OSTELLATO: LA LUCE IN FONDO AL TUNNEL

Questo sito fin dalla sua nascita si è posto l’obiettivo di raccontare sempre la pesca e il suo mondo in modo chiaro e trasparente.
Abbiamo scritto positivo, esaltando le grandi pescate così come abbiamo scritto in negativo, quando del pesce non ce n’era nemmeno l’ombra.
Nelle ultime settimane, come tutti sapete, la pescosità ad Ostellato è stata pari a zero con tantissimi cappotti a creare malumore e ad allargare la diffidenza verso il campo gara ferrarese.
Il rinvio del club azzurro è stato deciso forse per qualche altra ragione?
Comunque già da domenica scorsa, qualche segnale di ripresa lo si era notato, facendo presagire che forse potevamo essere vicini alla fine del tunnel.
La gara di oggi ha portato altri elementi di fiducia perchè finalmente tutti i concorrenti in gara hanno visto il tappo affondare.
Oggi ho assistito alla gara, che interessava 190 agonisti distribuiti nei due tratti della Covato, e posso dire con certezza che la svolta è arrivata.
I cappotti finalmente sono alle spalle e tutti, chi più chi meno, ha risposto presente alla chiamata del Commissario per la pesa.

Attenzione siamo lontanissimi dalle abbuffate di pesce dello stesso periodo di un anno fa ma le mangiate le hanno viste tutti e questo rimette energia al sistema, porta fiducia e buon umore tra tutti i concorrenti.
Poi non ha importanza che si vinca con 2 chili anzichè con 20 chili, forse è giusto adesso così come forse era troppo prima.
La media delle catture di questo periodo è stata di una quindicina di pesci catturati a testa con punte più alte di alcuni chili ottenute però grazie alla taglia.
Ferruccio Gabba ad esempio, se non ricordo male, ha vinto il suo settore con poco più di due chili pescando all’inizio del campo gara nel picchetto B2.
Se qualche settimana fa camminavamo nel buio, tutti a cercare le cause di questa depressione e tutti puntavano il dito su tre indizi:
1) acqua gelida di neve;
2) presenza di cormorani;
3) acqua inquinata a seguito dei lavori di escavazione;
Alla luce dei fatti verificatesi oggi possiamo eliminarne sicuramente uno; l’inquinamento dell’acqua non esiste.

La ripresa della pescosità, non certamente ai livelli degli anni passati pari periodo, coincide con l’innalzamento delle temperature ivi compresa quella dell’acqua proprio come diversi personaggi intervistati da Match Fishing avevano pronosticato.

Rimane da capire a cosa sia stata dovuta l’assenza della pescosità nelle settimane scorse tenendo la massima allerta dunque, soprattutto verso le esigenze alimentari dei cormorani.
Per questo problema serio occorre mettere in campo azioni decise a difesa della fauna ittica dei canali.
E’ necessario che il prossimo inverno questi divoratori di pesce quando ritorneranno a sfamarsi in massa nelle valli di Comacchio trovino un’accoglienza diversa da quella ricevuta quest’anno.

Purtroppo il cormorano, che è un animale furbissimo “e che non è un parente stretto della rondine”, si ricorda benissimo dei posti dove si è potuto sfamare senza trovare problemi e li state certi ritornerà da metà novembre fino alla metà di marzo.
Ancora oggi se ne contano circa 150 esemplari che si spostano durante il giorno in zone tranquille mentre la loro colazione a cappuccio e briosche, scusate, a breme e carassi la fanno all’alba di ogni mattina.
Oggi qualcuno lungo il canale diceva …. “ma vuoi che si mangino tutti pesci presenti nel canale?”

In questi mesi di incubo mi sono documentato a lungo, ho fatto le ore piccole ogni sera per cercare di capire i comportamenti di questo uccello, ho navigato sui siti internet di mezza Europa per farmi una cultura, mi hanno scritto persone da tutti i paesi d’Europa mettendomi in guardia da questo serio problema, e dopo tutto questo lavoro di studio e approfondimenti posso dire che i cormorani torneranno e anno dopo anno spolperanno il canale fino a renderlo povero di pesce.

Ma per fortuna pare che adesso qualche pesce nel canale ancora ci sia rimasto e la gara di oggi ne è stata una incoraggiante conferma.

Siamo passati dalla paura alla speranza, dalle nasse vuote alle pesate di qualche chilo, e allora guardiamo avanti, alla prossima super gara da 1000 concorrenti, il Van Den Eynde, che andrà in scena tra soli tre giorni.

Da li in poi potremo tirare le somme e valutare se il malato grave respira da solo o se ha bisogno delle bombole dell’ossigeno.

Comunque le cose questa mattina non erano iniziate nel modo migliore;

I fiumi del nord Italia sono tutti in piena e così anche i canali si presentavano con acqua alta e corrente molto sostenuta, tant’è che la gara prevista nel Po di Volano a Medelana è stata annullata per impraticabilità dell’argine.

Di conseguenza tutti ad Ostellato a vedere come buttava l’altra gara organizzata dalla società Pesca Sport Ferrara PARCO Tubertini; anche li acqua molto veloce che richiedeva l’uso di vele da almeno 10 grammi (roba mai vista per Ostellato).
Se non altro questa forte corrente, diceva qualcuno, velocizzerà la sistemazione del fondale nel Valle lepri reso disuniforme a seguito dei lavori di escavazione.

Inglesi dunque rigorosamente chiuse sull’argine a fare bella mostra di se agli occhi dei pochi spettatori presenti fermi ai box per non imantanarsi tra la melma e le pozze d’acqua.
Tecnica a roubaisienne a farla da padrona in un contesto ambientale decisamente primaverile.

Che oggi fosse la festa dell’Unità d’Italia lo si notava non solo dalle bandiere tricolore appese ai balconi delle case ma anche all’inizio del campo gara dove sventolavano insieme a quelle della FIPSAS.

Tutti a pescare quindi con vele e piastre pesanti e tra queste se ne sono viste di forme insolite, qualcuna bizzarra, a dimostrazione che gli italiani in fatto di fantasia non li batte nessuno, amano sperimentare sempre cose nuove, forme diverse, risagomando i triangoli di balsa dei galleggianti in ragione del tipo di circostanza che può verificarsi sul canale.

Derive in acciaio e in carbonio, antenne in plastica e in vetro, tutti pescavano con soluzioni diverse a dimostrazione che la pesca è bella perchè è varia dove il garista è portato a credere che la sua verità sia sempre migliore di quella degli altri.

Ma bando alle ciance l’impostazione di pesca oggi è stata quella che abbiamo potuto vedere tante altre volte in passato con l’unica differenza riferita al tempo per la pasturazione pre gara: 10 minuti anzichè i soliti 5.

Otto, dieci palle di pastura scura, tagliata con il 50% di terra di fondo, grosse come pompelmi, scodellamento di altre 5-6 palle dure di sola terra di somma con fouille e innesco su un amo del 16 di un bigattino rosso con almeno tre fili di ver  de vase.

Chi ha appoggiato solo mezzo terminale, quindi 5-6 centimetri, chi invece ha optato per un appoggio notevole vista la corrente presente.

Comunque una cosa è apparsa chiara, la lenza non doveva stare ferma inchiodata.

Il pesce si è preso solo in quei dieci centimetri dove si aveva fatto il fondo occorreva far passare l’esca al rallentatore sopra la roba.

Antenna tarata allo spasimo e concentrazione al massimo livello, perchè con poche mangiate bisogna stare sul galleggiante con gli occhi per tre ore.

Per il resto che dire, la corrente verso la fine della gara ha rallentato tanto da permettere anche l’uso di galleggianti più leggeri da 3-4 grammi.

Quindi prepariamoci, per le prossime gare nella cassettiera del paniere dovremo avere lenze di svariate grammature, perchè il canale di questi tempi è indecifrabile.

Personalmente, visto le condizioni di oggi, mi presenterò al Van den Eynde, tra tre giorni, con lenze di peso comprese tra 2 e 15 grammi a vela e lenze con galleggiante tradizionale da 1 a 3 grammi.

La gara di oggi, per la cronaca, viene vinta dal toscano Andrea Fontana della società SPSD Vasca Azzurra Pappiana Tubertini il quale realizza (da solo) il bel peso di kg. 9,940 di breme e un bel carassio vicino al chilo.

Seconda piazza assoluta per il romagnolo dell’Amo Santarcangiolese Colmic Giuseppe Pacini il quale realizza il peso di kg. 8,290 di sole breme.
Bene l’organizzazione della società Pesca Sport Ferrara parco Tubertini guidata dall’amico Gabriele Lavezzi.

INGRESSO DEL CAMPO GARA

PANORAMICA

PANORAMICA

STEFANO MANNI

FERRUCCIO GABBA CON UNA BREME PORTATA A GUADINO

GABRIELE LAVEZZI DURANTE LE FASI DELLA PESATURA

ANGELO BORGATTI DI NOI PESCATORI E PESCA IN MENTRE INTERVISTA IL CAMPIONE FERRUCCIO GABBA

IL TITOLARE DELLA SOCIETA’ PARCO, SPONSOR DELLA PESCA SPORT FERRARA, CON I VINCITORI ASSOLUTI.

FOTO DI GRUPPO PER LA PESCA SPORT FERRARA

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