SFIDE DI INIZIO STAGIONE CON I CAMPIONI D’ITALIA DELL’HYDRA
L’anno 2010, agonisticamente parlando, si era chiuso in provincia di Verona sul Mincio a Peschiera del Garda in una mattina piovosa di ottobre dove le scardole e i cavedani consegnarono lo scudetto tricolore alla squadra della cannisti Castelmaggiore Hydra di Bologna capitanata da Giancarlo Armiraglio.
L’inizio agonistico del 2011, invece, riparte 100 chilometri più a sud, in provincia di Ferrara nei canali della bassa popolati da breme e carassi.
Ed è proprio su uno di questi campi gara che abbiamo incontrato i campioni d’Italia della Castelmaggiore HYDRA con i quali iniziamo i reportage di una stagione agonistica di alto livello che si preannuncia avvincente e con il pronostico tutt’altro che scontato visto quanto accaduto l’anno passato.
Ricordate? la Lenza Emiliana e la Polisportiva Oltrarno erano date come le uniche contendenti al trono ma poi sul rettilineo finale la Castelmaggiore con un colpo di reni si aggiudicava la vittoria nella memorabile battaglia di Peschiera.
Arriviamo di buon’ora sul Po di Volano nei pressi di Medelana e dall’alto dell’argine la campagna attorno si perde a vista d’occhio con il colore ocra della terra lavorata che prevale sul timido verde che qua e là tenta di sbocciare.
All’inizio della primavera manca ancora un mese ma nell’aria se ne sente già il profumo, non solo per i primi raggi di sole che riportano le temperature su livelli accettabili dopo il rigido freddo dei mesi trascorsi, ma anche per l’attività del pesce che aumenta di giorno in giorno.
E’ un rituale che ormai si ripete ogni anno su questo generoso corso d’acqua che ospita, tra febbraio e marzo, le prime prove dei più importanti campionati nazionali.
La voglia di pescare, unita alla necessità di provare le nuove attrezzature e i nuovi prodotti come canne, galleggianti, pasture e terre, sono il collante di molti agonisti che hanno riempito sabato 19 febbraio tutti i posti disponibili lungo il canale.
Molti team si cimentano in prove tecniche di preparazione e spesso succede che le prove, in verità diventano sfide in famiglia per le quali, almeno per una volta, il trofeo non è una coppa ma bensì una bevuta da pagare e tanti sfottò per i perdenti.
Proprio quello che hanno organizzato i campioni d’Italia della Castelmaggiore Hydra di Bologna arrivati dal lontano nord, visto che sono tutti lombardi e piemontesi, per una sfida di inizio stagione.
I CAMPIONI D’ITALIA: DA SIN. PAVAN, ARMIRAGLIO, CHIARINI, ZUCCHI
Da una parte il capitano, Giancarlo Armiraglio, già campione italiano individuale e componente della nazionale maggiore nonchè titolare insieme a Fulvio Vanoli dell’azienda Hydra e Alessandro Pavan, dall’altra Giacomo Chiarini e Franco Zucchi.
I quattro campioni iniziano a scaricare scatole di terra e pasture dall’auto di Armiraglio e iniziano la preparazione del composto che servirà per pasturare.
Chi opta per un composto scuro e chi per uno nocciola, chi carica di più con terra di riviere e chi invece con terra di somma.
Insomma anche se si tratta di una sfida in famiglia i test devono prevalere e quindi nel gruppo ognuno deve svolgere un ruolo ben preciso necessario alla squadra per trarne indicazioni utili per affrontare più avanti le gare vere.
ARMIRAGLIO IMPEGNATO NEGLI ULTIMI PREPARATIVI
Il sole è già alto, le punte sono state armate di lenze pesanti, visto che la corrente dell’acqua richiede un uso di vele non inferiore ai 15 grammi, la roubaisienne è già allungata e pronta all’uso.
Sull’argine i sempre presenti, oggi in qualità di assistenti, Umberto Tarterini, Stefano Casalini e Gianni Fantini, aiutano i loro campioni a sistemarsi nel modo migliore.
Quando tutti sono pronti inizia la pasturazione pesante fatta dal solito lancio di grosse bocce di pastura e terra. Poi è la volta delle scodellate di sola terra con fouillis in mezzo e qui iniziano i test di prova con differenze tra un agonista e un’altro.
Qualcuno ha preparato terra di somma e bentonite nella misura di 3/4 e 1/4 con fouillis mentre altri solo terra di riviere con fouillis e per tutti ver de vase da innescare.
TERRA DI SOMMA E BENTONITE CON FOUILLIS PER IL PO DI VOLANO
Per l’occasione fanno bella mostra di se sulle lenze i nuovi galleggianti a vela Hydra appositamente progettati per acque correnti e profonde come nel caso del Po di Volano.
Tutti optano per grammature non inferiori ai 15 grammi tanta è la corrente in superficie.
Le piombature diverse nella composizione stanno a significare che non c’è mai un gioco di squadra nei particolari perchè nella pesca contano le convinzioni soggettive sui metodi di pesca, quindi ad uno che tarava i vela con grosse bilie e pallini rispondeva un altro con lenza tarata con una spallinata di grossi pallini a scendere verso l’asola.
Tutti con galleggiante da 15 grammi hanno fissato l’ultimo pallino vicino l’asola del numero 4.
LA PIOMBATURA TIPO DI ARMIRAGLIO PER LENZA DA 15 GRAMMI
Le lenze in acqua tardano a dare pesce, il bombardamento della pasturazione pesante ha spaventato il pesce sul fondo ma ben presto, persa la diffidenza iniziale, si radunerà sul posto di pesca attirato dagli aromi della pastura campione d’Italia Hydra.
Infatti la prima cattura la chiama il capitano Giancarlo Armiraglio, trattasi di una bella breme argentata; via via chi più chi meno si alternano con diverse catture anche se il confronto con la pescosità dell’anno precedente, stesso periodo di riferimento, è decisamente più basso.
UNA BELLA BREME NELLA RETE
COMUNQUE E’ UN PESCE CHE HA FATTO AFFONDARE IL GALLEGGIANTE: VIVA LE BREME!
ARMIRAGLIO CON UNA PICCOLA BREME CATTURATA CON IL VER DE VASE
D’altra parte, con il fiume Po in piena, anche i corsi d’acqua ad esso collegati ne subiscono le coseguenze e quindi anche l’attività del pesce ne risente.
Comunque anche se non è mattanza le mangiate sono frequenti e la sfida dopo tre ore termina con la verifica del pescato.
Match Fishing, per l’occasione si è eretto a giudice di gara e, dopo avere visionato il contenuto delle nasse, ha decretato vincitori Armiraglio e Pavan su Chiarini e Zucchi i quali inveivano con strani gesti delle mani verso i vincitori.
LA COPPIA CHIARINI ZUCCHI CON IL PESCE CATTURATO
LA COPPIA PAVAN ARMIRAGLIO CON IL PESCE CATTURATO
FINE GARA: INIZIANO GLI SFOTTO’
SPAZIO
Alla fine Match Fishing a Giancarlo Armiraglio titolare dell’azienda Hydra che da 15 anni sponsorizza la Castelmaggiore ha chiesto di presentare i nuovi prodotti che sono stati utilizzati per questa uscita sul Po di Volano:
LE NUOVE CANNE TOP DI GAMMA HYDRA
LE NUOVE CANNE TOP DI GAMMA HYDRA
” Iniziando dalle attrezzature devo dire che quest’anno abbiamo fatto due canne nuove, quella di punta si chiama TOP MATCH; alla canna abbiamo ridotto di parecchio la calciatura per cui rispetto a quella del precedente anno rimane più sottile, più leggera e altrettanto rigida e un’altra prerogativa posseduta è che sono 13 metri precisi con la cima già corta senza necessità di montare il prolunghino.
Quindi grande bilanciatura e senso della leggerezza ne fanno davvero un attrezzo promosso a pieni voti da tutti coloro che l’anno provato.
Le canne di prima fascia vengono prodotte totalmente in Italia presso un’azienda di Pordenone per cui sia la ricambistica che l’assistenza è assicurata in tempi molto rapidi.
LA NUOVA ROUBAISIENNE TOP MATCH
La Hydra ha messo sul mercato cinque roubaisienne che di fatto soddisfano le esigenze di tutto il pubblico, dal pescatore amatoriale al garista più esigente; i prezzi variano da 500 euro per una canna per tutti gli usi a oltre 3000 euro circa per la canna al top di gamma”.
Nel ferrarese abbiamo canali che stanno attirando agonisti da tutt’Italia impegnati nelle competizioni nazionali più importanti. Ora abbiamo a che fare con le breme, un pesce che predilige lenze e pasture particolari. Iniziamo ad analizzare da vicino le pasture Hydra…
” Abbiamo una linea di due nuove pasture per breme insachettata in confezioni da 2 chili peraltro già testate nella finale del campionato italiano di società alla fine dell’anno scorso e sono pasture specifiche per breme di granulometria molto fine, una di colore scuro e una nocciola perchè in questi canali a seconda della stagione servono pasture di colore diverso. Tutte e due vanno abbinate a delle terre che a sua volta sono le solite da noi messe in commercio come la terra di somma e la terra di riviere.
Siamo molto contenti di questa pastura prodotta sulla base di studi e ricerche per il tipo di breme presenti in Italia che non è la stessa breme che troviamo nei canali del nord o est Europa.
Questa pastura, lo ripeto prodotta in Italia ci ha dato una grossa mano a diventare campioni d’Italia nel 2010 e quindi siamo contenti perchè ci sta dando molte soddisfazioni.
Queste pasture si chiamano entrambi BREME MATCH una è scura e l’altra nocciola.
Ti ho osservato durante l’azione di pesca ed ho notato che qui nel Po di Volano prediligi usare terra di somma piuttosto che terra di riviere, ci puoi spiegare la tua scelta?
” si oggi abbiamo cercato di fare dei test e abbiamo diversificato l’uso di terre proprio per avere dei riscontri. Io solitamente su questo canale prediligo usare terre di somme con aggiunta di bentonite anche se va detto che questa scelta è soggettiva.
A Medelana opto per il 99% dei casi su un composto ricavato da terra di somma 6-8 chili con abbinamento di 1-2 chili di bentonite. Mentre per la pastura preparo il composto formato da 3 chili di Breme Match con 2-4 chili di terra a seconda della velocità dell’acqua.
Ad Ostellato, dove l’acqua è quasi sempre ferma non usiamo bentonite ma solo pastura 50% e terra 50%.
Comunque molte variazioni all’umidità della terra la faccio direttamente sul picchetto anche in gara in corso per le circostanze che mi si presentano di volta in volta”.
Oggi avete pescato anche con i nuovi galeggianti a vela, ce li vuoi presentare?
I NUOVI GALLEGGIANTI HYDRA MOD. VEDETTE
I NUOVI GALLEGGIANTI HYDRA MOD. ORACLE
” sono galleggianti progettati circa un anno fa e abbiamo visto che rispondono perfettamente alle esigenze detatte da queste acque; sono di due tipologie il modello VEDETTE che consente di pescare sia da fermo che in leggera passata ma rende molto bene con una stabilità incredibile nella pesca da fermo. Con questo galleggiante non serve mettere molta canna in acqua per tenerlo fermo, anzi con pochi centimetri di punta in acqua il galleggiante rimane fermo perfettamente; poi abbiamo il modello fatto tipo bandiera che si chiama ORACLE e serve per una pesca a passare, monta un’antenna in vetro molto fine che ben si adatta a situazioni di pesca molto difficili. Il bello di questo galleggiante è che favorisce facilmente l’individuazione esatta della grammatura giusta per il tipo di acqua e quando la corrente è notevole vi assicuro che non è sempre facile”.
La stagione sta per iniziare, se volessimo dare un giudizio sui campi di gara scelti dalla Federazione per il 2011 qual’è il pensiero della Castelmaggiore?
” beh noi prediligiamo la Fiuma piuttosto che il Brian, per i canali del ferrarese abbiamo ridotto la distanza con i nostri avversari e dall’anno scorso con il perfezionamento delle pasture da breme Hydra siamo molto più competitivi e adesso ce la possiamo giocare con tutti. Noi siamo pescatori nati al nord amanti dei cavedani e delle acque correnti dove la pesca è a passata. Purtroppo la Federazione ha deciso di eliminare il Mincio nel 2011 dalle finali degli italiani di società e questo ci dispiace un pò perchè probabilmente, guardando le classifiche delle gare in Mincio degli ultimi anni siamo sicuramente quelli con il miglior rendimento.
Avevamo anche il Tevere ad Umbertide ma anche li non ci si va più e certamente a noi del nord dispiace perchè anche quello è un bellissimo campo gara. Comunque le scelte fatte dalla Federazione mi sembrano giuste e ponderate in ragione ai periodi per cui nulla da eccepire”.
La Castelmaggiore rappresenterà l’Italia nel mondiale per club e in quella fatidica settimana avrete gli occhi di tutta l’Italia agonistica puntati addosso. Come vi state preparando al riguardo?
Partiremo una decina di giorni prima per cercare di prendere confidenza con quel campo gara. Faremo un sopralluogo anche dopo Pasqua per cercare di capire cosa serve in termini di attrezzature. La società ci assisterà in massa in questa avventura per cui cercheremo di onorare questa trasferta mettendoci tutto l’impegno possibile.
Abbiamo notizie che ci confermano la presenza di una specie di pesce simile al gobbione che in Italia è assente, ma sono certo che dopo una settimana di prove e di pasturazione il pesce di taglia nelle due prove di finale arriverà a portata di canna”.
Bene Giancarlo siamo arrivati alla fine della nostra chiaccherata e quindi non mi rimane altro che augurarti e augurarvi a voi tutti della Cannisti Castelmaggiore un grande in bocca al lupo per l’annata che sta per iniziare, per i mondiali in Serbia dove sarò presente per raccontare in diretta su Match Fishing le vostre gare, e soprattutto per l’azienda Hydra, e oggi ho potuto vedere da vicino avendoli anche testati personalmente, sta commercializzando prodotti per l’agonismo davvero validi.
Complimenti e a presto.
Grazie a te Alessandro e un arrivederci a tutti gli amici di Match Fishing sui campi di gara.