LAGO DI FANO: CARASSI BELLI E POSSIBILI

Siamo a metà gennaio 2011, ancora in pieno inverno, il freddo e le nebbie dominano queste giornate grigie e umide e l’unica nota positiva è l’allungamento delle ore di luce.

Presto arriveranno temperature più miti e allora la macchina dell’agonismo ripartirà con tutti i campionati a richiamare migliaia di agonisti in tutta Italia a sfidarsi con le più svariate tecniche.

Qualcuno afferma che nel 2011 ci sarà il ritorno della pesca all’inglese con alcuni campi di gara che favoriranno questa tecnica.

Parliamo del Brian, del Circondariale di Ostellato, della Fiuma a Boretto, del Cavo Lama a Novi di Modena, delle Acque Alte a Crevalcore di Bologna e così via..

Ma per arrivare preparati a questi appuntamenti agonistici qualcuno, in qualche angolo sperduto di questo nostro caro “stivale”, si sta allenando con la pesca all’inglese.

Nelle Marche, a pochi chilometri dalla Romagna c’è un lago di discrete dimensioni e dalla profondità notevole che sa regalare anche in questo periodo di freddo intenso incredibili pescate di carassi.

Eravamo impazienti di vedere in faccia i famosi carassioni di Fano e così abbiamo deciso di visitarlo armati di canne e di macchina fotografica.

Arriviamo alle 10,30 e troviamo una ventina di agonisti riminesi intenti a sfidarsi in una gara sociale rigorosamente a tecnica inglese.

Prima di appostarci lungo le sponde del lago, per curiosare, ci siamo sparati una bella piadina e prosciutto servita al bar del lago, uno chalet di legno molto accogliente.

“La presenza di carpisti e inglesisti, riferisce il gestore del lago, è costante durante tutto l’inverno perchè in questo lago sono presenti una quantità industriale di grosse carpe e tanti carassi di taglia media variabile tra i 400 e 800 grammi e le mangiate sono sempre assicurate”.

Il lago, denominato Club House, è situato in prossimità di un aereoporto a ridosso dell’autostrada A14 e la sua caratteristica è la comodità visto che le auto possono essere lasciate ad un metro dal picchetto di pesca.

La profondità del lago, come detto, è notevole e nel mezzo raggiunge anche di 15 metri ma niente paura… il pesce dal fondo sale velocemente a mezz’acqua richiamato dalla pasturazione continua per mangiare l’esca offerta sull’amo.

Servono canne inglesi lunghe non meno di 4,50 mt. e che possano lanciare galleggianti fino a 40 grammi.

Il lago è grande e spesso tira il vento e così per poter stare fermi con il galleggiante in acqua è consigliabile utilizzare quelli di grammatura compresa tra i 30 e i 40 grammi.

Serve una canna d’acqua nel caso vogliate pescare con lenza fissa oppure una lenza con lo scorrevole mettendo sotto una piombatura in lenza di almeno tre grammi.

La pastura come detto è fondamentale per portare il pesce in canna e per questo è consigliabile bagnarne tre chili se si è da soli oppure sei sette chili se si è in molti.

La sponda migliore per prendere pesce è quella vicina allo chalet oppure quella sulla sinistra dove una dolce pendenza a prato termina sull’acqua.

Filo in bobina del 0,18, terminale dello 0,14 da 40 centimetri legato con amo del 10, galleggiante con fischione o alette alta visibilità, e fionda da lunghe distanze.

Questa è una palestra formidabile per allenare il braccio ai lanci, la pasturazione di precisione, le ferrate e recuperi da frizione leggermente aperta.

Questa opportunità è unica per un agonista che non intende appendere le canne al chiodo nei mesi invernali e riuscire a pescare carassi come non se ne trovano ormai più da nessuna parte in grande quantità.

Lo spazio riservato alla pesca all’inglese può contenere comodamente una trentina di persone e i pesi che si raggiungono per vincere una gara variano a seconda delle giornate da 10 a 20 chili.

Il colore dell’acqua è sempre molto chiaro mentre in estate con il movimento delle carpe l’acqua da azzurra diventa verde.

Le esche che vanno per la maggiore sono il classico bigattino montato a fiocco oppure un lombrico di media taglia innescato insieme a tre bigattini rossi e la pastura da lanciare, una palla al giro, è quella gialla da carassio.

Adesso che vi abbiamo detto tutto per farvi venire un pò di nostalgia vi facciamo vedere un pò di foto ….

Per Match Fishing Alessandro Scarponi e Luca Caslini

MATTEO MUCCINI IN AZIONE

TUTTE LE PASTURE DA CARASSI E CARPE A FANO VANNO BENE

LA PESCA SI SVOLGE ALLA DISTANZA DI 25/30 METRI

UNA PIOMBATURA TIPO PER LENZA SCORREVOLE

LA CARNE DI LOMBRICO PIACE MOLTO AI CARASSI DI FANO

OGNI CATTURA E’ UNA EMOZIONE E IL RECUPERO DA SODDISFAZIONE

ROBERTO PIASTRA DI RIMINI E UN CARASSIO DI FANO

ANDREA ANTOLINI CON UN BEL CARASSIO

LE ALETTE O IL FISCHIONE ASSICURANO SEMPRE ALTA VISIBILITA’

TUTTE LE CATTURE SONO DA GUADINO

PER UNA PESCATA BASTANO POCHE CANNE PRONTE

CARASSI TUTTI BELLI

ANTOLINI E MORETTI CON LA BELLA PESCATA

CARASSI DORATI PER STUPIRVI

FOTO DI GRUPPO DEL RIMINI MIRAMARE

ALESSANDRO SCARPONI DI MATCH FISHING

I PESCI SONO TUTTI DA GUADINO

UN INNESCO MOLTO CATTURANTE…

LUCA CASLINI DI MATCH FISHING

UN BEL CARASSIO

LUCA CASLINI CON LA BELLA PESCATA DI CARASSI

Domenica 16 gennaio è stata organizzata una gara di pesca ed il podio è stato il seguente:

1° Aureli Stefano con 15500 gr;

2° Fusini Giancarlo con 14200 gr;

3° Marini Pier Paolo con 9800 gr;

é stata una giornata purtroppo non bellissima visto il freddo, ed il pesce ha risposto discretamente senza grossi eccessi. Chi ha catturato la carpa poteva far valere solo 3000 punti visto i mostri presenti in questo lago, quindi è venuta fuori una gara molto regolare.

Il vincitore Stefano Aureli

Il Sammarinese Simone Rosti

Il trio targato MAVER Muccini, Marini e Aureli

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