme, per giunta di dimensioni interessanti, ma non era un buon segno, poiché questo giocava a favore dei nostri avversari, esperti conoscitori di questa specie.

Al segnale d’inizio della prima prova vengono calate in acqua lenze mediamente più pesanti, rispetto alla velocità dell’acqua: due, tre grammi, dove ne bastava uno, questo per stare più fermi sulla zona di pasturazione. Prendere il prendibile per poi ricercare il ricercabile. Era tutto chiaro, se non fosse che, le breme, e grosse, le hanno prese coloro i quali sanno dare del tu a questo pesce, mentre gli altri, soprattutto noi italiani, si sono dovuti rifugiare nella ricerca dei cavedani di Ponzano, giunti a tiro di lenza solo nella parte finale della gara, in seguito ad abbondante pasturazione con bigattini poco incollati, ma con molta ghiaia. Risultato finale? Ce le hanno suonate di santa ragione.

BREME DA 4,9 KGBREME DA KG. 4,9 PER UN AGONISTA OLANDESE

Nonostante le superlative prestazioni del romano Stefano Fornari ed Ezio Fantini di Riccione,vincitori dei loro settori (di 21 concorrenti), le squadre italiane uscivano dalla prima prova solennemente barcocchiate. E questa doveva essere la gara da vincere a mani basse, figuriamoci cosa sarebbe successo all’indomani, quando le canne da ledgering l’avrebbero fatta da padrone.

Non c’erano dubbi, eravamo seriamente nei guai. Tutto sembrava ormai compromesso, ma gli italiani hanno sempre qualche l’asso nella manica da tirar fuori al momento opportuno. Per l’occasione di assi ne avevamo trovati addirittura due, Nando Carnevale e Francesco Di Veronica, due punte di diamante della pesca con il feeder, noti ai lettori di PescaIn, due preziosi amici, venuti a farci visita nei giorni precedenti la gara e che ci hanno dato una frettolosa, ma essenziale infarinatura su quella tecnica, a noi, così poco conosciuta. Il tempo non è stato molto, ma sufficiente per farci sentire meno a disagio.

foto marcello 001
LA GROSSA BREME CATTURATA DAL CONCORRENTE OLANDESE

Tanto meno a disagio al punto che, nella gara del giorno successivo, quello che sembrava ormai perduto è stato in gran parte recuperato. I temuti avversari si sono trovati di fronte degli agguerriti neo feeder-man, che hanno dato del filo da torcere alle fortissime squadre inglesi ed olandesi, tanto che il Milanese Ettore Caruso ha vinto di prepotenza il suo settore e, credetemi, non è cosa da poco.

Alla fine le squadre italiane sono uscite a testa alta portando il Team Italia, formato in seguito alla selezione dello scorso Campinato Italiano, composto da: Giuseppe Pizza(Carabiniere), Stefano Fornari (Polstrada), Luigi Albarano(P.S.), Stefano Gramigni(Polizia Municipale Firenze) e Marcello Corbelli(Polizia Municipale Siena), sul terzo gradino del podio, dietro alla corazzata Inglese

Metropolitan U.K., Team Campione d’Europa 2009, ed alla seconda classificata, West Midland U.K..

Sempre d’oltre manica anche il podio individuale, conquistato dall’inglese Martin Barret, con 4 penalità, secondo il belga Gustaf Daems, 4 penalità anche per lui, terzo l’irlandese Ernie Henderson, pure lui 4 penalità.

Prestazioni d’eccellenza quelle del milanese Ettore Caruso, sfortunatissimo quarto ad una sola penalità dai vincitori, e del suo concittadino Giancarlo Manzelli, quattordicesimo in classifica generale.

Alla fine, come di prassi, tutti a tavola per la cena di gala e per la cerimonia della premiazione, dove facevano bella mostra di se i ricchi premi in natura, delle ditte COLMIC e STONFO, sponsor della manifestazione.

Le classifiche complete, il reportage fotografico delle varie fasi della presentazione e della premiazione, sono visibili alla pagina “pesca” del sito internet www.ansea.it
Marcello Corbelli

MEDAGLIA DI BRONZO
LA SQUADRA ITALIANA MEDAGLIA DI BRONZO

IL CAMPIONE EUROPEO 2009
IL PODIO INDIVIDUALE: Gustaf Daems, Martin Barret, Ernie Henderson

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *